ROMA – Martedì 12 ottobre alle ore 21 al Teatro Greco di Roma è in scena la compagnia Movimento Danza di Gabriella Stazio con due coreografie: “Polvere, minutissime particelle incoerenti” e, in prima assoluta, “Il paradosso di Lulù”.

“Polvere: minutissime particelle incoerenti”, assolo di Sonia Di Gennaro

Sonia Di Gennaro in “Polvere: minutissime particelle incoerenti

Polvere: minutissime particelle incoerenti“, è  un assolo interpretato da Sonia Di Gennaro, con il sound design di Francesco Giangrande, prodotto da Movimento DanzaRegione Campania e Ministero della Cultura.

Polvere: minutissime particelle incoerenti parla di incoerenza, la mancata coesione delle particelle di un corpo, di una sostanza, può avere i suoi lati positivi. Come il potersi insinuare ovunque, di volare almeno per un po’ e poi di depositarsi, penetrare nuovamente in altri luoghi o nello stesso posto, di essere quasi invisibile, almeno all’inizio. Pensi di averla mandata via? (l’incoerenza), ma non è così. Ritorna.
Anche l’incoerenza di pensiero è una bella qualità. Puoi fare un po’ quello che ti pare, negando quello che hai appena affermato, senza una logica, senza una etica, senza un preciso perché.
“Quando le particelle di incoerenza sono minutissime come la polvere, e non la vedi quasi (eppure c’è), ti chiedi addirittura se sia il caso di spolverare, tanto non si vede, tanto poi si riforma. Tanto non ne vale la pena – dice la coreografa Gabriella Stazio.

“Ognuno di noi avrà avuto un minutissimo momento di polvere di incoerenza nella vita. Ognuno di noi dovrebbe conservare (nella polvere) un pensiero incoerente, come un ancora di salvezza. Questo è il mio”.

“Il paradosso di Lulù”, coreografia composta da “cellule coreografiche”

“Il paradosso di Lulù” è un solo pensato per Emanuela Tagliavia, danzatrice e coreografa. Negli anni ’90 ha collaborato a lungo con la Stazio danzando nella Compagnia Movimento Danza, per poi andarsi a perfezionare in danza contemporanea in Francia.

I suoi lavori sono andati in scena in alcuni dei più importanti teatri e festival in Italia e all’estero (Teatro alla Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma e Teatro Bolshoi di Mosca, Piccolo Teatro e Teatro Strehler di Milano, per citarne alcuni). Negli ultimi anni ha lavorato con Gabriele Salvatores e con Liliana Cavani. La sua carriera è densa di tante collaborazioni.

Emanuela Tagliavia in “Il paradosso di Lulù”

Ne “Il paradosso di Lulù”, lo spettacolo che si vedrà al Teatro Greco di Roma, l’idea di Gabriella Stazio è stata quella di riprendere i temi principali de “Il luogo del paradosso”, coreografia del 2019 realizzata in coproduzione con il Teatro Stabile di Napoli, e declinarli per un solo interprete.

 Il corpo come luogo del paradosso, come dice Jacques Le Goff, come luogo di contraddizioni tra esperienza quotidiana e straordinaria, tra ragione e contraddizione.

“La struttura coreografica de Il paradosso di Lulù  è composta da “cellule coreografiche” che hanno come temi le avventure del corpo, la rivincita e l’oblio, la metamorfosi e la memoria del corpo ed altre ancora – dice la Stazio – L’intera coreografia è il succedersi da una cellula coreografica all’altra, secondo una successione che la danzatrice Emanuela Tagliavia può decidere in piena autonomia, in scena”.

Una coreografia autonoma dal coreografo

Il paradosso di Lulù diviene quindi una coreografia autonoma dal coreografo stesso e che può cambiare ad ogni spettacolo o meglio, appare come “Una stanza piena di gente”, dal titolo del libro di Daniel Keyes, autobiografia di Bill Milligan, prima personalità multipla riconosciuta dalla medicina, in cui si incontrano le varie personalità dell’artista all’interno di una stanza.

Se da un lato la storia del corpo è una storia fatta di oblio, di rinuncia, dell’uso politico della metafora corporea fatto dalla cultura occidentale, dall’altro, come dice Marc Bloch, è necessario restituire un corpo alla storia. E dare una storia al corpo.

Polvere-minutissime particelle incoerenti

Coreografia di Gabriella Stazio

danza Sonia Di Gennaro 

Sound design di Francesco Giangrande

Musiche di Yann Tiersen, Morgan, F.Buscaglione, Jimmy Fontana, Massimo Ranieri, Patty Pravo, Rino Gaetano

Produzione: Movimento Danza, Ministero della Cultura,, Regione Campania

Prima rappresentazione: Raid Festival Moving, Auditorium Centro Sociale, Salerno, 2020

Il paradosso di Lulù

coreografia di Gabriella Stazio

E nella parte di sé stessa Emanuela Tagliavia

Musiche originali e Sound Design

Francesco Giangrande

Produzione

Movimento Danza – Ministero della Cultura  – Regione Campania

Novità Assoluta

PER INFO E PRENOTAZIONI
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PREZZI
Intero € 15; Ridotto € 10

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