A Napoli quali sono i luoghi dell’arte?

A parte grandi, medi e piccoli teatri il composito panorama napoletano permette all’arte dello spettacolo di essere espressa in vari luoghi ed i più interessanti, forse, sono proprio quelli non convenzionali.

Dopo tre anni continua la programmazione del Grande vento, un festival d’arte indipendente che si svolge all’ex Asilo Filangieri, un ex convento occupato da un gruppo di attivisti più di tre anni fa, una struttura dal fascino irresistibile, attivissima come proposte, iniziative, laboratori, creazioni, residenze artistiche di ogni genere e che in poco tempo è riuscita a convogliare tantissime collaborazioni attirate proprio dalla politica con cui viene gestito lo spazio (prettamente accogliente e collaborativa, dove ognuno ha la possibilità di proporsi e proporre) e grazie ad originali scelte, al passo con i tempi, riguardo l’invito di artisti che hanno svolto e che svolgono laboratori ed incontri-dibattiti di teatro, danza, musica, tra cui Danio Manfredini, Romeo Castellucci, Silvia Rampelli, Masaki Iwana, Claude Coldy, Pino Carbone, Salvatore Cantalupo, Davide Iodice, Francesco Saponaro, Pierpaolo Sepe, Daniele Sepe, e vari gruppi musicali che sperimentano suoni e creano performances musicali tra le più originali. Si tengono assemblee che permettono scambi di idee e progetti su musica, danza, teatro, cinema, archeologia. Tra i laboratori permanenti di danza ricordo quello con Marie Thérèse Sitzia, danzatrice butoh, che indaga la fenomenologia del corpo in scena, di Gabriella Riccio che sperimenta le possibilità di esistenza e di presenza del corpo nello spazio, le danza orientali di Gabriella Noto, e le sperimentazioni sul movimento del gruppo Ab-Ovo Track con Chiara Orefice, Giulia Ferrato, Alessandra Cozzolino, Luna Cenere, Lia Guseyn-Zade e CAN (danza aerea su tessuti e trapezi). A queste attività si affiancano quelle legate all’alimentazione, alla coltivazione dell’orto, al riciclaggio e tanto altro. Tanti sono i molto giovani ed i meno giovani che hanno a cuore la gestione del luogo e sempre più persone si sono unite allo spirito di partecipazione e di offerta di tempo, passione, competenza, cultura. L’Asilo è un posto dove fare, dove poter pensare e riflettere ed è abbastanza grande ed affascinante per dare spazio a tutte le necessità delle persone. Una sala Refettorio con Linoleum, un Teatro al terzo piano, una biblioteca, un’armeria, una sartoria, foresteria sono frammenti del luogo che sono stati allestiti grazie all’interesse di offrire alla città ed ai cittadini la possibilità di essere protagonisti dell’arte.

Alla chiamata per il Grande vento di questi ultimi giorni del 2015 hanno risposto in tanti. L’Asilo è stato allestito con opere d’arte, installazioni, mostre fotografiche, proiezioni video,  realizzazione di corto-metraggi grazie al gruppo Kino Cabaret, musica interattiva, elettronica, cortometraggi multimediali, whispers (5 minuti di black out in cui performers sussurrano qualcosa all’orecchio di una persona, oppure fanno un gesto, un movimento) e performances di teatro, reading, canto, danza, teatro-danza. Ecco gli artisti partecipanti dei tre giorni:

27 dicembre // sabrina merolla & nise (installazione multimediale) / manlio converti (reading) / bimba dal pugno chiuso (documentario animato) / irene maltempo (teatro) / francesca pascazio, simona perrella, lia guseyn-zade, arturo minutillo, federica massaro, valeria d’antonio (danza)/ onda 33 (concerto) / i mazurkari parte – nopei e parte – no / francesca barbatelli (canto)/ mattia di mauro & michele vitolini (Whispers) / sergio longobardi (teatro)/ ab-ovo track & nise & can (musica, danza, danza aerea)

28 dicembre // sabrina merolla & nise (installazione multimediale)/ manlio converti (reading)/ irene russo (installazione pittorica) / gimmi padricelli (performance musicale)/ massimiliano gaetano esposito (monologo) / lidia arias martì & luca scarpati (teatro)/ fabrizio elvetico (performance)/ luca anzani & biagio ippolito (studio in polaroid)/ asd zagat (danze orientali) / lucio pacifico (reading) / delirio creativo (improvvisazione teatrale)/ marie-thérèse sitzia (danza)/ matt jay (concerto) / francesco bove (teatro) / angela de gregorio (concerto)/ silvio talamo (musica elettronica)/ mariano rano (dj set)/ massimo mollo (performance teatrale e musicale / o-janà (concerto)

29 dicembre // raffaella tirelli (tammurriata sommese)/ passi randagi (danza popolare) / malu peeters (gioco interattivo)/ domenico vitale & antonio turco (reading)/ simonetta funel (cortometraggi di animanzione)/ marcondiro elettricombo (concerto)/ coma berenices (concerto) / gabriella zeno (teatro e musica)/ rabbizfilm (video proiezioni)/ renato fiorito & maurizio piscopo (performance musicale) / collettivo melograno (perfomance musicale)/ anna troise (teatro)/ dagon lorai (performance)/ carmine mangone & francesco napolitano (reading)/ compagnia esule teatro (teatro) / giovanni conelli (musica interattiva)/ manlio converti (reading)/ max fuschetto & enrico minicozzi & valerio mola & pasquale capobianco (musica elettronica)/ gabriella riccio & francesco ferraro (danza)/ kino napoli (proiezioni)

permanenti /installazioni, video-proiezioni/ bagnoli libera / arcangelo iovine / valentina pirozzi / giovanni iannitto / maria grazia capozzi / luca francesco panico / monika natalia mazur / sergio naddei / salvatore liberti / renato fiorito & noemi ascione (suoni) / peppe cerillo / pino guerra / luca scarpati / guido picardi / francesca strino / ben lee / bruno agolini / sergio naddei & loredana antonelli / nusuth / alessandro gattuso / collettivo melograno / adriana tinetti / luciano di rosa / kino napoli / ulderico di domenico / franca farla / dario di cesare / claudio cuomo / chiara orefice (incursioni di danza tra la gente)

Ecco il link con il programma completo: Programma Grande Vento 2015

Questo per dire che i luoghi dell’arte sono quelli in cui c’è attiva partecipazione di ogni singola persona, voglia di mettersi in gioco, di presentare i propri lavori ad un pubblico di esperti e non, voglia di offrire la propria umanità in un’atmosfera di completa condivisione ed unità, in cui tutto esiste perché è stato creato da tutti, sebbene sembri qualcosa di magico. L’Asilo, inoltre, ha aperto la strada anche ad altri luoghi di Napoli, come l’ex OPG in Via Imbriani, in cui l’arte, il teatro, la danza sono coltivati con offerta volontaria di lezioni e strutturazione di gruppi che decidono di sperimentare in maniera libera e senza pretese accademiche la contact-improvisation, il pilates, lo yoga ed altro. La fortuna di Napoli è di avere luoghi in cui fare e ricevere arte con un’apertura mentale che non relega la sua efficacia solo a certi ambienti chiusi, fintamente accademici, ed a persone irraggiungibili ma, al contrario ad ambienti umani in cui le persone si mettono a disposizione perché hanno voglia di dare.

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