NAPOLI – Dopo aver debuttato in ottobre 2021 a Ferrara, in ritardo di un anno per l’emergenza sanitaria, arriva a Napoli, al Teatro Bellini (5-8 maggio) spettacolo firmato dalla compagnia Ultima Vez / Wim Vandekeybus. Nel 2020, sempre al Teatro Bellini, Vandekeybus, coreografo, regista e film-maker belga, che ha segnato la danza degli ultimi decenni, ci aveva conquistato con Traces. Spettacolo denso di energia, fisicità, tecnica, magnetismo. Non può che esserci attesa e curiosità per la sua nuova creazione.

Un racconto mitico di confronto e trasformazione

Al momento quello che si sa è che il coreografo insieme ad altri artisti, in questo nuovo lavoro ha creato un mondo dove il corpo, quasi scultura vivente, rimane in bilico tra utopia e turbamento, tra forza e fragilità dando vita ad un racconto mitico di confronto e trasformazione, luce e oscurità, morte e rinascita.

Per ottenere tutto questo collabora con il compositore Charo Calvo, otto danzatori e – per la prima volta – con il performer e artista visivo Olivier de Sagazan uno dei protagonisti assoluti della Biennale di Venezia 2021. Insieme, Vandekeybus e Sagazan, creano un mondo in cui i corpi si bilanciano come sculture viventi e carnali tra l’utopico e il raccapricciante, il potente e il fragile.

Il titolo poetico e misterioso è tratto dall’inno di una sacerdotessa sumera

Il titolo poetico e misterioso è un verso tratto da un inno della sacerdotessa sumera Enheduanna alla dea Inanna. Di tutti i miti che circondano la dea Inanna, la sua spettacolare discesa negli inferi è la più intrigante. Innana è l’incarnazione divina dei paradossi dell’esistenza umana e le sue azioni sono un riflesso delle tensioni e delle contraddizioni che ogni persona è costretta ad affrontare nella vita.

Sia le produzioni di Wim Vandekeybus che le performance di Olivier de Sagazan lavorano al confine tra ciò che significa essere “corporeo” ed essere “umano”. Vandekeybus ha sviluppato il suo linguaggio del movimento basato su reazioni impulsive di fronte a situazioni di pericolo.

Trasformazione dei corpi con argilla e pittura

Al centro del lavoro di de Sagazan c’è la trasfigurazione del corpo e del viso con argilla e pittura in un pezzo di carne anonimo. L’esplorazione dei limiti umani di Vandekeybus e de Sagazan trova un’eco musicale nella trama della musica elettroacustica di Charo Calvo.

Hands do not touch your precious Me

coreografia e regia Wim Vandekeybusinterpreti Olivier de Sagazan, Lieve Meeussen, Wim Vandekeybus, Maria Kolegova, Mufutau Yusuf, Borna Babić, Maureen Bator, Davide Belotti, Pieter Desmet e Anna Karenina Lambrechts
creazione artistica con l’argilla Olivier de Sagazan
musiche di Charo Calvo
musica originale aggiunta (per la red dance) Norbert Pflanzer
musica originale aggiunta Jeroen Van Herzeele
camera live Wim Vandekeybus
assistente alla regia Margherita Scalise
drammaturgia Erwin Jans
costumi Isabelle Lhoas ASSISTED BY Isabelle de Cannière
accessori Cèline de Schepper
coordinatore tecnico Thomas Glorieux affiancato da Benjamin Verbrugge

suono e live video Schröder
luci Wim Vandekeybus and Thomas Glorieux

produzione Ultima Vez coproduzione KVS Brussel, Teatro Comunale di Ferrara con il supporto di Tax Shelter measure of the Belgian Federal Government, Casa Kafka Pictures Tax Shelter empowered by Belfius. Ultima Vez is supported by the Flemish Community & the Flemish Community Commission of the Brussels Capital Region

Orari spettacoli: feriali h. 21:00, domenica h. 19:00

Prezzi: a partire da € 20, Under29 € 15

Durata: 85 min.

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Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.