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“Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita. Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea.”

Il tempo passa, molte cose cambiano ma le parole di Stendhal restano immutate a descrivere l’emozione che si riceve ogni volta entrando nel teatro più bello del mondo: il Teatro San Carlo, il più antico d’Europa (1737). Duecentosettantasette anni di spettacolo dal vivo.

Nel foyer storico del lirico napoletano, gremito di giornalisti, abbonati, addetti ai lavori, appassionati di spettacolo e quant’altro -con tanto di folti gruppi di turisti in visita che sbirciavano timidamente, attratti dalla bellezza mozzafiato a cui è impossibile restare indifferenti (anche dopo anni e anni di frequentazione)- si è svolta la presentazione della nuova stagione 2014-2015.

Il commissario straordinario Michele Lignola, la sovrintendente Rosanna Purchia (da sei anni alla guida del teatro), il direttore artistico Vincenzo de Vivo e il direttore musicale Nicola Luisotti, hanno illustrato momento per momento tutte le novità del nuovo cartellone in programma, per un nuovo anno all’insegna dell’arte, della cultura, dello spettacolo, tra creazioni, nuovi allestimenti e titoli di repertorio, in bilico fra tradizione e innovazione. Certamente è un evento molto atteso.

Ad inaugurare la nuova stagione 2014- 15, il prossimo 12 dicembre sarà Il Trovatore di Giuseppe Verdi, tantissimi gli ospiti di fama internazionale che tra lirica, sinfonica e danza si esibiranno in un’offerta culturale ‘aperta alla città ed affacciata sul mondo.’

Nove opere, sette balletti, venti concerti, quattro nuove produzioni.

“Il nostro Massimo in tutti questi anni è stato luogo di storia, d’incontro, di idee, di affetti e della passione più vera di tante persone che hanno saputo cogliere la forza propositiva della musica, della danza, dell’opera lirica – aggiunge Rosanna Purchia – in questi secoli le generazioni si sono succedute, ognuna ne ha preso cura col suo carico d’amore e di rispetto verso il teatro e tutto ciò che esso rappresenta, consegnandola alle seguenti certa che fosse in buone mani. Nulla vincola più di un ricordo permanente, di una continuità di emozioni che puntualmente si ripetono, nuove e antiche, sempre strabiliante: il ricordo di una serata al San Carlo! Il nostro lavoro non ha senso senza pubblico, vogliamo essere ambasciatori della cultura nel mondo.”

Per la danza un cartellone con poche novità ma che certamente punterà tutto sulla qualità di lavoro di una compagnia rinnovata, piena di entusiasmo e di ottimi elementi, molti dei quali provenienti direttamente dalla Scuola di Ballo.

Per il quinto anno consecutivo tornerà ad ottobre Autunno danza con i consueti quattro appuntamenti. Ad inaugurare la rassegna Tango della coreografa argentina Ana Maria Stekelman su musica di Astor Piazzolla e Consuelo Velasquez, nuova produzione del Teatro San Carlo; Anna Karenina di Boris Eifman su musica di P.I. Ciajkovskij, con l’Eifman Ballet; la ripresa di Eduardo, artefice magico di Francesco Nappa (in questi giorni in scena al Teatro San Ferdinando) creato per la Compagnia del Teatro San Carlo in occasione del trentennale dalla morte di Eduardo De Filippo e prodotto in collaborazione con il Teatro Stabile di Napoli, ed infine il Gala della Scuola di Ballo, diretta dal 1990 da Anna Razzi, la più antica d’Italia (1812) che andrà in scena al Teatrino di Corte del Palazzo Reale.

Nel periodo natalizio, dal 30 dicembre in poi, Lo Schiaccianoci con Giuseppe Picone, étoile internazionale e beniamino del pubblico napoletano e Jurgita Dronina, meravigliosa interprete del recente Le Corsaire, un gioiello raro per eleganza, bravura cristallina e grande presenza scenica. Nel secondo cast, Alessandro Macario, primo ballerino ospite del Teatro San Carlo che ballerà in coppia con Anbeta Toromani, interprete di profonda sensibilità.

Dal 10 febbraio, al Teatrino di Corte andrà in scena Otello di Fabrizio Monteverde, una coreografia intensa sulle musiche di Antonin Dvořàk mentre ad aprile 2015, tornerà Svetlana Zacharova- étoile di fama mondiale- nel balletto Giselle, capolavoro assoluto del grande repertorio classico, con la coreografia di Lyudmila Semeniaka.

Elisabetta Testa

 

 

 

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