GIORNATA MONDIALE DELLA DANZA

FOCUS SULLA COMPOSIZIONE COREOGRAFICA A MOVIMENTO DANZA

Per festeggiare i venti anni della Giornata Mondiale della DanzaGabriella Stazio coreografa e direttore artistico di Movimento Danza, Organismo di Promozione Nazionale con sede a Napoli, da sempre impegnata a proporre diversi percorsi di formazione e scouting nell’ambito della coreografia, ha deciso di organizzare un focus sulla composizione coreografica, invitando a Napoli alcuni coreografi a tenere un laboratorio in cui presentare i propri metodi e lavori.I laboratori, tutti rigorosamente gratuiti, così come vuole la Giornata Mondiale della Danza, sono rivolti a studenti di danza, danzatori professionisti ma non solo. Anche a persone che non danzano, ma sono interessate a lavorare sul proprio corpo e sulla propria creatività. Il gruppo dei partecipanti sarà formato attraverso una selezione. Oltre alla padrona di casa Gabriella Stazio terranno laboratori Giselda Ranieri, Luna Cenere Davide Valrosso.

Campadidanza ha deciso di intervistare i coreografi che saranno il 30 aprile e il primo maggio a Movimento Danza in previsione del loro arrivo a Napoli. Dopo Giselda Ranieri e Luna Cenere incontriamo Davide Valrosso coreografo residente del Balletto di Roma, Artista associato Festival Oriente Occidente e coordinatore e Vicepresidente “C.i.m.d. incubatore per futuri coreografi”.

Nelle prime righe della tua biografia c’è scritto “lavora sull’ascolto continuo del presente, concentrando la sua ricerca sull’origine della trasformazione del gesto e la scoperta delle energie invisibili che guidano il movimento”. E’ questo la danza per te?

“E’ questo e molto altro. Ho avuto una formazione classica poi dall’incontro con una serie di Maestri ho conosciuto lo strumento della sperimentazione. Ora per me il concetto della danza è legato ad una idea sensoriale. Ed importantissimo è l’elemento drammaturgico.Mi piace lavorare sull’ ascolto del presente, concentrando la mia ricerca sull’ origine e la scoperta delle energie invisibili che guidano il movimento”.

Ti sei formato prevalentemente all’estero. Si discute molto sulla formazione italiana e sul fatto che ci sia soltanto una Accademia Nazionale di Danza. A te che cosa ti ha spinto ad andare fuori dal nostro paese?

“Io penso che a noi italiani sia mancato un pezzo di storia della danza contemporanea. E questo ci fa essere storicamente penalizzati. In compenso in Italia ci sono molti autori di valore, ma la mia generazione, per esempio, fatica a trovare lavoro e questo impedisce la nascita di produzioni che siano competitive con quelle del resto del mondo”.

Com’è cambiato secondo te lo spettacolo dal vivo in Italia con la pandemia? Lo streaming continuerà a vivere quando ci saremo lasciati il Covid definitivamente alle spalle?

“Io spero di no. E trovo disdicevole continuare a dare spazio allo streaming penalizzando lo spettacolo dal vivo. Lo streaming non aiuta la danza perchè penalizza quell’energia meravigliosa che si deve venire a creare tra danzatore e spettatore”.

Nella professione c’è ancora qualche sogno che non hai realizzato?

“Tantissimi. Produzioni che sogno di fare. Incontri che spero si realizzino. Nuove esperienze”

Quale sarà il tuo approccio con chi si è iscritto alla lezione della Giornata Mondiale di Napoli?

“Il laboratorio sarà incentrato su pratiche di composizione istantanea, sia come ricerca di materiale creativo legato alla costruzione di un concept coreografico, sia come pura modalità di composizione. Il corpo che accoglie e lo sguardo che raccoglie, sono due elementi essenziali su cui si incentrerà l’attività laboratoriale, in particolare verrà esplorata la difficile dimensione del danz’autore, a cui viene chiesto di svolgere questa doppia attività simultaneamente. Partendo da alcuni materiali fotografici, si andrà a definire una bozza del proprio immaginario o paesaggio di riferimento, dal quale partire per innescare i propri singolari processi compostivi”.

Che cosa speri che resti loro di questo incontro con te?

“Spero che resti la capacità di sognare”.

La data del laboratorio con Davide Valrosso

domenica 1 maggio, ore 14:45/18:45

www.movimentodanza.org

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Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.