Festival MILANoLTRE 37a edizione …e la danza continua
Insel - PanzettiTicconi

MILANO – Festival MILANoLTRE 37esima edizione …e la danza continua. Dal 28 settembre al 15 ottobre il Festival MILANoLTRE 2023 farà danzare Milano come di consueto all’inizio dell’autunno. Si alterneranno artisti nazionali e internazionali con grandi ritorni e nuovi arrivi, nel solco di una “Generativity” che sarà una delle migliori definizioni di questa edizione.

Generativity in tutti i sensi

Il direttore artistico Rino Achille De Pace ha dichiarato: “È stato il risultato di MindTheDance!, uno studio condotto dall’Università Cattolica di Milano sul festival, che ci ha incoraggiati a proseguire in questa direzione. Lo studi ha evidenziato quanto il festival sia percepito come un’istituzione generativa e fortemente orientata verso le esigenze delle generazioni future.“

Generativity a livello strutturale grazie al consolidamento del ruolo di Lorenzo Conti, giovane curatore che a partire dal 2024 assumerà la co-direzione artistica.

Novità nelle proposte di spettacolo in una linea “che – come scrivono i due curatori – unisce Silent Legacy e DJ Battle di Maud Le Pladec alle nuove creazioni della Vetrina Italia Domani, attraversando le sezioni Anticorpi XL e Affollate Solitudini Teens. E poi le Masterclass e le Conferenze Danzate in una costellazione inedita e orientata al futuro”.

Nuove forme di dialogo con il pubblico

Generativity per i percorsi che il festival propone agli spettatori, identificando 9 parole chiave che tracciano linee drammaturgiche e intrecciano gli spettacoli tra loro. Sul sito di MILANoLTRE lo spettatore potrà scegliere le proprie strade per attraversare il Festival e poi, alla fine di ogni spettacolo, avrà l’opportunità di arricchire la mappa linguistica con una nuova parola.

Generativity, infine, nelle politiche green che confermano l’adesione alla campagna di Treedom: per ogni biglietto acquistato verrà devolto un euro per piantare alberi ad uso contadino in territori svantaggiati.

Uno sguardo al programma

L’avvio è con con la compagnia ICK Dans Amsterdam che presenta due produzioni in prima nazionale, entrambe firmate da Emio Greco e Pieter C. Scholten. “WE, The Breath” (30 settembre) sarà un rituale che ci unisce in uno sforzo comune teso a creare un nuovo mondo. “Rocco” (1 ottobre) vedrà parte del pubblico prendere posto intorno al ring dove i danzatori diventano pugili. Una sfida, come in un vero e proprio match di boxe, con pugni, passi veloci e tattiche virtuose.

Il Festival prevede anche un “prima della prima”. Il 28 settembre alle 19.30, l’inaugurazione è affidata a “The Body in Revolt”, una conferenza danzata che vede in scena il gruppo pugliese Vivaio guidato da Victor Callens, storico collaboratore del duo Greco/Scholten.

Due le creazioni di un’altra maestra della scena contemporanea, Marie Chouinard. “« M »” (4 ottobre) è una coreografia sviluppata a partire dal respiro e dalle voci di 12 performer. “Radical Vitality” (5 ottobre), presentata alla Biennale di Venezia nel 2018, è invece una creazione antologica che raccoglie frammenti di coreografie storiche dell’artista.

Due serate vedranno la danza di Maud Le Pladec che si contraddistingue per il suo segno mai slegato dalle questioni di genere, sul femminile e l’appartenenza culturale. “Silent Legacy” (11 ottobre) indaga questioni legate al patrimonio della danza dove il corpo è strumento di decostruzione di norme e di eredità sulle quali confrontarsi.

Con DJ Battle + Dj set (12 ottobre) il palcoscenico si trasforma in una pista da ballo sulle note di Julien Tiné, DJ che spazia dalla disco all’electro e all’house anni ’80. I corpi e i suoni iniziano a rispondersi a vicenda, sviluppando un linguaggio che va ben oltre le parole. Uno scambio non verbale, un mix di controllo e pulsione, dove è il pubblico ballare.

Cristina Kristal Rizzo è a MILANoLTRE con due performance, “Monumentum The Second Sleep”, lavoro site specific (30 settembre) e “Monumentum DA” (14 e 15 ottobre). Sanpapiè con “Taca tè” (30 settembre) in prima nazionale.

Anche artisti emergenti

La sezione Vetrina Italia Domani quest’anno accoglie due progetti: Camilla Montesi con “Caronte” e Silvia Galletti con “Dear Chatbot” (6 ottobre). Panzetti/Ticconi andrà in scena con “Insel” (7 ottobre). In Piazza Santa Francesca Romana, da tempo punto di ritrovo per gruppi di danza contemporanea, k-pop e L.A. style, va in scena “SPEEED”, ideato da Parini Secondo e Alberto Ricca/Bienoise (8 ottobre).

Il festival ospiterà anche la seconda edizione di AFFOLLATE SOLITUDINI TEENS – 8 soli (8 ottobre), il progetto dedicato
alla giovane creatività emergente a cura degli studenti di Accademia Susanna Beltrami/DHHD/DanceHaus, il Liceo Coreutico Tito Livio, il Centro Aida e il Centro ArteMente.

Le Supplici/Fabrizio Favale è al festival con un doppio progetto in prima nazionale: “Black Mountains”  e “Astral Propeller”.

Le conferenze danzate e la conclusione

Dal 10 al 12 ottobre torna il format delle Conferenze Danzate, tre appuntamenti condotti da esperti del settore.

Il penultimo appuntamento del festival è con il terzo capitolo della trilogia sulla riscrittura delle opere storiche del repertorio della danza accademica italiana di fine ‘800 ideato da Salvo Lombardo/Chiasma, “Sport” (14 ottobre).

Nella serata conclusiva va in scena il nuovo lavoro di Stefania Ballone, “Lascaux” (15 ottobre) firmato assieme a Giulio Colangelo e al compositore leone d’argento alla Biennale Musica Vittorio Montalti. Danza, luce e musica elettronica live si fondono sapientemente in questo omaggio coreografico al testo di Bataille sulla nascita dell’arte.

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Laureata in Letterature comparate e postcoloniali all'Università di Bologna, combina la passione per la lingua e l'interesse per la danza scrivendo e conducendo ricerche nell'ambito della scena performativa contemporanea. Parallelamente all'impegno accademico e a quello giornalistico, porta avanti collaborazioni come dramaturg della danza e percorsi di ricerca personali come performer. Si occupa inoltre di organizzazione e promozione culturale collaborando con enti del terzo settore che si muovono tra danza e comunità.