Democrazia corpo

FIRENZE – Torna La Democrazia del corpo, il festival di danza a cura del Centro di Produzione della Danza Virgilio Sieni. Dal 24 febbraio al 30 aprile, artisti internazionali, nuove produzioni e due prime assolute per esplorare l’atlante delle emozioni. L’ibridazione dei linguaggi per esplorare nuovi territori.

La Democrazia del corpo 2022

Partendo dalla ricerca sulle qualità del gesto, La Democrazia del corpo si apre a un nuovo campo d’indagine: l’atlante delle emozioni. Un ciclo di riflessioni sulla ibridazione dell’opera, su come il gesto e la struttura coreografica esplorano nuovi territori a contatto con l’installazione e l’arte visiva, l’architettura e lo spazio, la parola, la musica, le diversità e le generazioni.

Cango Cantieri Culturali Goldonetta è un luogo destinato alla ricerca sui linguaggi del corpo e della danza in relazione alle arti contemporanee. Rappresenta infatti il centro propulsore di un articolato sistema di progetti che si rivolgono al territorio cittadino e si proiettano a livello internazionale.
Le ospitalità quindi compongono un programma inteso come un viaggio poetico e scientifico verso la percezione del corpo.

Il programma della Democrazia del corpo

Compagnia XE-Julie Ann Anzilotti
C’è un Tempo

Giovedì 24 febbraio ore 20:00

Segue presentazione del libro: Impronte di una danza. Storia d’amore fra teatrodanza e abilità differenti, con la partecipazione di Marinella Guatterini.

Lo spettacolo prende ispirazione da temi legati al tempo che si ritrovano nel libro biblico del Qohelet o Ecclesiaste: “C’è un tempo per ogni cosa: …un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato…. per piangere e un tempo per ridere… un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle”.

Impronte di una danza. Storia d’amore fra teatrodanza e abilità differenti (CuePress, 2021) è a cura di Julie Ann Anzilotti con la collaborazione della Compagnia Xe. Il libro racconta attraverso testimonianze, immagini e un ricco repertorio fotografico, il percorso del progetto Personae, nato nel 2000 con la finalità di valorizzare le diverse abilità di giovani adulti con handicap, attraverso la danza e il teatro di movimento.
Ruoli e voci diverse, tutte quante testimoni della crescita espressiva e comunicativa dei protagonisti e delle potenzialità che possono emergere da corpi e fisicità stra-ordinarie orientate alla creazione artistica.

Coreografia e regia Julie Ann Anzilotti. Con Marco Bandinelli, Livia Bartolucci, Emanuele Checcucci, Giulia Ciani, Damiano Forni, Filippo Gori, Francesca Lentucci, Laura Massetti, Manola Nunziati, Alessandra Passanisi, Luca Privitera, Federica Salvini, Timothy Ward-Booth. Sculture da testa Monica Sarsini, scena Tiziana Draghi, costumi Loretta Mugnai. Disegno luci Andrea Margarolo, tecnico Francesco Margarolo, organizzazione Lorenza Tosi. Produzione Compagnia Xe, con il sostegno di Comune di San Casciano Val di Pesa, Regione Toscana, MiC-Ministero della Cultura, Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e di Fondazione CR Firenze.

Romeo Castellucci
Il Terzo Reich

Venerdì 18 marzo ore 17:00, 19:00 e 21:00
Sabato 19 marzo ore 15:00, 17:00 e 19:00

Il Terzo Reich è l’immagine di una comunicazione inculcata e obbligatoria, la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza. L’installazione si basa sulla rappresentazione spettrale di tutti i nomi; una sequenza della totalità dei sostantivi del vocabolario italiano proiettati uno a uno. La velocità è commisurata alla capacità retinica e mnestica di trattenere una parola che appare nel baleno di un ventesimo di secondo. Lo spettatore, esposto a questo trattamento, subisce la parola umana sotto l’aspetto della quantità. L’affastellarsi frenetico non lascia spazio alla scelta o al discernimento. Il nucleo del linguaggio ritorna al rumore bianco, che riporta al caos.
La visione dello spettacolo non è adatta a chi soffre di epilessia o è cardiopatico, né ai minori di 12 anni.

Di Romeo Castellucci, suoni Scott Gibbons, coreografia Gloria Dorliguzzo, interpretazione Jessica D’Angelo. Realizzazione video Luca Mattei, in collaborazione con Giulia Colla, consulenza informatica Alessandro Colla, produzione Societas

Fosca
OrO
Prima assoluta

Martedì 22 Marzo ore 20:00
Mercoledì 23 Marzo ore 20:00

OrO è un progetto di ricerca scenica che passa dalla trasformazione. Due corpi scavano, setacciano, distinguono, selezionano, cercatori di un’azione che possa rivelare qualcosa di perfetto, semplice, incorruttibile, puro come l’oro. Si lasciano possedere da figure antropomorfe, strane dee, buffe creature, astratte e carnali, non c’è inizio né fine, non c’è una soluzione né una formula magica. Sono presenze sospese, prima del dissolversi, in bilico come funamboli, appena di ritorno dalla selva oscura. Hanno la forza che spalanca la bocca del leone, la leggerezza delle camminatrici del cielo. In quell’infinito presente nel quale tutto è.

Di e con Cristina Abati e Angela Burico, musiche live Spartaco Cortesi, luci Marco Santambrogio, tecnica Monica Bosso. Produzione Fosca, con il contributo di Regione Toscana, Fondazione CR Firenze e Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni residenze presso Spazio K/Kinkaleri e MAD Murate Art District.

COB – Compagnia Opus Ballet
White Room
Prima assoluta

Giovedì 31 marzo ore 20:00
Venerdì 1 aprile ore 19:00 e 21:00
Sabato 2 aprile ore 17:00 e 19:00
Domenica 3 aprile ore 16:00 e 18:00

“A volte il nostro destino assomiglia ad un albero da frutto in inverno. Chi penserebbe che quei rami diventeranno di nuovo verdi e in fiore, ma ci speriamo, si sa”. Johann Wolfgang von Goethe.

La creazione vuole approfondire gli aspetti emozionali dell’inverno, indagandone la trasposizione in forma di stato d’animo e ispirandosi all’opera Il ritorno dal bosco di Giovanni Segantini. Il quadro ritrae una dilatazione del tempo che, rallentando e tendendosi, mette in scena la fatica e la costanza dell’essere umano. In un manto nevoso, desolato, si accende dal nulla una fiamma. Anche l’inverno possiede i suoi colori, che nel gelo e nel silenzio possono essere ancora più dirompenti. Racchiusi tutti in un bianco candido. Dobbiamo solo riscoprirli.

Coreografia Adriano Bolognino, intepreti Giuliana Bonaffini, Emiliano Candiago, Sofia Galvan, Ginevra Gioli, Stefania Menestrina, Gaia Mondini, Giulia Orlando, Riccardo Papa, Frederic Zoungla. Direzione artistica Rosanna Brocanello, consulenza artistica Laura Pulin, light designer Laura de Bernardis, assistente coreografia Rosaria Di Maro. Con il supporto di Rosa Coppola, organizzazione Margherita Fantoni, manager Federico Grilli, produzione COB Compagnia Opus Ballet. Con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Fondazione CR Firenze, Regione Toscana, MiC-Ministero della Cultura.

Massimiliano Civica
L’angelo e la mosca
Commenti sul teatro dei grandi Mistici

Mercoledì 6 aprile ore 20:00

Racconti, facezie e buffi indovinelli sono sempre stati utilizzati dai grandi Maestri dell’Occidente e dell’Oriente per “contrabbandare” insegnamenti profondi, per aprire il cuore degli uomini a una comprensione più elevata della realtà, per svelare ciò che c’è oltre il nostro abituale modo di vedere le cose. I racconti di Baal Shem Tov e dei Rebbe dello Shassidismo, le storie dei Sufi e le poesie di Jalal al-Din Rumi, gli indovinelli dello Zen e le parabole di Jesù nei Vangeli Apocrifi serviranno per provare a illustrare e spiegare aspetti, comportamenti e situazioni del mondo del teatro e dei suoi protagonisti.

A cura di Massimiliano Civica, produzione Teatro Metastasio di Prato.

Kinkaleri
HellO

Venerdì 8 aprile ore 20:00
Sabato 9 aprile ore 19:00

HellO è il corpo della tragedia. Tragedia del linguaggio e tragedia del corpo sottomesso alle sue leggi. HellO è il corpo glorioso e vibrante che assume su di sé tutta la tensione contemporanea a cui viene letteralmente esposto per arrivare a perderne coscienza e conoscenza. HellO è il solo che si presenta oggi ai vostri occhi. Osservate i particolari di un corpo trionfante nella sua fragilità, i suoi movimenti e la sua stasi, la sua intensità e il suo colore, le sue voglie e meraviglie, il suo porsi davanti a voi come unica certezza della vostra presenza e realtà. HellO non è un estratto da OtellO ma ne prosegue il percorso.

Progetto e realizzazione Kinkaleri/Massimo Conti, Marco Mazzoni, Gina Monaco. Con Michele Scappa, produzione Kinkaleri / KLm. Con il sostegno di Regione Toscana, MiC-Ministero della Cultura.

Marco D’Agostin
Best Regards

Giovedì 14 aprile ore 20:00

«Ho conosciuto e lavorato con Nigel Charnock nel 2010. Questo incontro ha segnato una linea netta nel mio modo di pensare la performance. Dopo di lui, la possibilità di una danza è per me l’orizzonte entro il quale tutto in scena può accadere. Best Regards è la lettera che scrivo, con otto anni di ritardo, a qualcuno che non risponderà mai. È un modo per dire: “Dear N, I wanted to be too much too” (“Caro N, anch’io volevo essere troppo”). É l’invito a partecipare a un tributo laico e pop: cantiamo assieme di una nostalgia che ci riguarda tutti, noi che non siamo arrivati in tempo per dire quello che volevamo». M. D’Agostin

Di e con Marco D’Agostin, suono e grafiche LSKA, testi Chiara Bersani, Marco D’Agostin, Azzurra D’Agostino, Wendy Houstoun. Luci Giulia Pastore, costruzione scene Simone Spangaro, consulenza scientifica The Nigel Charnock Archive, Roberto Casarotto. Consulenza drammaturgica Chiara Bersani, Claudio Cirri, Wendy Houstoun, Alessandro Sciarroni. Consulenza tecnica Eleonora Diana, Luca Poncetta, Andrea Sanson, movement coach Marta Ciappina. Direzione tecnica Paolo Tizianel, traduzioni Johanna Bishop, Damien Modolo. Cura e promozione Damien Modolo, organizzazione e amministrazione Eleonora Cavallo, Federica Giuliani, produzione VAN, coproduzione KLAP Maison pour la danse à Marseille, Rencontres chorégraphiques internationales de Seine-Saint-Denis, CCN2-Centre chorégraphique national de Grenoble, ERT – Emilia Romagna Fondazione. Con il sostegno di Points communs, Nouvelle scène nationale de Cergy-Pontoise et du Val d’Oise, Centrale Fies, Marche Teatro/inTeatro Festival the WorkRoom (Fattoria Vittadini), Teatro Comunale di Vicenza, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte, Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia- Romagna, ARTEFICI.ResidenzeCreativeFvg di ArtistiAssociati.

Camilla Monga / Emanuele Maniscalco
Sull’attimo
Prima assoluta

Venerdì 22 aprile ore 20:00
Sabato 23 aprile ore 19:00

Sull’attimo offre un approccio inedito e stimolante alla performance e all’improvvisazione che costituiscono la base drammaturgica per una perlustrazione del tempo. Pianoforte e batteria sono suonati assieme per eseguire un’unica composizione in parte scritta e in parte improvvisata traendo spunti dal jazz all’ambient music, dalla musica popolare brasiliana a quella colta del Novecento, da Bach all’art pop. Il tempo senza tempo è il luogo della memoria dei suoni e dei gesti che si insinuano tra le molte variazioni musicali e coreografiche esplorate generando un cambiamento percepibile solo sull’attimo.

Progetto di Camilla Monga ed Emanuele Maniscalco, concept e coreografia Camilla Monga, danzatori Camilla Monga, Stefano Roveda e Francesco Saverio Cavaliere. Musica live (pianoforte, batteria) Emanuele Maniscalco, collaborazione artistica e realizzazione arazzo Meris Angioletti, produzione Van. Con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e di Fondazione CR Firenze, coproduzione Festival Danza Estate Bergamo, Armunia Castiglioncello. In collaborazione con TAD Residency di Bergamo, si ringrazia per la concessione degli spazi Teatro Grande di Brescia.

Motus
You were nothing but wind

Venerdì 29 aprile ore 20:00
Sabato 30 aprile ore 17:00 e ore 19:00

Silvia Calderoni incarna Ecuba, donna agguerrita, traducendone la disperazione e la furia. Qui, attraversando anche l’Ecuba di Euripide – dove Polimestore le predice che si trasformerà in una “cagna nera con gli occhi di fuoco” – si entra negli scenari post umani di “un mondo a venire” dove echeggiano soprattutto i latrati di Ecuba, “che sono in realtà prove di un’altra lingua, […] cioè di una lingua che viene dopo il potere e la violenza. […] Una lingua terra terra, né umana ma nemmeno non umana, polverosa e umile. Ora c’è solo la cenere, e i corpi. Ma il terreno è sgombro. Qualcosa può cominciare”. Felice Cimatti

Ideazione e regia Daniela Nicolò, Enrico Casagrande e Silvia Calderoni. Con Silvia Calderoni, ambienti sonori Demetrio Cecchitelli, suono Enrico Casagrande, luce Daniela Nicolò. Props e sculture sceniche _vvxxii, video e grafica Vladimir Bertozzi, produzione Francesca Raimondi, organizzazione e logistica Shaila Chenet, promozione e comunicazione Marta Lovato con Francesca Lombardi. Distribuzione internazionale Lisa Gilardino, una produzione Motus, con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna.

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