Momenti dello spettacolo di danza “Carmen Suite” di Bizet con la regia di Alessandra Panzavolta e la coreografia di Jvan Bottaro, presentato al Festival delle Ville Vesuviane edizione 2021. ph. Mario Laporta/KONTROLAB

ERCOLANO – Applausi convinti per “Carmen Suite”, coreografia di Jvan Bottaro, regia di Alessandra Panzavolta che ha debuttato a Ercolano nell’ambito della trentaduesima edizione del Festival delle Ville Vesuviane.

“Sarà una Carmen diversa, modena e sensuale” ci aveva preannunciato la Panzavolta in una intervista rilasciata a Campadidanza. E così è stato. La Carmen interpretata da Sofia Di Benedetto nel ruolo della protagonista, che abbiamo visto nella magia di Villa Campolieto sovrastata da una luna  “apostrofo rosa tra le parole t’amo”, è una Carmen dei nostri giorni. Una donna  consapevole delle sue capacità e della sua forza, una donna che combatte per la sua libertà e accetta ed affronta il proprio destino facendo della propria libertà la sua ragione di esistere. Una donna di oggi. Una di quelle tante donne che vengono uccise soltanto perchè donne.

Il battesimo ufficiale della Mediterranean Dance Company

Quello che rende particolarmente riuscita la coreografia è la soluzione trovata di renderla come dei tablao flamenco, con i danzatori seduti in scena a semicerchio, persone che diventano personaggi animandosi uno alla volta per entrare nella narrazione, dove la storia di Carmen trova un sintetico e agile sviluppo drammaturgico, sottolineato anche dalla celeberrima musica di Bizet.

 Lo stile coreografico che la Panzavolta ha utilizzato è un intersecarsi di vari stili, dal neoclassico, al contemporaneo, puntando molto sulle linee e parte interpretativa.

Carmen Suite, una scena d’insieme

E il Destino diventa un personaggio

 Ottima l’interpretazione della giovane Di Benedetto, danzatrice che ha anche fatto l’esperienza di “Amici” come Riccardo Guarnaccia nel ruolo del Torero. Ma gli applausi sono andati a tutta la Mediterranean Dance Company, , che ha dimostrato di essere all’altezza della situazione trasmettendo a chi era in sala una grande energia . I loro nomi: Paolo Chiarenza (Don José), Ilaria Frazzetto (Micaela) Alice Conoscenti e Noemi Cannavò (amiche di Carmen), Francesco Salpietro e Giuseppe Caracappa (i soldati) e, infine Silvio Liberto (Il Destino). Quel destino crudele che porta alla morte Carmen e che la Panzavolta ha scelto di far diventare un personaggio. Efficaci anche i costumi firmati da Luca Dall’Alpi.

Uno spettacolo che è il primo tassello di un progetto

Una compagnia giovane, al momento composta soltanto da siciliani, voluta e creata da Alessandra Panzavolta. Un sogno realizzato dopo anni e che, a lungo termine, mira a mettere insieme giovani artisti di tutti i paesi del Mediterraneo. Da qui il nome Mediterranean Dance Company.

La sede ufficiale del progetto Siracusa, città strategica per quanto riguarda il Mediterraneo. Un Centro culturale che nasce per far incontrare e confrontare artisti del Mediterraneo. Un progetto importane che la Panzavolta (già direttore della Compagnia del Teatro di San Carlo e registra e coreografa residente per il Teatro di Pechino) sta portando avanti con il giovane coreografo siciliano Jvan Bottaro e con Vincenzo Macario che si occupa della direzione operativa.

Foto di Mario Laporta

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Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.