TUSCANIA – Al via la stagione autunnale di danza al Supercinema di Tuscania. Dal 29 settembre inizia la programmazione autunnale di danza, teatro e performance di Twain Centro Produzione Danza, con la direzione artistica di Loredana Parrella.
Una tre giorni di spettacoli
Venerdì 29 settembre Don Quijote, riallestimento di una creazione del 2015 con regia e coreografia di Loris Petrillo, sarà in anteprima al Supercinema prima dell’avvio della sua tournée. Il “folle” cavaliere mostra la delusione che l’uomo subisce di fronte alla realtà. Non è difficile immaginarsi come lui, oggi. Eterni cavalieri che combattono quotidianamente con i mulini a vento di una società decadente. Lo spettacolo è un inno alla resistenza, ora più simile ad una parodia ora ad un elaborato di più complesso spessore, è un viaggio simbolico nei meandri dell’esistenza.
Sabato 30, per la rassegna Focus Giovani, saranno ospitate le creazioni Spoken Dance / figure coreografiche di VIDAVÈ, che paragona alcune figure retoriche nel linguaggio parlato a delle modalità di composizione coreografica nella danza con l’intento di costruire un sistema personale per l’interpretazione di un testo scritto attraverso il movimento.
Akmé della compagnia Artemis Danza/La casa oscura, in cui i due coreografi e danzatori Sabino Barbieri e Núria Argilés espongono sensazioni vicine al limite in una coreografia stimolante che ci trasporta nel mondo delle relazioni con gli altri e con sé stessi.
Sinopia di Marco Pergallini e Maria Stella Pitarresi, autori e interpreti sostenuti da Twain, che partendo dal concetto di principio, di strato/stratificazione, richiamato dallo stesso titolo, rielaborano coreograficamente la Cacciata dal Paradiso di Masaccio ed il ritrovarsi dei due corpi in una nuova terra.
La chiusura affidata a un viaggio nel vortice del web
Domenica 1 ottobre Sara Capanna, Barbara Carulli, Michele Scappa presentano Tracce | Looking for a place to die, progetto vincitore del Premio Theodor Rawyler 2022 del Festival di danza contemporanea TenDance, le cui riflessioni sul termine “tracce” hanno orientato lo sviluppo di una qualità corporea pronta a fare, disfare e, dunque, a trasformare le norme regolatrici dell’architettura spaziale e temporale entro la quale si sviluppa la danza, una danza che vive nell’istante.
Chiude Cloud di Giovanfrancesco Giannini che, lungo un percorso costellato di input digitali che riflettono il nostro sguardo sui problemi dell’epoca contemporanea, accompagna il pubblico in un viaggio nel vortice del web e della comunicazione, in un personale archivio dati, nella propria memoria individuale.
Per il programma completo visitare il sito del Supercinema di Tuscania