Romaeuropa Festival 20
Immagine di presentazione di Romaeuropa Festival 20

ROMA – Romaeuropa Festival riparte e presenta la sua trentacinquesima edizione prevista dal 23 settembre al 22 novembre in 20 spazi della capitale.

La drammatica situazione che stiamo vivendo ci spinge a interrogarci sulle necessità del nostro presente e sulle prospettive future. Siamo consapevoli di quanto in questo momento la priorità sia essere al fianco di chi sta soffrendo e di chi è in prima linea nell’emergenza Covid19 nel quadro delle scelte difficili che sono state fatte nelle ultime settimane.
Nei giorni in cui era prevista la conferenza stampa della nostra 35esima edizione (nel mese di aprile come da consuetudine) ci è sembrato importante pubblicarne il programma così come lo abbiamo pensato e costruito nei mesi prima della crisi assieme agli artisti, alle istituzioni e ai partner che ci sostengono.
Vogliamo sia un segno di presenza e speranza per gli artisti e per il pubblico, una visione del mondo che abbiamo immaginato nel segno del dialogo culturale e internazionale, proprio quando la violenza della pandemia in corso ha reso necessario chiudere le frontiere e fermare la mobilità delle persone. Non sappiamo se e come riusciremo ad accogliere e presentare quest’anno tutti i progetti e gli spettacoli previsti, ma questa è per noi anche l’occasione per impegnarci a lavorare sin da subito al fine di garantire, dove possibile, un orizzonte alternativo nell’immediato futuro e di certezza per il prossimo anno.
Faremo di tutto per sostenere la comunità degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo, sempre nel rispetto delle prioritarie condizioni di sicurezza (anche per il pubblico) che ci saranno indicate nei prossimi mesi dalle Istituzioni e, anche se dovessero essere riconfermate le attuali misure di distanziazione e di interdizione pur parziale alla mobilità internazionale, cercheremo di trovare le modalità per rinnovare la nostra presenza anche in altri formati per contribuire alla ripartenza della nostra comunità e del nostro paese. Questo è prima di tutto il tempo della solidarietà.
Ci ritroveremo, per la trentacinquesima volta il prossimo autunno, forse in maniera diversa, ma con lo stesso desiderio di essere insieme
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Monique Veaute (Pres. Fondazione Romaeuropa) | Fabrizio Grifasi (Dir. Generale e Artistico Fondazione Romaeuropa) e tutto lo staff della Fondazione Romaeuropa

Teatro, danza, musica, nuovo circo, arti digitali e creazioni per l’infanzia

Tutti gli elementi che da trentacinque anni sono segno distintivo del Festival e della direzione artistica e generale di Fabrizio Grifasi si ricollocano oggi nel segno di una rinnovata speranza e ripartenza. Sempre portando avanti il dialogo culturale sulle contraddizioni dei nostri tempi, senza rinunciare all’immaginazione, alle visioni del futuro e alla leggerezza.

Romaeuropa traccia un percorso capace di abbracciare gli ultimi quindici anni prima della fine di un secolo segnato dall’esplosione dei sogni della modernità e i primi venti anni di un nuovo millennio dove prevalgono le incertezze e le incognite; il luogo degli incontri sorprendenti, delle emozioni svelate, dei sogni ancora vivi e delle passioni condivise in dialogo con i grandi maestri della creazione internazionale e con una generazione Under35 spesso al primo approccio con le scene, un attraversamento delle geografie del presente, oltre i confini europei e alla scoperta della sensibilità dei numerosi ecosistemi con i quali condividiamo il nostro futuro.

La danza contemporanea sarà protagonista assoluta

Dopo l’opening affidato a Möbius, firmato dalla folta Compagnie XY insieme al coreografo Rachid Ouramdane, la grande danza internazionale è rappresentata da Lloyd Newson – fondatore dei DV8, il Ballet Rambert, nel riallestimento dello spettacolo Enter Achilles, Hofesh Shechter con la sua Shechter II per l’esclusivo riallestimento live di Political Mother, Dada Masilo con The Sacrifice, Emanuel Gat con LOVETRAIN2020, Olivier Dubois con Itmahrag, Sasha Waltz con Allee Der Kosmonauten.
Ancora Virgilio Sieni e Mariangela Gualtieri con Ossicino, Enzo Cosimi con Coefore Rock & Roll, Nacera Belaza con Le pur hasard in dialogo con la danzatrice Oona Doherty, Taoufiq Izzediou con Botero en Orient e ancora Francesca Pennini guida di CollettivO CineticO per la prima assoluta di Manifesto Cannibale, altra coproduzione del REf e apertura della sezione Dancing Days, sguardo sulle tendenze della danza europea curato da Francesca Manica (quest’anno con le compagnie: Chatha, Hiva Sedaghat & Mitra Ziaee Kia, GN|MC Guy Nader | Maria Campos, Collettivo MINE e la selezione dal network Aerowaves).

Protagonisti del grande teatro internazionale sono Milo Rau, Ersan Mondtag, Bashar Murkus e Khasabi Theatre, Alexander Zeldin e Arkadi Zaides.
Per il teatro italiano: Filippo Andreatta | OHT Office for a Human Theatre, Bartolini/Baronio, Elvira Frosini e Daniele Timpano, Muta Imago in dialogo con la musica di Alvin Curran; Fabiana Iacozzilli e la vincitrice di Biennale College Teatro – Registi under 30 Martina Badiluzzi.

Riconfermati Anni Luce, Digitalive e tutte le sezioni collaterali

Alla sezione Anni Luce curata da Maura Teofili il compito di presentare la più giovane scena italiana con gli spettacoli di Camilla Brison e Francesco Alberici e le letture delle drammaturgie di Caroline Baglioni, Tatjana Motta e Fabio Pisano.

Due le nuove progettualità destinate al sostegno della creatività italiana under35 presentate nell’ambito della sezione: Powered by REf, un percorso di tutoraggio e residenza costruito in collaborazione con Carrozzerie N.O.T., 369Gradi, Teatro Biblioteca Quarticciolo, ATCL Lazio e il Centro Unico Regionale delle Residenze del Lazio e MashUp un percorso di formazione volto all’incontro tra differenti discipline.

I due progetti si affiancano al rinnovato appuntamento con DNAppunti Coreografici e al concorso Vivo d’Arte promosso dal Ministero per gli Affari Esteri (destinato agli artisti italiani Under35 residenti all’estero) e Sound of Silences concorso per la musica per immagini presentato da Edison Studio in collaborazione con la Cineteca di Bologna.

A rappresentare la grande musica contemporanea sono, invece, Max Richter, Wim Mertens, Bryce Dessner al fianco di Katia e Marielle Labèque e dell’ensemble di percussionisti BlowUp e ancora Andrea Belfi, Robert Henke, Pianohooligan e Fabrizio Ottaviucci oltre all’escursione musicale di Ascanio Celestini insieme al PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble. Confermati Digitalive, a cura di Federica Patti, dedicata alle culture digitali e REf Kids & Family curata da Stefania Lo Giudice.

L’archivio della Fondazione Romaeuropa e gli spettacoli che hanno attraversato la storia del festival così come le proposte della nuova edizione saranno oggetto di proposte streaming e televisive. Intanto, continuano in questi giorni le attività online della Fondazione Romaeuropa per il programma #laculturaincasa promosso da Roma Capitale e in linea con la campagna nazionale #iorestoacasa promossa dal MIBACT, sulla pagina Facebook del REf interviste, pillole video e focus ai protagonisti delle sue trentaquattro passate edizioni.

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