24 volte al secondo

MILANO – La tournée di Sanpapié è entrata nel vivo e procede con lo spettacolo 24 volte al secondo che sarà in scena martedì 6 luglio a Milano nel cortile di Palazzo Sormani alle ore 19.30.

L’illusione del movimento

24 volte al secondo è la frequenza di cattura dei fotogrammi che permettono ad una serie di immagini di fornire all’occhio umano l’illusione del movimento. Così sulla retina dei nostri occhi il cinema compone e scompone frammenti di storie, luoghi, persone, mondi, ma l’illusione non sarebbe completa se ad accompagnare le immagini non ci fossero i suoni e la musica. Sulle note di Ennio Morricone e Nino Rota, ci addentriamo in questo universo multiforme di personaggi, scene celebri, parole, immagini e paesaggi emotivi danzandone i noti temi, in una giostra in cui le storie si rincorrono e si intrecciano, si evocano per poi dissolversi nella successiva.

Partiamo quindi dall’innovazione che due grandi compositori italiani hanno apportato nella relazione tra musica e immagine: Nino Rota ed Ennio Morricone, che hanno stretto la loro musica ad alcune tra le più belle pellicole d’autore della storia del cinema, nutrendo l’immaginario poetico ed emotivo della popolazione mondiale. Lo straordinario lavoro di questi autori ha portato la musica a compenetrarsi perfettamente con il lavoro di grandi registi rendendola mezzo espressivo “funzionale” al racconto cinematografico in grado di svelare il carattere dei personaggi, illustrare ambienti e atmosfere, rappresentare il legame tra i vari accadimenti. La musica per il cinema, con loro, non è più stata semplice commento o sottofondo ma ha acquisito una vera e propria autonomia narrativa.

Il fascino di un montaggio rapido

Il montaggio, tra parti danzate e scene teatrali, è rapido e non premette allo spettatore di sostare a lungo dentro ad una narrazione o affezionarsi ai personaggi ma segue un montaggio a sua volta cinematografico che salta dal tragico al comico, attraversa tempi storici diversi e ribalta l’uso dello spazio scenico. L’unità percepita risiede nella grande produzione musicale dei compositori che omaggiamo e nella capacità che ogni brano ha di arrivare dritto ad un immaginario emotivo comune seppur soggettivo nel ricordo.

La coreografia e la regia sono di Lara Guidetti mentre il montaggio musicale è di Marcello Gori. In scena ci sono gli attori Saverio Bari e Cecilia Vecchio e i danzatori della Compagnia Sanpapiè Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Matteo Sacco, Lara Viscuso, Luis Fernando Colombo.

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