TORINO – Il 3 e il 4 febbraio al Teatro Cardinal Massaia di Torino, torna, dopo il successo dello scorso 21 maggio, Oltre le Sbarre.

In scena un po’ di verità, a volte scomoda, ma sulla quale bisogna fare luce

Lo spettacolo vede la regia e coreografia di Antonino Montalbano, che, danzatore, da anni performer per Stefano Poda e regista internazionale di opere liriche, decide di creare Collettivo Ties. La missione è quella di unire la danza, forse una delle forme d’arte più libere, con il carcere, che, in contrapposizione, si può dire sia il simbolo per eccellenza della limitazione della libertà.

“Sono una detenuta e quella che mi accingo a raccontare è una storia di detenzione, di sofferenza e speranza” è così che si apre Oltre le Sbarre. È una storia, raccontata dall’attrice, ballerina e coreografa Giulia Curreri, accompagnata da altre dieci danzatrici. Lo spettacolo porta in scena un po’ di verità, a volte scomoda, ma sulla quale bisogna fare luce senza girare lo sguardo dall’altra parte. Storia di carcere, di stupro, di omicidio, ma ci troviamo dal punto di vista del carnefice, in questo caso tutti carnefici donne.

“Cerchiamo di raccontare quali sono le emozioni prima, durante e dopo un’azione così estrema ed efferata, che ti cambia la vita per sempre. – In questo modo parla Montalbano del suo lavoro – È un argomento, quello della criminalità, che mi tocca profondamente da vicino, quindi, ripongo in esso gran parte della mia esperienza di vita, in modo da poter quantomeno raccontare una verità”.

Una nuova “finestra” nella vita dei detenuti

Così il Collettivo Ties collabora con le carceri italiane attraverso ricerche e creazioni artistiche insieme alle persone che le vivono. Il simbolo per eccellenza della limitazione della libertà sì, ma non è detto che si debba rimanere bloccati, fermi. Le strutture detentive rappresentano uno tra gli spazi più adatti per la sensibilizzazione all’arte, ma anche per la proliferazione e la produzione di essa. Sarebbe un grande traguardo poter far respirare arte ai detenuti, spesso dimenticati, dando loro la possibilità di aprire una nuova “finestra” nelle loro vite. In particolare, il teatro rientra nella legislazione delle carceri italiane, ma non sempre le politiche e le amministrazioni si interessano agli esseri umani, perché di esseri umani stiamo parlando, che le abitano.

Oltre le Sbarre ha debuttato lo scorso 21 maggio 2023 sempre al Teatro Cardinal Massaia con due bellissimi sold out, riscuotendo grande successo, ma soprattutto aprendo un momento di grande riflessione e anche aprendo le porte ad altre possibilità. Lo spettacolo infatti è stato selezionato dalla rassegna coreografica Respiri che si terrà a Roma il prossimo 21 aprile.

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Giornalista pubblicista dal 2017, studia al DAMS-Università di Torino. Da sempre appassionata di teatro, musica e danza, ha deciso di dedicarsi totalmente alla sua principale passione.