NAPOLI – Attacchi e smentite tra il sindaco De Magistris e il Sovrintendente del Teatro di San Carlo Stéphane Lissner.

Luigi De Magistris

Il Sindaco: “Il management del Teatro tuteli i lavoratori e non le élite”

“Il management del San Carlo cambi marcia e tuteli i lavoratori e le lavoratrici non le élite” ha dichiarato il giorno della Festa dei lavoratori il sindaco di Napoli Luigi De Magistris parlando del Massimo napoletano.

“Uno degli spazi più nobili della nostra città è il Teatro di San Carlo. Per il teatro più antico e più bello d’Italia come Sindaco metropolitano sono andato persino contro una interpretazione burocratica della legge – ha detto De Magistris – La norma che istituiva la Città metropolitana sottraeva a questo ente la possibilità di occuparsi di cultura. Avremmo dovuto quindi abbandonare il teatro e dedicarci ad altro”.

“Pensai che siccome la cultura non era prevista mentre lo era lo sviluppo non può esserci sviluppo senza cultura e quindi chiesi ed ottenni dal CdA del Massimo, di cui sono Presidente, di applicare la Costituzione ed intendere la cultura ed i teatri quali strumenti di rinascita del nostro tessuto sociale ed economico” ha detto ancora De Magistris.

“Non solo, ho continuato a finanziare ogni anno il San Carlo, ma ho trasferito milioni di euro in aggiunta a quelli previsti dallo Statuto pur di favorire il superamento della condizione del precariato che coinvolge gli artisti del teatro. L’ultimo finanziamento straordinario di €3.000.000 solo quest’anno proprio per le lavoratrici e i lavoratori, per combattere il precariato storico ed assumere, non per fare altro”.

“Ho ricevuto dal management del San Carlo rassicurazioni e strette di mano, ma non ho visto infondere la serenità dovuta agli artisti del teatro più bello d’Italia. Se quelle strette di mano e quegli impegni non verranno onorati ed i finanziamenti dati non verranno usati per i lavoratori, chiederò alla Città metropolitana di destinare ad altro comparto culturale le nostre risorse. Oggi si festeggiano i lavoratori e le lavoratrici non le élite e i dirigenti lautamente remunerati”, ha concluso il primo cittadino.

Stéphan Lissner

Il Sovrintendente replica: “I compensi sono stati tutti concordati tra le parti”

 “Non è affatto mia intenzione sottrarmi agli impegni assunti – ha replicato Lissner a de Magistris – La mia parola vale più di qualsiasi accordo scritto”. E sui “lauti compensi” a cui fa riferimento De Magistris, Lissner sottolinea che “i compensi sono stati all’epoca consensualmente concordati tra le parti e giammai modificati o integrati”.  A fugare ogni dubbio circa l’impegno profuso da tutta la direzione, in questo periodo così complesso, Lissner ha inviato di nuovo al sindaco  la lettera inoltrata venerdì scorso a lui  e ai lavoratori.   Nella quale si sofferma anche sull’intervento della Citta Metropolitana affermando che “la Città Metropolitana ha erogato tre milioni di euro alla Fondazione per tutte le necessità derivanti dall’emergenza sanitaria che ha gravemente colpito il Teatro; tale somma non è mai stata, né poteva esserlo, vincolata al recupero del precariato. Il contributo sarà utilizzato, assieme ad altri, per motivare la sostenibilità della nuova dotazione organica, in linea con le indicazioni ministeriali”.

E la storia sicuramente non finisce qui.

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Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.