Napoli, 5 luglio 2017. Inizia ALTOFEST 2017, il festival internazionale dedicato alle arti performative, ideato e diretto da TeatriInGestazione, giunge alla sua settima edizione.

Anche quest’anno Napoli, e i napoletani, offrono (e si offrono) generosa accoglienza ad artisti provenienti da altri luoghi d’Italia e d’Europa. Si ripete un incontro tra visioni straniere, assieme con la molteplicità dei linguaggi di cui esse si fanno portatrici, i luoghi della città, condivisi e privati, e le comunità che li vivono. Non a caso, come é possibile leggere sulla pagina online del festival: Altofest si interroga in maniera radicale sulla necessità di generare nuovi valori, ridisegnare la relazione con i luoghi, di sovvertire l’uso degli spazi e l’attribuzione fissa dei ruoli, di osare sconfinamenti (di genere, di disciplina, di competenza, d’azione) mai tentati.

La programmazione del Fest avrá luogo, dal 5 al 9 Luglio, dalle 11:00 del mattino fino alle 23:00. In questo arco temporale non solo performance artistiche ma anche incontri con L’ Osservatorio Critico, presieduto da Silvia Mei, e con gli operatori Culturali. Il primo di questi incontri è TEXTURE: piattaforma di confronto tra operatori culturali internazionali dove La discussione spazierà dalla progettazione culturale alla condivisione di pratiche e visioni.
Link con la programmazione 2017 del festival.

Per la sua particolare conformazione Altofest ha ottenuto il
RICONOSCIMENTO EFFE 2017 – 2018 PER DECISIONE DELLA GIURIA INTERNAZIONALE DI EFFE (EUROPE FOR FESTIVALS, FESTIVALS FOR EUROPE) ed è stato scelto come progetto speciale dal Comitato di organizzazione di VALLETTA 2018 CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA.

TEATRINGESTAZIONE da diversi anni si occupano di creare pratiche artistiche innovative che coinvolgono il territorio e gli artisti internazionali, puntando sulla partecipazione diretta dei cittadini ai processi culturali, innestando l’azione artistica nell’architettura socio-urbana ed umana in cui agisce. Promuovono prassi creative che producono un pensiero nuovo, che favoriscono la crescita della collettività attraverso la valorizzazione della differenza, e non si abbandonano al facile consenso.

 

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