Roma – Giovedì 6 luglio (ore 21) e venerdì 7 luglio (ore 20), nell’ambito della rassegna Il Teatro che Danza, il palcoscenico del Teatro India ospita il coreografo e regista portoghese João Garcia Miguel, con il suo Skies, suggestivo assolo costruito per la danzatrice e coreografa Lara Guidetti. Una co-produzione Italia-Portogallo, tra la compagnia italiana Sanpapié e la compagnia portoghese di Joao Garcia Miguel, la creazione è una quadrilogia di assoli liberamente ispirati a Le Baccanti di Euripide, nei quali gli stimoli della rilettura del classico diventano occasione per sviluppare quattro lavori autonomi, ma intimamente legati, attraverso la visione dei quali lo spettatore ricompone una sua personale prospettiva sulle domande e sui misteri che scaturiscono dal confronto con l’originale.

A partire dal concetto di femminino, dalla sua costante capacità di contenere e di manifestare il senso della morte e della rinascita presenti in Euripide, il coreografo crea per la danzatrice italiana un assolo sulla morte e rinascita delle dee che vivono in ogni essere umano. Così, le dee che si possono ispirare, liberare e svegliare negli uomini come nelle donne, si muovono e si manifestano attraverso quattro paesaggi: la donna, l’acqua, l’uccello e il cielo. Lara Guidetti danza la metamorfosi delle dee: è il corpo di una danzatrice che permette di accedere al simbolo, alle profondità in trasformazione. Il lavoro è un avvicinamento al presente indecifrabile del testo attraverso le metafore che il corpo struttura. «E il corpo è per natura un dio dalle molte facce, con attributi e poteri narrativi eccentrici, ma detiene un singolare narrativo che connette direttamente con le ossa, i muscoli, il battito. Il servirsi di un testo classico è come essere spinti a sbirciare, durante il sonno, nella propria anima; è fare esercizio del mistero e, insieme, cercare quello che ci scappa e che ci agguanta – racconta João Garcia Miguel – Rapiti da Baccanti abbiamo cercato per un modello di avvicinamento con diversi percorsi secondari che contenessero tempi antichi e tempi moderni, le questioni del corpo e della perdita di coscienza, e che avvicinasse il corpo dell’artista e il corpo dello spettatore. Così, abbiamo finito per comporre uno spettacolo che assembla quattro esperienze da solista, quattro visioni.» Una performance intensa e vibrante, in cui corpo, spazio scenico e vocalità si intrecciano nella creazione di un immaginario in grado di far dialogare antico e moderno, classico e contemporaneo. Un vero e proprio puzzle espressivo che esplora da diversi punti di vista la tragedia delle Baccanti per restituire un quadro dinamico e coreografico unitario e armonico.

 

La danza continua ad essere protagonista al Teatro di Roma con IL TEATRO CHE DANZA, vetrina sulla coreografia contemporanea giunta alla terza edizione, dal 13 giugno al 15 luglio, con ripresa dal 19 al 27 settembre, accoglierà nomi d’eccellenza e giovani autori/coreografi sui palcoscenici di Argentina e India. Una finestra da sempre aperta alla creatività, alle plurali forme della performance di oggi, alle nuove tendenze del teatrodanza, che quest’anno conta 11 creazioni per un totale di 20 rappresentazioni e 12 coreografi a firmare il cartellone, tra autori affermati come Giorgio Rossi, Cristina Kristal Rizzo, Roberto Castello, Ariella Vidach, Silvia Rampelli, Enzo Cosimi e figure emergenti come Salvo Lombardo, Joao Garcia Miguel con Lara Guidetti, Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalán. Un vero e proprio viaggio coreografico che racconta e riporta sulla scena realtà e visioni differenti, segni di orizzonti culturali e geografici lontani, grazie alla presenza di coreografi e interpreti provenienti da diversi paesi europei e del mondo, molti dei quali under 35, segno della vitalità di un linguaggio pronto a raccogliere e restituire stimoli, paesaggi, ambienti diversi. Coreografie che non sono punti di arrivo, ma indagini in corso. Filo comune delle creazioni è l’indagine sul movimento nello spazio, in particolare quello sviluppato dall’incontro fra i diversi performer: la relazione fra gli individui, e dunque la varietà dei sentimenti che gli incontri innescano, è uno dei temi di ricerca degli autori in programma.

 

João Garcia Miguel ha iniziato la sua carriera professionale negli anni ‘80, attraversando diversi espressioni artistiche. È uno dei fondatori dei collettivi artistici: Canibalismo Cósmico, Galeria Zé dos Bois e OLHO – Associação Teatral, di cui è stato direttore artistico tra il 1991 e il 2002. Nel 2003 ha fondato la compagnia JGM e ha avviato un percorso d’arte di ricerca. Nel 2008 è nominato Direttore Artistico del Teatro – Cine de Torres Vedras. È artista associato del Centro dell’attore di Roma e Milano in Italia. Dal 2002 segue un percorso accademico per l’insegnamento dell’arte performativa e la ricerca. Dal 2007, ha sviluppato una ricerca all’Università di Alcalá di Henares, presso l’Università di Granada e ora a FBAUL, College of Fine Arts di Lisbona, incentrando la sua tesi sul corpo dell’artista e le nozioni di sacrificio e di empatia. Nel 2008 ha ricevuto l’assegnazione di Fad Sebastià Gasch e nel 2013 il suo spettacolo Yerma è stato premiato come miglior spettacolo dell’anno dalla Società portoghese degli autori. I suoi spettacoli sono stati rappresentati in Portogallo, Spagna, Regno Unito, Angola, Brasile, Germania, Francia, Cina, Mozambico.

 

Companhia João Garcia Miguel Libertà e teatro, costruzione e divulgazione sono gli assi che guidano l’attività di JGM. Questi concetti ci muovono verso l’importanza dell’interazione con la società in cui viviamo, contribuendo alla crescita e al miglioramento degli individui in cerca di un progetto di comune umanità, investendo nella creatività come base della differenza e della capacità di cambiamento dei mondi in cui viviamo.  L’esercizio quotidiano e il raggiungimento della libertà individuale devono essere concomitanti con l’aumento di libertà di chi ci circonda. Tale dualità delimita e definisce la nostra qualità e la nostra ambizione, ciò che siamo e ciò che vogliamo: che gli altri possano essere sempre più liberi.

 

Lara Guidetti, direttrice artistica di Sanpapié a partire dall’anno di fondazione, Lara è per Sanpapié la prima spinta motrice, il cuore pulsante, la capotribù. Il numero di ore che ha dedicato alla compagnia tende all’infinito, poiché in questi nove anni ha organizzato, discusso, provato, coreografato, allestito e performato. Nei suoi lavori il corpo diventa motore dell’azione, forza poetica e simbolica e insieme energia concreta, viva; grazie a Lara, Sanpapié ha scandagliato l’immaginario legato alla donna e alla femminilità in diversi lavori (da Boh, 2008, a Lei, 2016); la curiosità e la continua voglia di sperimentare la hanno avvicinata anche al teatro di figura (La sagra della primavera, 2016) e alla performance site-specific. Alla compagnia porta il suo spirito indefesso ed una resistenza alle pressioni proverbiale. Emiliana, classe 1983, si è formata come danzatrice e coreografa presso l’Atelier di teatro-danza della Scuola Paolo Grassi di Milano, dove ha studiato con Lucinda Childs, Reinhild Hoffmann e Luciana Melis. Ha frequentato workshop con Emio Greco ed il musicista André Manvielle. É coreografa (e quasi sempre anche interprete) di tutti i lavori di danza della compagnia Sanpapié, e anima di molte collaborazioni, come quelle con Valter Malosti (Maddalene – Da Giotto a Bacon, 2013) e con la compagnia portoghese João Garcia Miguel (Skies – Ciclos Novas Bacantes II, 2016). Fuori da Sanpapié, ha lavorato – tra gli altri – con Peter Greenaway (Giovanna d’Arco, 2016), Marianna Kavalieratos (Crt 2015),  Joahna Boaker (Other Myths, 2015) e Bob Wilson (L’incoronazione di Poppea, La Scala 2015).

 

CalenDario _ Il Teatro che danza

7 • 8 luglio_ Teatro India

MASH _ Annamaria Ajmone e Marcela Santander Corvalán 
11 • 12 luglio _ Teatro India

ALFA – appunti sulla questione maschile _ Roberto Castello

 

12 luglio _ Teatro Argentina

CHE NE RESTA DI NOI? _ Michelina Capato SartoreClaudia Casolaro

 

13 • 14 luglio 2017

Temporaneo Tempobeat _ Claudio Prati e Ariella Vidach

 

19 settembre _ Teatro Argentina

EUFORIA _ Silvia Rampelli

 

26 • 27 settembre 2017 _ Teatro Argentina

THANKS FOR HURTING ME _ Enzo Cosimi

 

 

Letizia Gioia Monda

iscriviti alla newsletter di campadidanza

Iscriviti alla Newsletter