Les Fleurs Atto performativo per corpi reali
Foto di Margherita Caprilli

BOLOGNA – Balletto Civile interpreta Charles Baudelaire in Les Fleurs in scena in scena fino al 17 dicembre al Teatro Arena del Sole con Michela Lucenti, artista residente di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, coreografa e danzatrice, curatrice del focus di drammaturgia fisica CARNE. Balletto Civile quest’anno compie 20 anni di attività.

Balletto Civile interpreta Charles Baudelaire in Les Fleurs

Il nuovo lavoro, in prima assoluta dal 7 al 17 dicembre, collaborazione produttiva di ERT e Balletto Civile, è Les Fleurs, spettacolo che, riprendendo il noto titolo dell’opera di Charles Baudelaire, si concentra sull’impatto che il linguaggio poetico può avere sul corpo in una dimensione politica, di visione, di libertà e di dialogo con la società civile.

L’ambiente musicale nel quale agiscono gli interpreti è realizzato da Guido Affini: una partitura di suoni che come in un concept album diventa drammaturgia, nascondendo e disseminando frammenti di Leo Ferrè, composizioni elettroniche e refrain subliminali lontani, che poi diventano le colonne sonore dei sei personaggi in scena.

Balletto Civile si avvicina alla poesia

Dopo numerosi progetti in cui il collettivo si è confrontato con testi di prosa, dove l’azione detta l’andamento, in questa occasione si avvicina alla poesia, universo che sfrutta parole evocative di continue immagini, permettendo alla danza di liberarsi come un geyser.

«Quello di Charles Baudelaire in I fiori del male – afferma Michela Lucenti – è un unico grande racconto “bucato”. Un racconto di situazioni fatto per immagini, con delle fratture, dei fori, delle zone in cui ognuno di noi può ritrovarsi, scovando dei tratti comuni, delle fragilità condivise. La raccolta di poesie parla della bellezza dei corpi imperfetti di personaggi ai margini della società, reietti, borderline, che diventano, grazie ad uno sguardo nuovo, creature magnifiche. Assonanza importante con il pensiero di Balletto Civile, che da sempre costruisce i propri lavori prestando i corpi a una narrazione lirica di protagonisti che sono anti-eroi.

Facciamo di questi nostri fiori un unico bouquet, qualcosa di simile alla raccolta. Le poesie sono dei vasi comunicanti, come i personaggi nelle loro solitudini mostruose, si guardano in un’unica magnifica cattedrale che è l’esistenza».

Lo spettacolo, dotato di una forte ritmica narrativa, determinata dai testi di Baudelaire e da scritti originali a firma del collettivo, mette in scena un corpo a corpo tra la danza e l’atto poetico, come possibile riscrittura del mondo, scandita da nove temi cardine: il poeta, la bellezza, il tempo, la noia, l’esilio, la rivolta, la ferita, la città, e infine la poesia stessa.

Balletto Civile interpreta Charles Baudelaire in Les Fleurs : gli appuntamenti intorno allo spettacolo

Les Fleurs dà vita a una drammaturgia di visioni, un copione di immagini, al quale si connette il lavoro fotografico di Jacopo Benassi, invitato dalla coreografa a entrare all’interno delle prove per catturare con il suo obiettivo i particolari dei corpi, così come appaiono, imperfetti, crudi, e allo stesso tempo attraenti e affascinanti. In occasione dello spettacolo le immagini diventano una mostra fotografica in Arena del Sole.

Da mezz’ora prima dell’inizio di Les Fleurs va in scena nel Chiostro del teatro una performance intitolata Déménagement (dal 7 al 17 dicembre), un duetto sulla lunghissima storia d’amore tra Charles Baudelaire e la sua amante di origini africane Jeanne Duval, interpretato da Francesco Gabrielli e Ambra Chiarello. I due attori si sostengono ripercorrendo metaforicamente le macerie di una storia d’amore.

Contemporaneamente, nell’area antistante la sala Salmon, si può assistere a Les jeux sont faits (dal 7 al 10 e il 16 e 17 dicembre), un quartetto di performer in abiti d’oro: due uomini e due donne – Attilio Caffarena, Maurizio Lucenti, Angela Teodorowsky, Simonetta Tuberoso – compongono una partitura di azioni danzate in un luogo che evoca una sala giochi dismessa. Un lavoro sulla possibilità di rischiare tutto, istante per istante in nome del vivere senza rimpianto.

Inoltre, nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica, sono state pensate due occasioni di confronto: martedì 12 dicembre dopo lo spettacolo, un incontro dedicato agli studenti delle Scuole con la compagnia Balletto Civile e la coreografa Michela Lucenti, moderato da Silvia Mergiotti; e mercoledì 13 una giornata di studi per operatori e studiosi, insieme ad alcuni protagonisti del panorama artistico contemporaneo. La giornata fa parte del ciclo Nuovo cielo, nuova terra: ecosistemi del pensiero a cura del professore Enrico Pitozzi.

Credits

Les Fleurs
Atto performativo per corpi reali

regia e coreografia Michela Lucenti
con Maurizio Camilli, Michela Lucenti, Alessandro Pallecchi, Gianluca Pezzino, Emanuela Serra, Francesca Zaccaria
e con Francesco Gabrielli
drammaturgia Maurizio Camilli, Michela Lucenti, Emanuela Serra
progetto luci Stefano Mazzanti
progetto sonoro Guido Affini
consulenza spazio scenico Alberto Favretto
regista assistente Giulia Spattini
aiuto regista Jacopo Squizzato
direttore di scena e macchinista Davide Capponcelli
capo elettricista Tiziano Ruggia
fonico Guido Affini
sarta Anna Vecchi
collaborazione produttiva Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Balletto Civile
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica

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Laureata in Letterature comparate e postcoloniali all'Università di Bologna, combina la passione per la lingua e l'interesse per la danza scrivendo e conducendo ricerche nell'ambito della scena performativa contemporanea. Parallelamente all'impegno accademico e a quello giornalistico, porta avanti collaborazioni come dramaturg della danza e percorsi di ricerca personali come performer. Si occupa inoltre di organizzazione e promozione culturale collaborando con enti del terzo settore che si muovono tra danza e comunità.