PISA – Prosegue la XIII edizione di “NavigArte. NavigAzioni fra danza, musica, arti visive alla Porta del Mar”, il festival internazionale in corso a Pisa (con qualche incursione) a Fauglia dall’8 settembre al 13 ottobre, nato nel 2011 da un’idea di Con.Cor.D.A./Movimentoinactor, con la direzione artistica di Flavia Bucciero, sostenuto da Regione Toscana, Fondazione Pisa, Comune di Pisa, UniCoopFi e realizzato con la collaborazione di Università di Pisa,  Fondazione Cerratelli, R.A.T.

Domenica 17 settembre è prevista al Teatro Comunale di Fauglia la serata dedicata a Con.Cor.D.A. Consorzio Coreografi Danza D’Autore in cui vanno in scena alle ore 21,15 “La Ballata di Colapesce” della Compagnia Movimentoinactor e “Amore Amaro” della Compagnia Francesca Selva, attesissima nel pomeriggio (ore 19) la presentazione dell’ultimo libro “1960 Passi di danza” di Carmela Piccione, giornalista, studiosa e critico di danza, dedicato al Balletto di Roma. Sarà presente l’autrice introdotta da Raffaella Tramontano, Cultural manager e direttore responsabile della rivista di danza online “Campadidanza Dance Magazine.

1960 Passi di danza, realizzato da Carmela Piccione su commissione di Luciano Carratoni, Direttore Generale del Balletto di Roma, è un libro che racconta la storia del Balletto di Roma, la compagnia fondata nella capitale, nel 1960, da Franca Bartolomei e Walter Zappolini, una coppia di primi ballerini di raro talento e di lungimirante intraprendenza professionale.

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Il Balletto di Roma, una realtà che promuove la danza d’autore nel mondo

La Compagnia del Balletto di Roma promuove da sempre la produzione e la diffusione della danza d’autore italiana in Europa e nel mondo, con un repertorio attento oggi all’innovazione e alla ricerca, fondata sulla storia e la tradizione che lo hanno reso famoso.

Il Balletto di Roma nasce nel 1960 dal sodalizio artistico tra due icone della danza italiana: Franca Bartolomei e Walter Zappolini. Nel corso dei suoi 63 anni di vita, ha visto susseguirsi prestigiose collaborazioni e molteplici anime creative, che hanno contribuito a far crescere l’attività produttiva sia in termini di quantità che di qualità delle opere allestite, con un crescente consenso di pubblico.

I pilastri del Balletto di Roma: un modello produttivo unico e tanta formazione

Con il passare del tempo la Compagnia romana ha costruito un modello produttivo unico nel suo genere in Italia, volto alla preservazione del repertorio e al rinnovamento dello stesso, attraverso il sostegno della creatività coreografica e il mantenimento del livello tecnico e interpretativo dei danzatori. 

Oltre alla produzione artistica, ramo caratterizzante dell’azienda, il Balletto di Roma promuove anche la formazione a 360 gradi: questi i due pilastri portanti della struttura. Un impegno parallelo che converge in un unico brand di eccellenza nel panorama culturale italiano e internazionale e che si pone come unico obiettivo, in questo momento storico, la crescita delle nuove generazioni di danzatori e il loro riconoscimento formativo a livello nazionale ed europeo. Un progetto sostenibile grazie al contributo di Enti pubblici (Stato/MIC, Regione Lazio, Comune di Roma, Comunità Europea, Istituti Italiani di cultura all’estero) insieme al gradimento del numeroso pubblico al botteghino che accorre ogni anno ad applaudire i numerosi spettacoli programmati.

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