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In Germania, la tradizione della musica orchestrale e della danza è forte e l’educazione a questa attitudine viene improntata nei ragazzi già a scuola, in modo tale che, poi, ognuno possa coltivarla a livello professionale.

Il 9 ed il 10 aprile, infatti, in onore della commemorazione dei cento anni dalla guerra, il liceo-ginnasio Albert Einstein di Berlino (scuola superiore in cui si studiano le materie anche in lingua italiana) ha organizzato un concerto con l’orchestra composta dagli alunni della scuola e da musicisti e cantanti di Zurigo in un polo di aggregazione ed espressione sociale della zona sud della città (vicino Neuköll, a Lipschitzallee), che possiede un grande e luminoso teatro.

I brani scelti spaziavano da Ludwig van Beethoven, Johannes Brahms a Joaquin Rodrigo, autori tra otto e novecento, con accompagnamento di testi cantati tratti da Else Lasker-Schüler e Emanuel Hurwitz.

L’orchestra è stata guidata da appassionati direttori, insieme ad interventi coreografici di Elia Patrizi e Joanna Wind che hanno espresso con il corpo le sensazioni intime e personali legate alla guerra.

Insieme a loro, giovani attori hanno messo su delle scenette inerenti a storie di generali tedeschi, partigiani, donne preoccupate per i mariti in guerra, terrori ed emozioni, positive e negative.

È stato, dunque, un pretesto di liberazione e racconto del vero, di storie di sensazioni  trasportate in ragazzi liceali del nostro tempo.

Requies aeterna è, dunque, un canto di lamento, alla greca, sui morti in guerra e su i disastri procurati da quest’ultima con un tentativo di liberazione e di scivolamento via dai corpi di quello che la storia racconta.

Musica, danza e teatro si sono alternate sul palco senza soluzione di continuità, regalando al pubblico una visione artistica ed espressiva a tutto tondo.

I pezzi coreografici, interpretati dai giovani danzatori con grande dinamismo e trasporto, erano ispirati alla tradizione del teatro-danza bauschiano, all’espressionismo tedesco, dunque, ma riproposti in chiave completamente personale, dove il movimento partiva chiaramente dalla sensazione intima dell’interprete. La struttura coreografica ha previsto assoli (Elia Patrizi) e duetti (Elia Patrizi, Joanna Wind).

Il pubblico, alla fine dello spettacolo, ha applaudito molto emozionato, segno che il messaggio era ben arrivato chiaro e limpido.

È davvero emozionante vedere giovani già ad un livello artistico così alto, anche se certamente hanno molto ancora da studiare, ma respirare continuamente un mondo di stimoli dati dall’ambiente e dai loro maestri è il modo migliore per coltivare la danza, la musica ed il teatro con maturità e professionalità.

 

 

Requies aeterna 

Orchestra Rämibühl di Zurigo

Direttori  Marc Brühlmann, Martin Lehmann

Orchestra e Coro del liceo Albert Einstein- Neuköll

Direttore Sebastien Bralant

Solisti Claudio Danuser (baritono), Alexander Gil (chitarra), Livio Redard-Jacot (clarinetto), Stella Richter (arpa), Marina Zwimpfer (oboe), Martin Lehmann (violino), Mats Inauen (violino), Sarah Ihn (viola), Eleonore Willi (violoncello), Elia Patrizi (danza), Joanna Wind (danza), Felix Schulze (coreografia), An Boekman (coreografia).

In scena, Berlino, Gemeinschaftshaus Britz, 9 e 10 aprile ore 19.

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