NAPOLI – Continua a far parlare e discutere la conferenza stampa organizzata il 30 aprile dall’AGIS, in diretta Facebook, per presentare il documento-proposta da sottoporre al Ministro Franceschini. Titolo: “Lo spettacolo in Italia nella fase 2. proposte per la ripartenza delle attività e per la riapertura al pubblico”.

Dibattito aperto sullo spettacolo dal vivo

Dopo il commento negativo dell’ AIDAP (Associazione Italiana Danza Attività di Produzione) in cui è stato sottolineato che “non esistono soltanto i Teatri Stabili e le Fondazioni Liriche”, arriva quello del presidente AIDAF (www.aidaf-agis.it), Amalia Salzano che invece “a nome dei Direttivo e degli Associati tutti esprime ringraziamento e viva soddisfazione per l’attenzione e il sostegno che il Presidente Agis, Carlo Fontana, da sempre dedia al nostro settore. In apertura di conferenza stampa – ha detto la Salzano . il Presidente ha evidenziato che AIDAF presenterà un documento a parte per le Scuole di Danza, relativamente alla riapertura, in considerazione della loro specificità, sempre con il sostegno di AGIS e FEDERVIVO”.

I pro e i contro

Pro e contro su come si sta lavorando per far ripartire lo spettacolo dal vivo.

Sono ormai in molti ad essere convinti che prima di tutto bisogna farsi venire qualche idea realizzabile per far ripartire il settore dello Spettacolo dal vivo. Ma soprattutto, come già abbiamo scritto anche su Campadidanza, è importante ripartire evitando accuratamente quello che già non funzionava prima del Covid-19.

Se è vero, come dicono tutti, che questo periodo di lockdown è servito a pensare e valutare cosa non funzionava e cosa sarebbe importante cambiare. E’ arrivato ora il momento di farlo.

Perchè non farsi degli interrogativi?

Cosa non funzionava nel settore danza? Cosa bisognava rivedere? Cosa rendeva il settore asfittico rispetto ad altri? Questi sono gli interrogativi che bisogna porsi prima di riaprire i teatri grandi, ma anche non grandi (che sono la maggioranza). Prima di far tornare nelle sale delle Fondazioni Liriche i Corpi di Ballo. Prima di riprogrammare la danza nei Teatri Stabili. O anche il Teatro e i numerosi comparti che sono dietro le quente?

Tutti interrogativi che al momento non trovano risposta e c’è il rischio vero che si riparta ad un certo punto, quando i contagi saranno scesi a zero, nella stessa maniera di prima. Con tutti i problemi e le contraddizioni che c’erano primo del lock down.

Questo significherà che abbiamo buttato 50 giorni della nostra vita per non costruire nè migliorare il nostro mondo lavorativo e il nostro stile di vita.

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Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.