ROMA – Dal 12 febbraio all’ 1 marzo 2020, in scena al Teatro Olimpico nell’ambito delle Giornate della Danza Dell’Accademia Filarmonica Romana, “Alice”, ultima creazione di Moses Pendleton con i MOMIX, compagnia americana da egli stesso fondata e giunta al suo quarantesimo compleanno.

Il tutto esaurito della scorso anno non ha impedito all’Accademia Filarmonica Romana e al Teatro Olimpico di Roma, di riproporre di nuovo i MOMIX, di nuovo “Alice” di Moses Pendleton, spettacolo ispirato alla celebre fiaba di Lewis Carroll. Grazie alla fantasia, al brio e anche per il suo cast di personaggi di contorno, dal coniglio bianco al cappellaio matto e alla implacabile regina di cuori, il coreografo più immaginifico del mondo ha scelto così di infilarsi nella tana del coniglio in un mondo magico dove il corpo umano si trasforma e niente è ciò che appare. “Vedo Alice come un invito a inventare, a fantasticare, a sovvertire la nostra percezione del mondo, ad aprirsi all’impossibile. Il palcoscenico è il mio narghilè, il mio fungo, la mia tana del coniglio.“, spiega Pendleton, creatore come Carroll di mondi simili a sogni, popolati spesso da creature strane e stravaganti. L’Alice raccontata dai MOMIX è una storia piena di immagini e di logica assurda, un’opportunità per scoprire fin dove arrivi la fantasia della compagnia americana, che con questo spettacolo tenta sentieri ancora inesplorati nella fusione fra danza, luci, costumi e proiezioni. Inoltre, la compagnia a Roma festeggerà anche il quarantesimo anno di vita e come racconta il direttore artistico “celebriamo anche il primo anniversario di Alice da quando ha avuto la sua prima mondiale a Roma proprio un anno fa.  Ci piace poter festeggiare con il pubblico romano, l’Accademia Filarmonica Romana e il Teatro Olimpico, sia la storia della compagnia, sia che “Alice” abbia compiuto un anno”, e prosegue dicendo che “sebbene non siano stati apportati cambiamenti sostanziali, dalla prima mondiale ad oggi è stato fatto un grande e costante lavoro di rifinitura.” Il cast è rimasto lo stesso e ciò ha permesso ad ogni danzatore di scendere più a fondo e conoscere ancor meglio il proprio personaggio: “Dico sempre ai ballerini, alla chiusura di ogni sipario, che è stata una grande performance che merita ulteriori prove, per rendere lo spettacolo un’esperienza migliore a tutto tondo. La premiere non è un punto di arrivo per me, ma piuttosto l’inizio del processo evolutivo di una creazione.” Pendleton è convinto che, anche per coloro che hanno già apprezzato il lavoro lo scorso anno, vederlo di nuovo porterà ulteriori sorprese e divertimento, augurandosi altre tre settimane di successo.

CREDITI DELLO SPETTACOLO

MOMIX in Alice

Direttore artistico: MOSES PENDLETON

Co – direttore: CYNTHIA QUINN

Ideato e diretto da: MOSES PENDLETON

Co – direttore: CYNTHIA QUINN

Con: HEATHER CONN, GREGORY DE ARMOND, SEAH HAGAN, HANNAH KLINKMAN, SEAN
LANGFORD, JADE PRIMICIAS, COLTON WALL


Assistito da: ANTHONY BOCCONI, BEAU CAMPBELL, JENNIFER CHICHEPORTICHE,
SAMANTHA CHIESA, HEATHER CONN, GREGORY DEARMOND, JONATHAN EDEN, MATT
GIORDANO, SEAH HAGAN, HANNAH KLINKMAN, SEAN LANGFORD, HEATHER MAGEE,
SARAH NACHBAUER, JADE PRIMICIAS, REBECCA RASMUSSEN, COLTON WALL, JASON
WILLIAMS


Direttore di produzione e di scena: WOODROW F. DICK III

Elettricista di produzione: IURI PEVERE

Direttore tecnico: GIOVANNI MELIS

 Disegno luci: MICHAEL KORSCH

 Collage musicale: MOSES PENDLETON

 Editing musicale: ANDREW HANSON

 Video design: WOODROW F. DICK III

 Design e realizzazione Ragno: MICHAEL CURRY

 Costumi: PHOEBE KATZIN

Realizzazione costumi: PHOEBE KATZIN & BERYL TAYLOR

 Comunicazione e marketing: QUINN PENDLETON

 Distribuzione per l’Italia: DUETTO 2000 – ROMA

Evento svolto nell’ambito delle Giornate della Danza di Roma Dell’Accademia Filarmonica Romana e Teatro Olimpico.

Luigi Aruta

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Danzatore, docente di danza e chinesiologo. Opera come performer e giovane autore in Borderline Danza di Claudio Malangone e collabora come danza-educatore con enti e associazioni. Attivo nel campo della ricerca pedagogico-didattica, porta avanti un'indagine sui vantaggi della danza come dispositivo di adattamento cognitivo e sociale.