Inteatro

ANCONA – Inteatro Festival, giunto alla sua 43° edizione, si tiene quest’anno dal 15 al 18 giugno tra Polverigi e Ancona. Il festival dedicato all’innovazione artistica nei settori della danza e del teatro, ospiterà alcune tra le più significative esperienze artistiche contemporanee.

Inteatro Festival è un’importante manifestazione internazionale dedicata alle arti performative contemporanee. Ogni anno, nel mese di giugno, anima il piccolo borgo fortificato di Polverigi (a circa 20 km da Ancona). L’incantevole Villa Nappi è sede anche di residenze artistiche, e il suo parco secolare riserva alcuni appuntamenti alla città di Ancona.
Il Festival, per tradizione dedicato all’innovazione artistica, presenta ogni anno una selezione delle migliori produzioni italiane e straniere nei settori della danza e del teatro.

Esilarante e brutale

Per la prima volta in Italia arriva la Compagnia Bert and Nasi, formazione artistica inglese di recente premiata con il Forced Entertainment Award. La compagnia sarà quindi a Polverigi il 15 e il 16 giugno.
Bertrand Lesca e Nasi Voutsas presentano The Beginning che debutta al festival dopo una residenza a Villa Nappi (work in progress). Viene presentato al festival anche l’acclamatissimo spettacolo The End, sempre in prima nazionale.

Bert and Nasi (FR-UK) sono riconosciuti e apprezzati a livello internazionale per aver dato vita a un teatro politico originale, che è allo stesso tempo esilarante e brutale. Ideando dunque progetti in un’epoca di austerità, il loro lavoro è spogliato di tutti gli orpelli e si colloca a metà strada tra live art, danza e teatro. Bert and Nasi terranno a Polverigi due workshop.

The Beginning
interpreti Bertrand Lesca e Nasi Voutsas
e con Giampiero Piantadosi, Valeria Clementi, Maria Grazia Giordani, Maria Teresa Giglioni, Antonietta Giovagnoli, Cristina Messora,
Patrizia Falcioni, Rossana Lovato
coreografia Laura Dannequin
video Guillaume Cailleau
responsabile tecnico Enrico Aurigemma
produzione Bert & Nasi Ltd.
distribuzione Le Bureau des Paroles
coproduzione The Lowry – Salford, UK; Cambridge Junction – UK; Festival Mythos – Rennes, France (en cours)
Soutiens Staatstheater Mainz – Mayence, Allemagne;
GIFT Festival – Gateshead, UK; Marche Teatro – Polverigi, Italie; Le Tetris – Le Havre, France; Festival Fragment(s) – Paris et en région

The End
creato ed eseguito da Bertrand Lesca and Nasi Voutsas
coreografia Laura Dannequin
disegno luci Jessica Hung Han Yun
aiuto luci Ruth Green
responsabile di compagnia Ginny Graham
produttore Hannah Slimmon per Farnham Maltings

Il sabba delle streghe

Dewey Dell – compagnia di danza e performing arts fondata nel 2006 da Teodora Castellucci, Agata Castellucci, Demetrio Castellucci ed Eugenio Resta – torna a Inteatro Festival con l’anteprima dello spettacolo I’ll do, I’ll do, I’ll do. La creazione nasce dall’idea di una coreografia che tesse le trame di un sabba immaginario (15 giugno_ Parco di Villa Nappi a Polverigi).

Nel corso degli anni la ricerca sul movimento della compagnia si è avvicinata molto a tematiche antropologiche, soprattutto inerenti le origini dell’essere umano. La coreografia è infatti ispirata dalle immagini della storia dell’arte e dai comportamenti del regno animale.
Dalle testimonianze dei processi inquisitori di tutta Europa, inoltre, risulta che le streghe raggiungessero i loro convegni diabolici levandosi in volo nel silenzio della notte profonda.
Se la possessione viene spesso considerata come la visita di una entità divina tra gli esseri umani, l’estasi al contrario è un viaggio di ascesa celeste o di discesa infernale dell’anima umana fuori dal corpo.

I’ll do, I’ll do, I’ll do
di Dewey Dell
coreografia, con Teodora Castellucci
assistente alla coreografia, produzione Agata Castellucci
musica originale Demetrio Castellucci
disegno delle luci, direzione tecnica Vito Matera
produzione Dewey Dell

Un rituale contemporaneo

In prima assoluta Ludovico Paladini, coreografo giovanissimo scoperto e prodotto da Marche Teatro, presenta un progetto artistico site-specific. Frutto dalla collaborazione artistica con il collettivo Hardchitepture. La danza si mescola a un progetto di writing installativo dove gli spazi marginali diventano scenografie e i materiali abbandonati ne fanno da scheletro (15 giugno_Cortile di Villa Nappi a Polverigi).

Attraverso questo lavoro site-specific, quindi, gli artisti ci offrono una diversa visione dello spazio rituale contemporaneo mediata dal processo stesso del fare artistico e da una profonda riflessione sul nostro essere ospiti nel mondo.
Tradizioni distanti nel tempo, processioni religiose antiche e moderne, riti sociali non scritti si fonderanno in un unico rituale che ha il sapore di un monito per noi esseri terreni che siamo solo di passaggio.

Ludovico Paladini si è formato all’Haute école des arts de la scène – Manufacture a Lausanne, Svizzera.
Tales of FreeDoom, prodotto da Marche Teatro, è la sua opera prima. Dal 2021 entra a far parte della compagnia di Maria La Ribot e diventa interprete nell’ultimo spettacolo di Olivia Grandville, Debandade.
Nel settembre 2021 si è esibito a Ginevra come interprete nello spettacolo L’amour de la fille et du garcon di Prisca Harsch e Pascal Gravat, in occasione del festival Antigel.

Hardchitepture è un progetto di writing installativo nato nel 2019 ad opera di Lorenzo Conforti, Andrea Luzi e Vittorio Zeppillo. Ispirati dalla retorica della discarica e la società con le sue ipocrisie diventa essa stessa luogo di sperimentazione.

Tredicesima generazione
concept Ludovico Paladini e Hardchitepture (Andrea Luzi, Lorenzo Conforti, Vittorio Zeppillo)
performance e coreografia Ludovico Paladini
scenografia Hardchitepture
musiche di Foxconn Suicide, Alessandro Biselli, Mirco Ercoli

Suono tattile

Piano solo corpo solo, spettacolo realizzato in residenza a Villa Nappi nel 2021, è una performance/concerto dove il suono e il movimento sono emotività, tattilità, visione. I brani composti e suonati dal vivo da Simone Graziano per pianoforte a coda si uniscono alla composizione coreografica della straordinaria Claudia Caldarano (16 giugno_Parco di Villa Nappi a Polverigi).

Piano solo corpo solo nasce dall’incontro della danzatrice Claudia Caldarano con il pianista jazz Simone Graziano. Presentato in passato come forma di studio, étude, e improvvisazioni, embracing, lo spettacolo ha debuttato giovedì 12 maggio, al Teatro Ferdinando di Napoli, nella sua forma definitiva. La vittoria a Residanza ha infatti offerto alla Caldarano e a Graziano la possibilità di approfondire la ricerca e fissare la performance in una drammaturgia chiara ed emotiva.

Claudia Caldarano è coreografa, regista, attrice e danzatrice.
Si diploma come attrice alla Paolo Grassi (2010), e in Incisione Grafica d’Arte al Bisonte (2017). Frequenta la Biennale College Danza (2013 e 2015) e il corso di Assistente Coreografo con Micha e Marina Van Hoecke (2006). È vincitrice di Residanza – La casa della nuova coreografia 2021.

Piano solo corpo solo
coreografia e danza Claudia Caldarano
composizione e esecuzione musicale Simone Graziano
consulenza drammaturgica Alessandro Brucioni
produzione mo-wan teatro
coproduzione nòva
in collaborazione con Associazione 4’33’’
direzione Matteo Gabutti
con il sostegno delle residenze creative Armunia e Inteatro
e degli spazi di prova Atelier delle Arti e Goldoni
selezionato NID Platform OpenStudios 2021
promosso nell’ambito del progetto Gap! Change! Now!
Projects for the next dance generation –
Movimento Danza 2018/2021
in collaborazione con il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
La musica è tratta dal disco del magazine newyorchese
“The New York City Jazz Records”.

La stanza di carta

Andrea Costanzo Martini, straordinario coreografo italiano con sede a Tel Aviv, torna ad Inteatro Festival in prima italiana con la nuova creazione PayPer Play. Creato nel bel mezzo della pandemia di Covid-19, PayPer Play racconta la storia di un personaggio solitario che vive in una stanza interamente fatta di scatole di cartone e isolata dal mondo esterno (18 giugno _Teatro della Luna di Polverigi).

Andrea Costanzo Martini studia danza contemporanea in Italia e Germania. Dopo un breve periodo all’Aalto Staats Theater di Essen si unisce alla Batsheva Dance Company (Israele 2006-2010) e successivamente al Cullberg Ballet (Svezia 2010-2012) e Inbal Pinto D.Company (2012-2014). Nel 2013 ottiene il primo premio per danza e coreografia alla International Solo Dance Competition di Stoccarda e tra il 2014 e il 2016 crea una serie di nuovi lavori. L’artista, inoltre, collabora con Francesca Foscarini e insegna regolarmente Workshops di Gaga.

PayPer Play
ideazione e coreografia Andrea Costanzo Martini
performer Avidan Ben-Giat, Gili Geva, Andrea Costanzo Martini
drammaturgia Yael Biegon-Citron
musica Binya Reches, Igor Stravinsky, Kylie Minogue, Brian Eno
disegno luci Yoav Barel
voce Benny Eldar
costumi Shira Weise
scenografia Oded Yones, Avidan Ben-Giat
direttore allestimento Melanie Berson
consulenza artistica Amelie Mallman
direttore tecnico e adattamento luci Barnaby Booth

Crisi di identità

Olivier De Sagazan, già ospite a Villa Nappi nel 2016 con la Central Saint Martins College of Art and Design di Londra, torna a Polverigi per presentare il suo spettacolo Transfiguration (18 giugno_Polverigi). Da oltrevent’anni Olivier de Sagazan conduce una pratica ibrida incentrata sulla contaminazione tra performance, scultura, fotografia e pittura.

Transfiguration è la storia del desiderio insoddisfatto dello scultore di dare vita alla sua creazione. In un gesto di disperazione, modella la creta sulla sua testa, seppellendosi nel materiale, sradicando la sua identità e diventando un’opera d’arte vivente. Cancellare il proprio volto significa riformulare la propria identità.

Formatosi originariamente come biologo, Olivier de Sagazan si è dedicato alla pittura e alla scultura con l’idea sempre presente di mettere in discussione la vita organica.
Dalla passione di dare vita alla materia è nata l’idea di ricoprire di creta il proprio corpo per osservare l’“oggetto” che ne deriva.
Ospite al 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea 2021.

Transfiguration
regia e performance Olivier de Sagazan
(spettacolo adatto per un pubblico adulto).

Iscriviti alla Newsletter