Il Teatro che danza continua ad accendere i riflettori sulla coreografia contemporanea portando in scena al Teatro India la nuova creazione di Enzo Cosimi, Estasi, in prima nazionale giovedì 23 (ore 20.30) e venerdì 24 giugno (ore 22), una produzione Compagnia Enzo Cosimi, MIBACT in coproduzione con Teatro di Roma.

Con la sua lunga ricerca coreografica, energica, sorprendente, densa, conturbante, mai scontata, acida e insieme poetica, Estasi rappresenta il secondo tassello della trilogia Sulle passioni dell’anima che, dopo Fear party sulla paura collettiva (2015), indaga il concetto di “desiderio” e gli aspetti più profondi che genera nella società contemporanea. Estasi come stato estremo del desiderio, fra erotismo e misticismo, per sfiorare alla sua maniera il combattimento amoroso fra eros e thanatos, con tocchi pop e punte sublimi, e col consueto tocco teatrale. Desiderio, erotismo, estasi mistica, amore, toccano le radici più profonde della vita sino alla freddezza fatale della morte. Un viaggio dentro l’antico tema di eros e thanatos, esplorato con occhio disincantato, carico di humor, che si apre a paesaggi grotteschi e violentemente pop. Lo spettacolo si avvale della collaborazione dell’artista visivo Lorenzo Castore.

Anzilotti-Compagnia Xe.02Ad alternarsi allo spettacolo di Enzo Cosimi, la coreografia silenziosa, quasi sussurrata, mai violenta o forzata di Julie Ann Anzilotti con la sua Compagnia Xe, questa volta all’opera con un quartetto d’interpreti in Theatre Dances. Una coreografia itinerante, giovedì 23 (ore 22) e venerdì 24 giugno (ore 20.30), per indagare i confini fra solitudine e relazioni, assenza e presenza, a se stessi e agli altri, in una creazione composta di brani per ambienti diversi, e per piccoli gruppi di spettatori, attraverso la quale mettere a nudo e attivare in modi inediti anche la relazione fra performer-danzatore e spettatore-testimone. Danze energiche e vibranti dalle quali affiorano solitudini, ricerca di contatto, ricordi, incontri, fughe e improvvise apparizioni. Dall’onirico al quotidiano, nell’intimità di gesti che si concedono con leggerezza alla stretta vicinanza del pubblico. Così prende forma una coreografia itinerante che si snoda in luoghi anche inusuali, una creazione “site-specific” per gli spazi del Teatro India a rendere evocativa l’intimità e il rapporto diretto con il pubblico: una visione ravvicinata che permette di immergersi nel “gesto”.

Il teatro che danza continua al Teatro India con Casual Bystanders di Salvo Lombardo, il 27 (ore 20.30) e 28 giugno (ore 22), e con #Black 2.0 di Michele Pogliani, il 27 (ore 22) e 28 giugno (ore 20.30).

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