Ci avviciniamo al solstizio d’inverno e martedì 22 dicembre 2015, a Galleria Toledo, ci sarà uno spettacolo originale, un rito, in cui danza, elementi naturali e richiami sonori si sposeranno al ritmo del “Grande Spazio” dell’universo.

Semi-in-nazione (“se il seme non muore non può dare frutto”) è uno spettacolo che ci riconnette al ritmo delle stagioni in cui le energie della Natura muoiono e rinascono circolarmente. Ed è per questo motivo che lo spettacolo si propone in quattro appuntamenti nel corso dell’anno, uno per stagione, aggiungendo ad ogni rappresentazione un continuum. L’azione scenica si svolge all’interno di un cerchio dipinto, detto Enso, il Grande Vuoto, che genera le diecimila cose, semi di ogni vita, evocando i quattro elementi vitali: la Terra, l’Acqua, il Fuoco, l’Aria contenuti nel Grande Spazio.

“Solstizio vuol dire sole che si ferma, nel momento in cui marca il giorno o la notte più lunga dell’anno. Equinozio è lo stato d’equilibrio tra la durata del giorno e della notte.
Dai maya agli egizi, dall’ara sacerdotale orfica e apollinea dei greci e dei romani, al cerchio monolitico dei druidi celti, i riti propiziatori che celebrano il sole e il passaggio delle stagioni sono l’elaborazione di  elementi archetipici legati alla spiritualità, alla vita, all’astrologia, propri delle culture ancestrali. Ritualità cicliche, che ci congiungono, nel più profondo, con la protostoria antropica, dove radici arcaiche, ancora percepite come vitali e legate allo scorrere del tempo, raccontano di epoche in cui l’essere umano osservava il movimento degli astri e viveva in armonia con l’ambiente che lo circondava, secondo un ordine naturale considerato sacro. In età attuale, i transiti dei solstizi e degli equinozi corrispondono popolarmente a quattro festività cardinali del calendario. Così come il solstizio d’inverno corrisponde alla Natività, al Natale cristiano, l’equivalente dell’ingresso della primavera, celebrato nel giorno di San Giuseppe, è preludio della pienezza del plenilunio pasquale e del risveglio della Natura Femminile, mentre la notte di San Giovanni, notte di mezza estate, riconduce alla potenza creativa del solstizio estivo. Infine l’arrivo dell’Arcangelo Michele, a presiedere l’equinozio d’autunno, momento in cui il seme si separa dal frutto, tempo legato a Persefone e ai rituali misterici, segnato dalle celebrazioni dedicate alla morte intesa come rinascita, purificazione e riposo volto a rigenerare. Similmente, alla ruota delle stagioni nella ciclicità dinamica dell’anno solare, sono dedicati quattro eventi a cadenza stagionale a cura del Teatro Yogico Sciamanico, ”Semi-in-azione”, in cui la danza di Agnese Viviana Perrella e il suono del tamburo sciamanico di Gino Sansone daranno vita, sul palcoscenico di Galleria Toledo, ad azioni creative e propiziatorie per la felicità e la prosperità di tutti. Il primo evento performativo, che avrà luogo il 22 dicembre, pone al centro dell’azione la sintonia tra le energie cosmiche e il potere germinale della natura; il riposo invernale dei semi – quali presenze ctonie celate nel grembo della terra, nigredo alchemico e primordiale -, le cui energie vitali attendono, nel profondo, di poter ritrovare luminoso vigore nel germoglio primaverile.
Al termine dello spettacolo, Semi-di –Thè,  sarà momento conviviale e macrobiotico, nel foyeur del teatro, tra gli autori-interpreti e gli spettatori”.
Un telo bianco
su cui è dipinto un Enso:
un grande telo bianco è disteso sul pavimento
avente come perno lo yoghin
la danzatrice in una sola pennellata dipinge
sul telo bianco
un grande cerchio serpente che si morde la coda
uruboros zen senza inizio né fine
il Grande Vuoto
che genera le diecimila cose
semi di ogni vita.
Una miriade di semi riempiono il bianco :
lo yoghin & la danzatrice spargono semi di ogni specie e grandezza
nel rosso cerchio sul grande telo bianco.
L’azione creativa evoca i quattro elementi :
la Terra, l’Acqua, il Fuoco, l’Aria..
racchiusi nel Grande Spazio.
Salmodia in greco antico l’inno orfico a Gèa la Madre Terra
pro-fumo d’incenso
il tamburo batte il tempo del Viaggio nel ritmo del Cuore della Terra.
Azione del melograno simbolo di fertilità
la Donna apre il frutto come se aprisse se stessa:
la danzatrice apre con le dita un frutto di melograno
spargendo i suoi chicchi, le anime infinite,
nel gocciolare del suo vermiglio succo simbolo di fertilità
ovunque
sul bianco del telo e sull’abito bianco.
E discende nell’Ade
Kore divenuta Proserpina
nel Gioco del rapimento.
Si dibatte ovunque la Madre affranta
Demeter dolorante in lande desolate d’Inverno.
La Fanciulla sprofonda nella Terra.
In-Semi-in-Azione:
circumambulandola lo Yoghin sparge e cosparge di semi
la Danzatrice accasciata al suolo.
Risale Gioia.
Danza :
in un balzo la Danzatrice
nel ritmo vitale del tamburo
gioiosa
ovunque dissemina i chicchi di vita
danzando la nuova Primavera
dentro & fuori dal Cerchio.
Ritorna:
rientra nel Cerchio ove estasiata
si adagia al suolo tra mille semi.
Piume di pavone.
Leggerezza – Aria :
un fascio di piume di Pavone
Uccello dell’Immortalità
sparge i semi nello Spazio & danza
con la Danzatrice
divenuta Syrena Partenia.
(le Sirene Donne-Uccello dal canto in-cant-evole, sono Spiriti Guida,
nel loro culto autoctono tra la Costiera Amalfitana e la Penisola Sorrentina,
sino a Napoli, originariamente Partenope, appunto.)

 

Gli altri appuntamenti:
25 marzo 2016
23 giugno 2016
23 settembre 2016

Produzione: Laboratorio di Teatro Yogico Sciamanico e Il Corpo Creativo

Regia: Gino Sansone

Installazione scenografica: Gino Sansone

Coreografia e danza: Agnese Viviana Perrella

Suoni dal vivo: Gino Sansone

Interpreti: Agnese Viviana Perrella e Gino Sansone

 

contatti

t.+39 081425037

galleria.toledo@iol.it

facebook.com/GalleriaToledo

Rosario Squillace, Roberto Miele, Dolores D Ruggieri.

Iscriviti alla Newsletter