E’ un cartellone che conta ben quarantatré spettacoli quello che ha in serbo il Teatro Bellini di Napoli per la sua prossima stagione. Di questi, otto sono i titoli che compongono la stagione di danza. Uno è un titolo di grande richiamo: Carmina Burana di Mauro Astolfi. Lo spettacolo, il più rappresentato dello Spellbound Contemporary Ballet, dopo aver conquistato in oltre vent’anni il pubblico di tutto il mondo sarà al Bellini dal 28 marzo al 2 febbraio (la versione che verrà presentata è una nuova stesura, realizzata nel 2014 per il Panama Prisma Festival de danza Contemporanea). Gli altri sette titoli li vedremo sul palco del Piccolo Bellini, nell’ambito di una programmazione volta ad esplorare i nuovi linguaggi del contemporaneo e che, ancora una volta, vede Antonello Tudisco in qualità di consulente artistico. “Contaminazioni – dice Tudisco – potrebbe essere il sottotitolo di questa stagione dove, accanto ad artisti già affermati di consolidata fama, troviamo giovani coreografi e performers, in particolare di Napoli e del Sud Italia, che avranno modo di dimostrare il loro percorso di ricerca”.

belliniAd inaugurare la stagione di danza 2016/2017 sarà Passanti, il ritratto di una Napoli vista con gli occhi di due artiste/turiste: Elwira Piorun e Karolina Rychlik. Con Human Bodies Project, lo spettacolo andrà in scena il 15 novembre. A seguire, dal 17 al 18 novembre sarà la volta di Why are we so f***ing dramatic?, progetto creato da Francesca Penzo e Tamar Grosz per riflettere sul loro essere donne nella società contemporanea. E’ invece sul rapporto tra corpo e società che indaga Antonello Tudisco con Te be or body, in programma il 19 ed il 20 novembre. La danza ritorna poi a gennaio, dal 20 al 22, con Nicolas Grimaldi Capitello che presenta Danza Paloma – Forestiero della Vita, spettacolo unico in due piéce. bellini 2Si prosegue dal 17 al 19 febbraio con Sai che sono qui? del giovane collettivo napoletano DanzaPolis, ed Ego-Sistema di Elena Schisano e Gennaro Maione. E’ un inno alla resistenza, al coraggio, un invito a rimettersi in piedi per combattere la delusione che si subisce di fronte alla realtà, il Don Qujote di Loris Petrillo, che vedremo dal 3 al 5 marzo. Si chiude ad aprile, dal 19 al 21, con una prima nazionale: Killing Recital, produzione del Balletto Civile liberamente tratta dall’Otello.

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