"The Vitruvian Human"

ZAFFERANA ETNEA (CT) – Tutto pronto per l’ottava edizione di “Teatri Riflessi”, il festival internazionale di corti teatrali in scena al Parco comunale di Zafferana Etnea dal 13 al 15 luglio.

Organizzata dall’associazione IterCulture in collaborazione con il Comune di Zafferana Etnea, la rassegna si muoverà quest’anno sul fil rouge tematico dell’alterità. Come precisa Dario D’Agata, direttore artistico di Teatri Riflessi e presidente di IterCulture: “Il tema dell’edizione, ispirato dalla lettura di Sentinella di Fredric Brown, vuole essere un invito all’incontro di punti di vista diversi, celebrazione delle differenze come ricchezza e tentativo di inclusività, uno dei valori fondanti dell’associazione”.

Tra teatro e danza, 13 corti da tutto il mondo

Tre giorni di eventi, tredici corti teatrali e coreutici in concorso provenienti da tutto il mondo, trenta rappresentanti di realtà nazionali: questo il ricco programma di “Teatri Riflessi”.

Si parte con le due semifinali, il 13 e il 14 luglio, quando due commissioni di esperti in giuria valuteranno i tredici corti selezionati per determinare i cinque progetti finalisti che si esibiranno durante la finale di sabato 15 luglio. Giovedì 13 luglio, dalle ore 20:30, nell’anfiteatro Falcone e Borsellino, sarà la volta dei monologhi provenienti dall’Italia Tutto il mio amore, scritto e interpretato da Melania Fiore, e Zoe, di Sara Baldassarre. Da Napoli arriverà la drammaturgia Gianna, firmata da Nello Provenzano e interpretata da Sara Carbone, mentre da Catania il live set multimediale La vera storia di Turi ‘u Bastaddu e Agatina puntini puntini di Turi Zinna. Spazio alla danza con Corrente dei portoghesi Beatriz Mira e Tiago Barreiros, K(-A-)O del coreografo giapponese Kenji Shinohe, e They’re just joking della performing artist italocanadese trapiantata a Berlino Alessia Ruffolo.

“Corrente”

La serata di venerdì 14 luglio, ancora nell’anfiteatro Falcone e Borsellino alle 20:30, vedrà in scena dall’Italia Makallè della drammaturga siciliana Aurora Miriam Scala interpretato da Carmela Buffa Calleo, Vice’ di Luana Toscano per la regia di Eugenio Patanè. Tanta la danza: dall’Austria arriverà The Vithruvian Human, coreografia di Valentin Alfrey interpretata da Jennie-Love Navoret, passando per l’Italia con ORFARM – La fattoria degli animali, una coreografia di Luigi Facchino ispirata al classico orwelliano, fino ad Alldough, lavoro firmato dalla portoghese Mariana Fagundes Oliveira e dall’austriaca Teresa Doblinger. Infine, dall’Ucraina, Herz, di Yurii Hudymenko per la regia di Poppy Franziska e interpretato da Kateryna Hordiienko, un corto che esplorerà i parallelismi tra il passato cosacco e l’Ucraina contemporanea.

Teatri Riflessi e l’importante sinergia tra danza e scrittura

Sabato 15 luglio, prima dell’esibizione dei cinque corti finalisti e della conseguente premiazione, la sinergia tra danza e scrittura promossa da Teatri Riflessi prenderà forma con il progetto Humus Saliens. Il lavoro, in scena nel Parco comunale alle 18:30, prevederà le restituzioni di opere site-specific, ispirate alle figure femminili con cui il tema “Alterità” è stato declinato e adattate al luogo da Erin B. Mee. Per l’occasione, Beatrice Gigliuto, attivista e femminista intersezionale, creerà una performance esclusiva.

Sei aree speciali dedicate a incontri, workshop e musica

A Teatri Riflessi, però, non solo teatro. Sei aree collaterali, ispirate a sei personagge, popoleranno, infatti, il Parco di Zafferana Etnea per tutta la durata del festival: l’area “Medea” sarà dedicata alle presentazione di libri e agli incontri con autori ed autrici (sabato 15 luglio doppio appuntamento con il napoletano Massimiliano Virgilio, che presenterà “Il tempo delle stelle”, e con l’incontro “Genitorial(ter)ità” con Egle Doria e Luigi Tabita in collaborazione con Giacinto Festival); l’area “Carmen” ospiterà incontri e tavole rotonde per stimolare il dialogo intorno all’industria dello spettacolo; l’area “Butterfly” sarà cornice di due workshop (il primo giovedì 13 con Erin Mee sulla drammaturgia site-specific, il secondo venerdì 14 con Beatrice Gigliuto sulle capacità di instaurare connessione performative e relazionali) offerti gratuitamente dal festival a partecipanti di ogni età, con o senza esperienza; nell’area “Desdemona” sarà allestita la mostra d’arte a cura di Susanne Probst e le installazioni video e vr di Coorpi (To); l’area “Norma” offrirà laboratori ludodidattici per bambini e bambine, l’area espositiva “Lucia” accoglierà il pubblico con la libreria Vicolo Stretto – Legatoria Prampolini, il dj set sotto le stelle a cura di Giuseppe Cavallaro, contest fotografici e letterari e la lotteria di autofinanziamento del festival.

Iscriviti alla Newsletter

Giornalista pubblicista, cantautore e compositore, laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha proseguito la sua formazione in Discipline della Musica e dello Spettacolo concentrando le sue ricerche sul Cinema e studi visuali.