Interplay 2020. Inaugurato da
Interplay 2020. Inaugurato da "Graces" di Silvia Gribaudi. In foto, lei e i suoi danzatori.

TORINO – Interplay si farà. Il festival di danza contemporanea diretto a Torino da Natalìa Casorati e partito il 20 maggio, si rimodulerà in due parti: una sezione interamente in digitale dal 20 al 30 maggio e una sezione da settembre a novembre all’interno di altri festival ed enti amici.

L’iniziativa

Streaming live, video-recensioni, incontri virtuali: Interplay, il festival di danza contemporanea di Torino che proprio quest’anno compie 20 anni, combatte così l’emergenza Coronavirus. Metà festival nel periodo annunciato, quindi dal 20 al 30 maggio con un format digital e l’altra metà posticipato tra settembre e novembre trovando ospitalità presso rassegne e festival autunnali.

Il lungo lavoro di ricerca, programmazione, organizzazione e logistica inserito nei più importanti circuiti internazionali non si può rimandare: troppi gli impegni degli artisti e degli addetti ai lavori, fitto il calendario degli altri festival. Ecco che il team guidato da Natalia Casorati ha scelto di portare sul web, tramite streaming e dirette web in simultanea con i coreografi la sezione degli spettacoli programmati nei teatri, mantenendo un’attinenza con il progetto sviluppato nell’arco di lunghi mesi di lavoro. Parallelamente si è deciso di posticipare all’autunno gli spettacoli che si sarebbero realizzati in site specific o in urbano, trovando ospitalità in altre manifestazioni. L’emergenza rende tutti più vicini, se non fisicamente, almeno progettualmente, tramutando in ricchezza quello che avrebbe potuto essere una criticità.  

A partire dal 20 maggio, rispettando il più possibile il calendario del festival, dieci giorni di immersione nel mondo della danza più attuale con un programma molto articolato arricchito di incontri con gli artisti, streaming live con interviste, contributi video con giornalisti ed esperti per l’introduzione alla coreografia contemporanea.

Le parole della direttrice artistica

In una fase complessa come questa, un segnale di resilienza come quello che Interplay vuole offrire ci da l’occasione per guardare avanti con fiducia e mettere al centro dell’attenzione il mondo dell’arte e della danza in particolare – dichiara Natalìa Casorati direttrice artistica del festival – mi auguro che la sezione in digitale rappresenti uno stimolo positivo per tutti coloro che sentono fortissima la mancanza dello spettacolo dal vivo e magari una occasione di scoperta, da casa propria, per chi non aveva  ancora approcciato il nostro mondo.

Il tema

Il tema del festival 2020 è quello della sfida: scelto prima della pandemia di Covid-19 il tema è ancora più urgente e attuale. La sfida, la competizione vista come gara per la supremazia sta mettendo a nudo le debolezze e fragilità dei singoli rispetto alla natura troppo maltrattata e a un sistema che lascia molti ai margini della società, che difficilmente accoglie e riconosce “gli altri” come parte di sé stesso.

Il programma

Sulle pagine Facebook (http://facebook.com/ /mosaico.danza) e Instagram (instagram.com/mosaicodanza) così come sul sito http://www.mosaicodanza.it Interplay Digital: dal 20 al 30 maggio 2020 a partire dalla ore 21 un vero e proprio festival in digitale con i migliori talenti italiani e stranieri, 23 compagnie da 14 nazioni diverse e più di 100 artisti. Saranno tantissime le occasioni per uno sguardo freschissimo sulle poetiche artistiche del presente, alle volte scomode, altre oniriche o ironiche che da sempre trovano casa e visibilità nel programma del festival torinese. Inoltre in autunno, in collaborazione con i migliori organizzatori di manifestazioni di danza e performance contemporanea in Piemonte, ancora Interplay. In questa seconda parte del festival la sfida dei coreografi si sposta nelle piazze delle città, nelle gallerie d’arte, nei centri commerciali, per incontrare il pubblico e rinnovare, in questo contesto nuovo e da immaginare, il patto di valore con l’arte.

Attraverso lo schermo, spesso con progetti ripensati dagli stessi autori per adattarsi al nuovo medium, la pienezza della magia della danza e della creatività che sa adattarsi e rendersi accessibile anche nei momenti più complessi. Nell’attesa di rivedersi in autunno, spalla a spalla, per l’arte e con l’arte. Per conoscere il programma nei suoi dettagli, visitare il sito http://www.mosaicodanza.it .

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Danzatore, docente di danza e chinesiologo. Opera come performer e giovane autore in Borderline Danza di Claudio Malangone e collabora come danza-educatore con enti e associazioni. Attivo nel campo della ricerca pedagogico-didattica, porta avanti un'indagine sui vantaggi della danza come dispositivo di adattamento cognitivo e sociale.