Tecnica accurata, passione evidente e cifra stilistica originale

TORINO – Alto il livello alla nona edizione di Solocoreografico, festival di composizione coreografica d’assolo diretto da Raffaele Irace tenutosi al Café Müller di Torino. 350 candidature circa da tutto il mondo, tramite bando o invito diretto. Sette gli artisti selezionati ed è stato difficile esprimere una sola preferenza. I danzatori sono giovani, ma tutti presentano una tecnica accurata, una passione evidente e soprattutto una cifra stilistica personale e originale.

In giuria Loredana Furno, Pompea Santoro e Virginia Spallarossa

Oltre al pubblico, a valutare le performance una giuria, tutta al femminile, costituita da importanti personalità del settore di respiro internazionale: Loredana Furno, ballerina, coreografa e fondatrice del Balletto Teatro di Torino; Pompea Santoro, Direttrice Artistica dell’EkoDanceInternational Project; e Virginia Spallarossa della compagnia Déjà Donné.

Travis Clausen-Knight

I premiati della nona edizione di Solocoreografico

Rebecca Hoback dagli Stati Uniti ha rapito il cuore degli spettatori con il suo Rendering, un attento studio sulla vulnerabilità, la forza e sui loro punti di intersezione.

Il Premio Solocoreografico per la Danza è stato consegnato a Travis Clausen-Knight. Nel suo Exposure il danzatore inglese percorre un viaggio di accettazione verso il concetto di verità inevitabile. Se Travis è forse l’unico a non rompere completamente i legami con le istituzioni gravitando attorno al secondo paesaggio, dall’altro lato la tecnica e l’esecuzione risultano impeccabili.

Alla tedesca Rosalie Wanka il Premio per la Creazione

L’ultima a esibirsi è stata Rosalie Wanka dalla Germania. Ed è proprio lei a guadagnare il Premio per la Creazione con il provocatorio seXXless // Pink Lady. L’artista parte da vesti femminili, forti e sensuali, così come la società richiede, per poi cercare di smontare gradualmente, con un’ironia e un umorismo carichi di drammaticità, preconcetti diffusi.

La performer israeliana Lal’el Pillora riceve una menzione speciale per l’intensità dell’interpretazione nella sua coreografia As it is; mentre nell’ambito di Solocoreografico Film Night è stato scelto come miglior cortometraggio Yin Yang di The Future Of Dance Company.

Rebecca Hoback

Raffaele Irace: “Grande rispetto e amicizia tra i partecipanti”

Raffaele Irace ha tenuto a sottolineare l’importanza dello scambio, del rispetto e dell’amicizia. Questi sono i valori e gli obbiettivi di Solocoreografico. La competizione passa in secondo piano. E dalla complicità che i danzatori mostrano sul palco si può capire che le intenzioni forse sono state raggiunte.

D’altronde bisogna dire che, nella loro individualità e originalità, i sette artisti in gara sembrano accomunati in qualche modo. Nonostante la distanza geografica, sono espressione di una stessa generazione. Una generazione spaventata e incerta, in balia di pandemie e guerre, ma forte e pronta a combattere per quel futuro che nessuno pare voglia assicurarle.

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