Spellbound (Ph. Cristiano Castaldi)

ANGHIARI – Al Teatro dei Ricomposti di Anghiari, per la stagione teatrale “F(r)AME”, arriva un doppio appuntamento firmato dall’Anghiari Dance Hub, il centro per la promozione della danza diretto da Gerarda Ventura.

Si partirà sabato 22 aprile (ore 21) con la “Serata Spellbound”, un appuntamento speciale, organizzato con il contributo del Ministero della Cultura, che presenterà al pubblico tre performance della Spellbound Contemporary Ballet con le coreografie di Mauro Astolfi.

Mauro Astolfi tra distruzione creativa e dialoghi silenti

ASCENT, primo spettacolo ad inaugurare la serata, porterà in scena la distruzione creativa, un processo di mutazione continua che rivoluziona incessantemente la struttura di un rapporto. Una demolizione del vecchio che, tuttavia, costruisce un modo nuovo di vedere l’altro. Interpretato da Mario Laterza e Giuliana Mele, “Ascent” è un’azione circolare, libera da schemi stabiliti, che trova l’unica soluzione possibile in un pensiero divergente per evitare che la fine di una relazione non debba essere in automatico l’inizio di un’altra.

A seguire “KAVOCil ricordo di sé, interpretato da Giuliana Mele, un piccolo studio sulla misura e sulla sensibilità. Il lavoro è stato costruito immaginando una relazione inversa tra il movimento e lo spazio, dove le dinamiche e la sensazione del corpo sono immaginate come proiettate da una parte all’altra del corpo stesso, come non ci fosse qualcosa al di fuori, come non ci fosse uno spazio in cui potersi muovere.

Concluderà la serata IF YOU WERE A MAN, uno studio per quattro uomini – Lorenzo Capozzi, Mario Laterza, Mateo Mirdita, Alessandro Piergentili – fondato su una profonda riprogrammazione dell’ascolto. Se i suoni prodotti dai movimenti, dai respiri, potessero sempre essere decodificati in tempo utile, alcune cose potrebbero essere evitate, altre potrebbero non accadere e si potrebbe imparare ad ascoltare efficacemente un corpo che non parla. La meraviglia di un dialogo silenzioso porta con sé risultati inaspettati, anche i piccoli rumori e le strategie del corpo possono dichiarare in anticipo un imminente conflitto.

Come neve (Ph. Riccardo Panozzo)

Bolognino: “Fermo il tempo con i corpi in movimento”

Secondo appuntamento previsto per venerdì 5 maggio (ore 21) saràTRITTICO, con le coreografie di Adriano Bolognino, napoletano classe 1995 vincitore del premio “Danza&Danza 2022” come Coreografo Emergente.

Ad aprire la serata“Come Neve”, con le danzatrici Rosaria Di Maro e Noemi Caricchia. Un lavoro che, come spiega il coreografo, trova la sua ispirazione nell’arte dell’uncinetto: «Ho deciso di coinvolgere nel progetto “Il club dell’uncinetto”, un gruppo di donne che durante la pandemia si è ritrovato per reinventarsi, riscoprendo un’arte e trasformandola in lavoro». Dalla poesia che trasforma un filo in abito, così, Bolognino compone una coreografia che per affinità di intrecci richiama le origini leggendarie della lavorazione all’uncinetto: «Si racconta che la lavorazione all’uncinetto nacque in un piccolo paesino, dove una signora, affascinata dallo spettacolo dei fiocchi di neve che cadeva sul suo davanzale, cercò di riprodurre la loro bellezza con un filo di cotone e un grosso ago ricurvo. Intrecciando questi elementi, vorrei invadere lo spettatore con una nevicata improvvisa di corpi in movimento, fermare il suo tempo davanti a una serena contemplazione».

Il secondo spettacolo, Your body is a battleground, interpretato da Rosaria Di Maro, rimanda all’immagine in positivo/negativo di Barbara Kruger, creata e diffusa per la marcia in difesa dell’aborto organizzata a Washington dal movimento americano delle donne di Washington nel 1989. La coreografia indagherà sulla libertà della donna oggi, sull’ideale femminile contemporaneo e, più in generale, sui modelli umani.

A chiudere la serata, “A safe place, con Noemi Caricchia e Roberta Fanzini. Una riflessione sui rischi di prigionia che le zone di comfort, spesso, possono generare nell’essere umano. Una performance intima e vigorosa, che ragionerà sulla necessità di compiere atti di coraggio per poter rompere tutte le barriere autoimposte e raggiungere nuovi orizzonti di scoperta al di là delle più intime insicurezze.

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Giornalista pubblicista, cantautore e compositore, laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha proseguito la sua formazione in Discipline della Musica e dello Spettacolo concentrando le sue ricerche sul Cinema e studi visuali.