In questi giorni la Campania è attraversata da una frenesia che fa danzare migliaia di giovanissimi: rassegne, premi e concorsi di danza. Regione con il maggior numero di scuole di danza private in Italia, la Campania dà vita a varie possibilità di emergere ai suoi giovani appassionati di danza, tra i quali si annidano numerosi talenti, spesso costretti poi ad emigrare per perfezionarsi e trovare un lavoro in compagnie internazionali.
Lo scorso weekend, il 9 aprile, ha avuto luogo al teatro Mediterraneo di Napoli l’ottava edizione del concorso Anima e corpo organizzato da Percorsi di danza di Marcella de Matteo con la direzione di Antonio Colandrea. In questa occasione per tutte le categorie di danza, classica, moderna, urban dance e altro, sono state assegnate numerose borse di studio dalla commissione composta dalla prima ballerina del San Carlo Giovanna Spalice e dal coreografo Enzo Cosimi, e pre-selezionati alcuni allievi per una produzione a cura del coreografo televisivo Fabrizio Mainini.
Nella stessa serata alla Galleria Toledo è andato in scena il più originale dei concorsi per solisti e performers di danza : Il grande Slam – il gioco del Performing Arts, organizzato da Gabriella Stazio e dallo staff di Movimento Danza, che negli ultimi anni ha segnalato i veri futuri talenti della danza contemporanea. La formula, davvero originale, prevede che proprio tra il pubblico, estratto a sorte, vengano scelti i giudici per eleggere il vincitore, che si affiancano a quelli professionali che per l’occasione erano: Alessandro Amoroso (docente del liceo coreutico Suor Orsola Benincasa), Emma Cianchi (coreografa e direttrice di Art Garage), Piero Leccese (insegnante e direttore artistico di EXORTO DANZA), Rosario Squillace (direttore organizzativo di Galleria Toledo – Teatro Stabile di Innovazione. Dopo una serata agguerrita tra semifinali e finali è stata premiata Maria Anzivino.
Venerdì 15 a Piano di Sorrento ha preso il via la IV edizione di Orizzonti coreografici organizzato e diretto da Raffaella Pandolfi come ramo della più ampia rassegna Sorrento Danza che in estate anima la penisola sorrentina di numerose iniziative. In questo caso protagonista è la creatività coreografica dei maestri e coreografi provenienti da tutta Italia che propongono lavori originali senza distinzioni stilistiche. Anche in questo caso la giuria è composta da professionisti affermati quali MAURO DE CANDIA, Direttore Dance Company Theater Osnabrück-Germania; SARA LOURENCO, direttrice P.A.C. Studios (Performing Art Center Roma); LORENA COPPOLA, Presidente Fondazione Léonide Massine, Vicedirettore de Il Giornale della Danza; MASSIMILIANO CRAUS, giornalista e docente di Storia della Danza e presso la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo di Napoli.
Infine sabato 16 e domenica 17 aprile, vista la partecipazione di numerose gruppi, si sono esibite al Teatro delle Arti di Salerno, numerose scuole di danza della provincia di Salerno e Potenza nella rassegna Dire Danza organizzata da Pina Testa, già ballerina del Teatro di San Carlo, da Antonella Ferrante e con la direzione artistica di Fortuna Capasso. Anche in questo evento si è voluto offrire a tutti la possibilità di calcare le tavole del palcoscenico, esprimendo se stessi in tutte le forme di danza. Per valorizzare però la necessità di studiare sempre, la XIII edizione di Dire Danza ha messo a disposizione dei partecipanti, cinque borse di studio per “Palinuro Danza Festival” e “Dante in Danza” (Napoli) entrambe sotto la direzione artistica di Luigi Ferrone, “Danzamaremito” (Ascea) a cura di Amalia Salzano, Salerno Ballet Summer Festival di Ilaria Maucione, ed Etè è Annency – Centro Artys di Bènedicte Windors (Francia), assegnate dagli stessi organizzatori al gruppo o al singolo che si sono particolarmente distinti.
Nonostante ci siano sempre maggiori difficoltà economiche per accedere allo studio della danza sia per chi si rivolge a strutture pubbliche che private, per non parlare dalla faticosa vita delle compagnie di danza, la passione per questa arte favorisce sempre più l’emergere di queste iniziative. Nei casi migliori, veramente come in una sorta di pubblica audizione, si arriva alla scoperta di giovani talenti che vengono poi indirizzati nella loro futura crescita. Da un punto di vista generale, si dà ai giovani appassionati la possibilità di danzare e di confrontarsi con gli altri, occasione sempre educativa ed importante per imparare ad esprimere se stessi e vivere profonde emozioni.
Roberta Albano