TORINO – Pochi giorni fa si è concluso Sul Filo del Circo, festival internazionale e multidisciplinare realizzato dal Centro di Produzione blucinQue/Nice. La manifestazione quest’anno ha compiuto vent’anni. Fra Grugliasco e il Teatro Astra di Torino pare che i festeggiamenti siano riusciti al meglio: in totale sono state ospitate 12 differenti formazioni artistiche; 26 sono state le repliche con una media di 3-4 spettacoli al giorno; 6 le prime nazionali e 2 le regionali.

L’iniziativa rientra nella rete di festival organizzata da blucinQue/Nice con Cirko Vertigo e Piemonte dal Vivo

Sul Filo del Circo è entrato a far parte della rete di festival organizzata da blucinQue/Nice in collaborazione con Fondazione Cirko Vertigo e Piemonte dal Vivo. Grazie al partenariato avviato con i Comuni di Chieri, Grugliasco, Moncalieri, Settimo Torinese e Torino, il Centro porta, nel corso del 2022, festival di innovazione su ciascuno di questi territori. Hanno infatti preceduto Sul Filo del Circo, i Nice Festival di Settimo Torinese e di Chieri. Mentre seguirà in autunno il Nice Festival di Torino, previsto dal 26 al 30 ottobre tra il Café Müller e il Teatro Colosseo.

Proposte varie: compagnie giovani e artisti affermati

Le proposte sono state varie. Da compagnie giovani come Collettivo 6tu, costituita da performer usciti dall’Accademia Cirko Vertigo, ad artisti affermati come Marigia Maggipinto, storica interprete del Tanztheater di Pina Baush, e il clown di fama mondiale Leo Bassi. Produzioni italiane come Hamlet Puppet di Michela Lucenti, fondatrice del Balletto Civile, e Vertigine di Giulietta diretto da Caterina Mochi Sismondi, ma anche tanti visitatori internazionali tra cui la compagnia keniota The Black Blues Brothers, quella belga Carré Curieux, Cirque Vivant ! con Vladimir Couprie, giocoliere specializzato nella disciplina del diablo, e quella francese Le Plus Petit Cirque du Monde.

Sei trampolinisti mettono in discussione la legge di gravità

Campadidanza ha avuto occasione di assistere proprio a questo incantevole atto di chiusura: Esquive in prima nazionale al Teatro Astra. Sei trampolinisti diretti da Gaëtan Levêque decidono di mettere in discussione una delle poche certezze umane, la legge di gravità. Il tutto ruota attorno a un’ingegnosa scenografia: tre trampolini, tavoli e pareti retrattili in grado di passare continuamente dal piano verticale a quello orizzontale. Così i performer saltano, si arrampicano, si sottraggono a tutti i costi alla caduta. La coreografia infatti sembra prendere spunto dal mito di Icaro, da quella tensione dell’uomo a superare se stesso, i propri limiti e le proprie capacità. Ogni acrobata ha il suo momento individuale in cui spicca la personale marca artistica ma il lavoro non sarebbe possibile senza ciascuna delle componenti. In un rapporto di indispensabilità reciproca si osservano, si sostengono, si appoggiano l’uno all’altro. Fra un livello tecnico altissimo e una raffinata ironia i performer combattono contro qualcosa di più grande di loro, o forse solo contro il loro essere umani. Ma a differenza di Icaro non cadono mai. Le Plus Petit Cirque du Monde riesce straordinariamente a dimostrare che l’uomo, unito ad altri, può superare i propri limiti verso un miglioramento di sé.

Nessuna regola dice che il pubblico debba rimanere in silenzio e composto

Il Teatro Astra appare vivo: ci sono famiglie, bambini, curiosi, giovani e professionisti. Si sentono tutti i sussulti, i commenti sotto voce e spesso ci si lascia andare a forti applausi. Nessuna regola dice che il pubblico debba rimanere passivamente in silenzio e composto. Con Esquive il teatro si fa evento, lo spazio diventa ambiente: un’esperienza unica condivisa in comunità.

Di Gaëtan Levêque
Con Rémi Auzanneau, Hernan Elencwajg, Aris Colangelo, Tanguy Pelayo, Baptiste Petit, Hugo Couturier
Coreografia Cyrille Musy
Occhio esterno Sylvain Decure
Musiche Maxime Delpierre
Luci Jérémie Cusenier
Costumi Mélinda Mouslim
Scenografia Gaëtan Levêque
Produzione Le plus petit cirque du monde

Iscriviti alla Newsletter