C’era una volta Charles Lutwidge Dodgson, un matematico, uno scrittore, un giovane visionario eccezionalmente dotato. Nacque in Inghilterra nel 1832, e nel 1850 iniziò i suoi studi presso il college Chirst Chusrt di Oxford,un luogo a lui caro dove anche il padre aveva trascorso le sue primavere. Un giorno proprio nel parco di Chirst Church si imbatté in una giovane donna, Alice Pleasance Liddell, che passeggiava nei giardini del college con le sue sorelle maggiori. Quel magico incontro fu l’inizio di un viaggio fantastico, di una storia di mille avventure che rese Dodgson noto a tutti come Lewis Carrol l’autore di Alice… Alice nel Paese delle Meraviglie. Questo capolavoro della letteratura ha ispirato nel corso dei secoli numerosi artisti che hanno rappresentato il mito in variazioni di ogni arte: dal cartone di Walt Disney ai film di Tim Burton. La danza non è stata indifferente alla magia di questo mito che ha generato la nascita anche numerosi balletti, il più noto oggi forse è quello di Chirstopher Wheeldon per il Royal Opera House.
Quest’anno il Teatro di San Carlo ha deciso di mettere in scena una nuova versione del mito che sarà in cartellone per 7 serate dal 14 al 25 maggio. In questa nuova produzione, Alice in Wonderland, la musica di Pëtr Il’č Čaikovskij e Aram Ilich Khachaturian verrà animata dalle coreografie di Gianluca Schiavoni, con le scene di Andrea Tocchio, i costumi di Simona Morresi e le proiezioni di Sergio Metalli.
Per questa magica occasione, il Teatro di San Carlo, ha regalato alla bella Napoli un incantevole flash mob. Il 6 maggio alle ore 12 Piazza del Plebiscito si è trasformata in un paese delle meraviglie. Hanno aderito e reso possibile questa iniziativa in particolare i ragazzi coinvolti nei tantissimi progetti educational messi in campo dal Teatro di San Carlo: da Alternanza Scuola/ Lavoro (Liceo Alfano I di Salerno, Liceo De Carlo di Giugliano, Liceo Vico di Napoli); a ScuolaInCanto (Istituto Comprensivo 6° Quasimodi di Pozzuoli e il 4° Circolo Didattico Maria Cristina di Savoia di Napoli) e All’Opera All’Opera (Liceo Miranda di Frattamaggiore). A questi giovanissimi si sono uniti anche molti artisti e dipendenti del teatro in costume (Corpo di Ballo, Scuola di Ballo, Coro di Voci Bianche, Sancarlini) per immedesimarsi nei personaggi di una favola senza tempo.
Così alle ore 12 del 6 maggio, la folla è accorsa davanti il palazzo reale per assistere alla spettacolare sfilata delle divertenti carte da gioco: cuori, quadri, fiori e picche hanno invaso la piazza con le loro belle lance in vista e ballerine disegnate al posto delle figure delle carte da gioco francesi. Una volta in posizione le carte hanno iniziato a muoversi sulle note di una piccola banda, mentre un coro di voci soavi intonava il noto motivetto della favola. Le carte da gioco si sono poi disperse lasciando il posto ad Alice, il Cappellaio Matto, la Regina di Cuori e il Bian Coniglio che imponenti hanno fatto ingresso nella piazza muovendosi con grazia su altissimi trampoli. Il corteo guidato dai protagonisti della favola si è poi diretto verso via Chiaia e Piazza dei Martiri fino ad arrivare sul Lungomare di Napoli. La città è stata invasa da centinaia di persone in costume e nei panni dei personaggi della celebre fiaba. In fondo, come dice il Cappellaio Matto: c’è sempre un ottimo motivo per festeggiare un “buon non compleanno”. Questa è la Napoli che noi tutti amiamo, questa è la città che omaggiamo: quella che usa l’arte come occasione per celebrare un evento sociale, quella che riunisce adulti e bambini in una favola ad occhi aperti, quella che ci ricorda un ritornello che profuma di infanzia, che ha l’odore dei sogni e ci dà la speranza di essere uniti, insieme, per un paese migliore.

Letizia Gioia Monda

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