NAPOLI – Sabato 17 e domenica 18 dicembre il Teatro Piccolo Bellini accoglie il giovane coreografo Nicolas Grimaldi Capitello con il suo lavoro Chat – Keep in touch.

Il giovane coreografo napoletano

Nicolas Grimaldi Capitello, classe 1993, nasce a Napoli. È coreografo, danzatore e socio fondatore della compagnia Cornelia. Come interprete e autore ha collaborato con prestigiose compagnie italiane e straniere come la Ultima Vez di Wim Vandekeybus, la Abbondanza/Bertoni e la TIR Danza/Nicola Galli. Ha incontrato molteplici realtà campane come Interno5 danza, Movimento Danza, ARB Dance Company e la Compagnia di Danza Körper. Ha preso parte a importanti progetti quali Extract from Nowhere di Dimitris Papaioannoue al Ravello Festival e In Dialogue with Bob di Olivier Dubois al Museo Madre di Napoli. Come autore ha portato in scena Lost in this (un)stable life selezionato nel 2019 per Anticorpi XL – La vetrina della giovane danza d’autore e primo studio del successivo Remember my (lost) family, ma anche KURUP, vincitore del premio Danza Urbana XL, e The last one, che ha ottenuto il premio Residanza ed è stato scelto per Anticorpi XL 2020.

La dicotomia reale/virtuale

E adesso l’artista porta nella sua città natale Chat – Keep in touch, progetto concepito e sviluppato durante la residenza artistica We Art 3 dello scorso anno al Teatro Comunale di Vicenza. La creazione parte da una riflessione sul concetto di connessione e come questo sia mutato nel tempo, anche e soprattutto a causa dell’utilizzo diffuso e sfrenato dei social media. Una trasformazione, indagata da studi antropologici, che tocca non solo le nostre menti ma anche, seppur in modo lento e impercettibile, i nostri corpi.

Così la dicotomia reale/virtuale si impossessa della postura e dei movimenti dei performer. Mente e corpo si definiscono e si intrecciano all’interno di un sistema coreografico ossessivo, che parte proprio dalle mani, zona attraverso cui si entra in connessione con lo strumento tecnologico. Il tutto catapulta lo spettatore in una gestualità e un mondo meccanici, ma la performance trova anche una possibilità di riscatto, una nuova stagione vitale per la coscienza umana.

La stanza come mondo a parte, gli hikikomori e il rifiuto del contatto, Quad ovvero la “follia televisiva”, opera realizzata da Samuel Beckett nel 1981 per la Scuola di Danza di Stoccarda, sono appunto alcune delle fonti di ispirazione dell’autore. La coreografia di Capitelli è interpretata da Samuele Arisci, Eva Campanaro, Sibilla Celesia e Marco Munno. Il light designer è Paco Summonte e i costumi sono di Rosario Martone. Mentre la produzione è di Cornelia con il sostegno del Teatro Comunale di Vicenza.

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