Domenica 17 luglio (ore 21) il coreografo Fredy Franzutti, in Piazza Garibaldi di Rocca San Casciano, nella provincia di Forlì-Cesena, riceverà il Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli. Un prestigioso riconoscimento che negli anni è stato conferito a personalità celebri del mondo dello spettacolo come Luciano Pavarotti, Anna Proclemer, Ennio Moricone, e che è dedicato alla memoria dell’uomo che, dopo aver portato il Comunale di Bologna ai ranghi dei grandi teatri europei, fece conoscere al mondo l’Arena di Verona.

«Dopo lunga attesa – ha spiegato l’organizzatore Dodo Frattagli – il riconoscimento viene dedicato alla danza, settore del teatro musicale che è sempre stato caro a Carlo Alberto Cappelli. Per l’occasione il premiato è il coreografo e regista internazionale Fredy Franzutti, uno degli artisti più autorevoli del panorama italiano e dell’Italia nel mondo, il quale nel 1995 ha fondato il Balletto del Sud, compagnia che oggi vanta un repertorio di 30 spettacoli.  Impegnato nell’allestimento di spettacoli dal Bolscioi di Mosca all’Opera di Roma (dove ha lavorato su invito di Carla Fracci), come a Sofia, Montecarlo, Bilbao, Magdeburgo e  Tirana. Fredy Franzutti porterà a Rocca San Casciano la sua edizione del balletto Carmen, uno spettacolo che ha riscosso successi in importanti festival e teatri internazionali». Ulteriori motivazioni le adduce direttamente Vittoria Cappelli: «Sono stata io stessa a proporre al patron Frattagli la candidatura di Franzutti al Premio Internazionale dedicato alla memoria di mio padre. Credo che Franzutti  sia, in questo momento, il coreografo italiano più interessante perché è sintesi di tanti aspetti dell’arte italiana o di come un artista dovrebbe essere per raggiungere il meritato successo. Infatti, lui, non solo è abile coreografo, ma è anche uomo colto ed educato capace di raccontare e coinvolgere, abile nel progettare e realizzare, nel creare e proporre. Un artista che è riuscito ad interessare la severa critica nazionale e i programmatori esigenti. Tutto ciò fondando, già vent’anni fa, la sua  compagnia in una delle più lontane città del Sud del nostro paese. Continuando con incremento di attività in uno dei momenti più difficili della storia della cultura italiana diviene lui stesso, con il suo lavoro e suoi successi internazionali, riscatto meridionale e dimostrazione che il fare senza lamentarsi è premiato. Sono sicura che Fredy Franzutti sarebbe stato artista stimato da mio padre, che ha vissuto invece nel rinascimento del teatro, e certamente lo avrebbe coinvolto nei suoi progetti affascinato, come lo sono io, dal suo sapere e dalla sua brillante fantasia creativa».

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