Prima volta a Roma per Christopher Wheeldon, uno dei nomi di spicco della coreografia internazionale, che debutta al Teatro dell’Opera con Il lago dei cigni. La rilettura del coreografo inglese di uno dei balletti più conosciuti, amati e impegnativi del repertorio classico è dunque il titolo scelto dalla Direttrice di Ballo Eleonora Abbagnato per la chiusura della stagione 2015/2016. Il balletto andrà in scena al Costanzi in prima nazionale dal 27 settembre al 5 novembre. Per questo primo appuntamento autunnale danzeranno due ospiti di eccezione, Lauren Cuthbertson e Federico Bonelli, entrambi Principal al Royal Opera House di Londra ed in scena il 27 settembre, l’1, il 2 e il 9 ottobre. Quanto agli altri ruoli principali, la prima ballerina Alessandra Amato e il solista Claudio Cocino, la prima ballerina Rebecca Bianchi e il solista Michele Satriano, così come i solisti Susanna Salvi, Giacomo Luci e Giuseppe Schiavone, vestono rispettivamente i panni di Odette/Odile e del principe Siegfried; il primo ballerino Manuel Paruccini, invece, quelli del malvagio Von Rothbart.

christopher-wheeldonIl balletto, nella versione creata nel 2004 per il Pennsylvania Ballet dal giovane e talentuoso Wheeldon, rimanda all’opera pittorica di Edgar Degas. Negli anni in cui Cajkovskij scrive le più celebri partiture di balletto, a Parigi il pittore Edgar Degas fa invece scalpore con le sue tele. Dipinge i danzatori, ma soprattutto le ballerine, che si riscaldano nel backstage del Teatro dell’Opera. Obiettivo puntato (ma soprattutto colori e pennelli) su insegnanti e misteriosi gentlemen con cappelli a cilindro, possibili mecenati per un giorno. Tutto questo si ritrova nell’opera di Wheeldon. Il maître de ballet e il mecenate sono figure nuove che vengono introdotte e affiancate a quelle del principe Siegfried, del malvagio Von Rothbart, della creatura Odette/Odile. L’ambientazione si dipana tra reale e irreale, tra il duro lavoro in sala dei ballerini e la fantasia del primo ballerino che sogna di interpretare il ruolo protagonista del Lago dei cigni. “Lavorare con Christopher Wheeldon è un’opportunità unica, un modo speciale per far crescere i nostri ragazzi” ha dichiarato la Abbagnato durante la conferenza stampa di presentazione. “Non ho mai avuto al fortuna di danzare una sua creazione e mi dispiace, perché lui dona ai danzatori grande libertà. La poesia del suo “Lago”, il suo modo di lavorare, il suo stile sono, a mio avviso, il futuro del balletto classico”.

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