Fiori assenti
Emma Zani e Roberto Doveri in "Fiori assenti"

FIRENZE – YoY Performing Arts torna al Festival Nutida di Scandicci. La compagnia fiorentina, fondata da Emma Zani, presenta il secondo capitolo del progetto Dialoghi con l’arte. Fiori assenti, infatti, andrà in scena giovedì 14 luglio, ore 19:00, presso il Pomario del Castello dell’Acciaiolo.

Contaminazione tra le arti

Dopo il debutto al Fuori Formato Festival di Genova, lo scorso 29 giugno, Fiori assenti sarà presentato anche a Scandicci.

Fiori assenti è il secondo capitolo del progetto Dialoghi con l’arte, nato nel 2021 in collaborazione con l’Associazione Culturale Meccaniche della Meraviglia. L’Associazione è da anni al centro di importanti iniziative volte a restituire all’arte contemporanea una funzione sociale e ad abbattere quelle barriere che hanno provocato un progressivo distacco tra cultura artistica e società civile.

Il progetto si articola in tre capitoli ispirati alle opere di tre artisti contemporanei, alla ricerca di una rinnovata dialettica tra l’arte contemporanea, la danza e la musica. Il desiderio è quello di riattivare un rapporto di contaminazione tra le arti che possa produrre un lavoro scenico coerente alla crescita artistica. L’opera d’arte, nella sua bellezza statica, prende vita attraverso la musica e il movimento che, a loro volta, si cimentano in una sorta di analisi interpretativa dell’opera stessa.

Il primo capitolo del progetto, anch’esso andato in scena al Festival Nutida l’anno scorso, è Meraki. Una performance ispirata alle opere dell’artista Medhat Shafik.

Flora fossile e dinamicità negata

Quest’anno, invece, il secondo capitolo si ispira all’omonimo ciclo di opere dell’artista Albano Morandi.

In Fiori assenti, la danza cerca espressione attraverso l’indagine di forme che vengono rielaborate in un continuum coreografico. La coreografia costruisce e sottrae, elabora e decostruisce, per modificare di volta in volta il percorso. Un percorso in cui il tema dell’assenza (o del negativo) diventa l’elemento ricorrente. Questa flora fossile ingessa la dinamicità dei corpi che tentano un’espressività a cui viene negata la plasticità propria della danza. I corpi si prestano, come l’opera, a diventare forme scultoree in una sorta di contro-danza che si snoda tra piccoli dettagli, gesti armoniosi nello spazio e momenti ritmici dissonanti.

Il lavoro si avvale inoltre della collaborazione di Timoteo Carbone, che ha curato la parte sonora con composizioni originali.

Fiori assenti
Performance ispirata al ciclo di opere Fiori assenti di Albano Morandi
Ideazione Emma Zani
Coreografia e interpretazione Emma Zani e Roberto Doveri
Musiche Timoteo Carbone
Opera Albano Morandi
Costumi HACHE
Produzione YoY performing Arts, Giardino Chiuso
Con il sostegno di Stazione Utopia; PARC Performing Arts Research Centre; Fondazione Fabbrica Europa
In collaborazione con Meccaniche della Meraviglia
Con il contributo di MiC Ministero della Cultura

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