BERLINO – Il 27 maggio, dopo sette mesi di silenzio, sette lunghi mesi dall’ultimo spettacolo dal vivo, lo stesso giorno in cui l’Italia piange la scomparsa della grande Carla Fracci, qui a Berlino la cie toula limnaios ritorna in scena con clair obscur, dando un segnale di speranza a tutto il mondo della danza.
Ispirato da Storia meravigliosa di Peter Schlemihl, uno dei racconti più belli del romanticismo tedesco, lo spettacolo, come anticipa il titolo, è incentrato sull’idea dell’ombra. Così come nell’opera di Adelbert von Chamisso, il cui protagonista, a causa della sua ingenuità, vende la propria ombra, anche in clair obscur, uno dei protagonisti perde l’ombra a causa di un misterioso uomo vestito di nero.
Giochi d’ombre
Allo spettacolo si assiste dai due lati opposti della sala. Da una parte la Limnaios, dall’altra, la sua assistente alla coreografia, Ute Pliestermann, presentano e introducono clair obscur. Il palco è diviso da quattro pareti che separano a due a due le coppie di danzatori. Grazie alla loro trasparenza, questi divisori consentono, in un gioco di ‘chiari scuri’, di vedere, attraverso le maglie del sottile tessuto retato di cui sono composti, anche i performer che si esibiscono dalla parte opposta dello spazio performativo. In questa danza speculare, alcuni ballerini diventano le ombre degli altri. Poi questo schema si rompe e, in una danza dinamica, intensa e brillante, si susseguono immagini suggestive e piene di simbolismi. Infine, come in un gioco di specchi, l’azione di uno si riflette nell’altro riproducendosi all’ infinito.
La pandemia come stimolo per la creatività
Il grande merito della nuova produzione della cie toula limnaios, oltre alla coreografia, alla bravura, alla precisione, all’ affiatamento dei danzatori e alla musica di Ralf R. Ollertz, sta nell’avere trasformato i limiti imposti dalla situazione di emergenza, in stimoli alla creatività. L’idea di dar vita a suggestivi giochi di ombre e trasparenze per dividere lo spazio e giustificare questa necessità con la drammaturgia del pezzo, dimostra quanto l’inventiva di un artista sia ciò che consente di spingere sempre oltre la creatività, alimentando l’arte.
Non ci si poteva augurare un miglior ritorno alla danza dal vivo!
On May 27th, after seven months of silence, seven long months since the last live show, the same day in which Italy mourns the disappearance of the great Carla Fracci, here in Berlin the cie toula limnaios comes back to the stage with clair obscur, giving a sign of hope to the whole dance world.
Inspired by ‘The wonderful history of Peter Schlemihl’, one of the most beautiful tales of German romanticism, the show, as the title suggests, focuses on the idea of shadow. As in the tale by Adelbert von Chamisso, whose protagonist, due to his naivety, sells his own shadow, in clair obscur, one of the protagonists loses the shadow due to a mysterious man dressed in black.
Shadow games
The audience watches the performance from the two opposite sides of the stage. Before starting, on one side, Limnaios herself, on the other, her assistant to choreography, Ute Pliestermann, present and introduce clair obscur. The stage is divided by four walls that separate the dancers in pairs. Thanks to their transparency (they are made of thin netted fabric), the four walls allow, in a game of ‘chiaroscuro’, to see even the dancers who stay on the opposite side of the performative space. In this mirror dance, some performers become the shadows of the others. Then this pattern breaks and, in a dynamic, intense and brilliant dance, suggestive images full of symbolism follow one another. Finally, as in a game of mirrors, the action of one is reflected in the other, reproducing itself endlessly.
The pandemic as a stimulus for creativity
The great achievement of the cie toula limnaios’ new production, besides the choreography, the skill, the precision, the harmony of the dancers and the music of Ralf R. Ollertz, lies in transforming the limits imposed by the emergency situation into stimuli for creativity. The idea of giving life to suggestive shadows and transparency games, to divide the space and justify this need with the dramaturgy of the piece, demonstrates how much the inventiveness of an artist is what allows to always go beyond creativity, fueling art.
I could not wish for a better return to live dance!
clair obscur:
concept/choreography: toula limnaios; music: ralf r. ollertz; dance/creation: daniel afonso, leonardo d’aquino, francesca bedin, laura beschi, alba de miguel, alessio scandale, hironori sugata, karolina wyrwal; technical director/lightdesign: felix grimm; choreographic assistance: ute pliestermann; touring cooperations: marie schmieder; lighting & stage technics: domenik engemann
