korzo AMSTERDAM – Una volta all’anno la casa di produzione Korzo crea in il programma Here we live in now. Tre giovani coreografi, exdanzatori del prestigioso Nederlandse Dans Theatrer (NDT), hanno la possibilità di presentare una coreografia ciascuno per affermare il loro talento, ma questa volta non come danzatori, ma come coreografi. Questa edizione del 2014 e’ stata caratterizzata da fantastici danzatori, interessanti coreografie, e bei movimenti anche se a tratti privi di significato.

La coreografia che apre la serata e’  Le jeune homme et la mort di Jerome Meyer and Isabelle Chaffaud. Ispirato dall’omonimo balletto di Roland Petit, i due coreografi, che fin dagli esordi della loro carriera lavorano in coppia, ci presentano un solo che affronta la delicata tematica del suicidio. Tristezza, rabbia, gioia, paura e malinconia sono solo alcune delle emozioni che si provano nel vedere questo  solo. Movimenti ampi ed energetici, pliè molto profondi e salti altissimi; la vita diventa una giostra, alti e bassi fino a trovarsi di fronte all’ultima domanda: to be or not to be?

Sorrow di Karyn Benquet e’ invece astrazione allo stato puro. Con soli, duetti o danzando tutti insieme i tre ballerini coprono tutto lo spazio a loro disposizione in scena. I passi sono altamente tecnici ma eseguiti alla perfezione. Malinconia si trasforma in danza, tecnica, bellezza nella sua massima espressione. Sfortunatamente la giovane Karyn non riesce ad andare oltre la bellezza estetica della sua coreografia e i passi scelti restano privi di significato.

Terza e ultima coreografia della serata e’ I saw she saw di Spencer Theberge. Un duetto danzato da Spencer in persona insieme ad Arika Yamada. Un connubio perfetto tra umorismo ed estetismo.  “Laughter that transforms into a nostalgic smile”, umorismo che diventa poesia. Una coreografia che ci pone di fronte al problema dell’essere soli, la vita di coppia, le gioie e le difficoltà, bei momenti e la perdita di fiducia. Lo stile tuttavia chiaramente ispirato da grandi coreografi come Paul Lightfoot and Sol Leon resta comunque in piacere da osservare. E’ l’unica coreografia che ha ricevuto una standing ovation, ed e’ sicuramente il nome di Spencer Theberge che vedremo ancora una volta nei programmi dell’Olanda nelle prossime produzioni.

 

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