Ravello – Prosegue il Festival Ravello Danza 2017 e sullo splendido palco di Villa Ruffolo martedì 11 luglio è andata in scena Le Sacre du Printemps con la coreografia di Marie Chouinard e la sua Compagnia, creazione che occupa una posizione speciale nel percorso artistico della Chouinard essendo la sua prima coreografia nata partendo da uno spartito musicale.
Interessante la prospettiva da cui la Chouinard segue la partitura di Stravinskij, banco di prova per tanti coreografi. Dalla rivoluzionaria versione di Nijinskij a quella indimenticabile di Pina Baush, e poi Béjart, Mats Ek e tanti altri, la versione della Chouinard, che segue la partitura in ogni nota musicale, si colloca n uno spazio personale che sembra fondere il primordiale con i Balletts Rousse di Diaghilev.
I danzatori della Chouinard sembrano essere la materializzazione dei graffiti dalla Grotte di Lascaux , con i loro movimenti angolari, la sinuosità animalesca delle schiene, il peso del corpo che si allunga improvvisamente verso l’alto in posizioni rituali, come verso il basso come in un agguato pieno di tensioni. Sembra che quelle pitture rupestri abbiano preso improvvisamente vita, riportandoci dentro quelle caverne, teatro di tante rappresentazioni simboliche, di tanti riti propiziatori.Ed allo stesso tempo evoca la bidimensionalità della Sagra di Nijinsky come de L’apre midi d’un faune, così come la vitalità e la teatralità di Massine nei salti, nel coinvolgimento del volto, nella ripetizione del movimento. Una linea neoclassico – contemporanea che ha visto già in Paul Taylor una possibilità di contaminazione. Un ritorno al passato, recente o lontanissimo, delle origini della danza . Affascinante. Magico. Rituale. Eppure con qualche momento di ripetitività che non porta alla trance, come per altri capolavori coreografici che hanno scelto il tema del rito come punto di riferimento di questa partitura musicale, ma che forse rivelano l’ attenzione della coreografa alla proposta di quadri, di scene , che si susseguono e si interrompono grazie all’ uso delle luci, per creare effetti di scorrimento, piuttosto che forte impatto emotivo. Bravissimi per qualità e dinamica i danzatori della Compagnia, stilisticamente impeccabili, tra cui spicca l’ italiana Valeria Galluccio, anzi napoletana, con un corpo ed una sinuosità da Avatar.Un pubblico, e tanto, attento, partecipe ed entusiasta ha applaudito a lungo e con assoluta convinzione.
Le sacre du printemps
Ideazione e Coreografia di Marie Chouinard
Musica The Rite of Spring, di Igor Stravinsky, 1913 (by arrangement Boosey & Hawkes)
Ballerini: Charles Cardin-Bourbeau, Sébastien Cossette-Masse, Catherine Dagenais-Savard, Valeria Galluccio, Motrya Kozbur, Morgane Le Tiec, Scott McCabe, Sacha Ouellette-Deguire, Carol Prieur, Clémentine Schindler
Luci Marie Chouinard
Lighting Manager Chantal Labonté
Costumi Liz Vandal
Make-up Jacques Lee Pelletier;
Hairstyles Daniel Éthier
Suono Pierre-Alexandre Poirier-Guay
Produzione Compagnia Marie Chouinard in coproduzione con il Centro Nazionale delle Arti di Ottawa (Canada), Il Festival internazionale di Danza di Montreal (Canada) e Kunstencentrum Vooruit di Ghent (Belgio)
Coreografia di Marie Chouinard
Musica di Fréderic Chopin, 24 preludes, opus 28
Costumi di Liz Vandal
Luci Axel Morgenthaler
Make-up Jacques Lee Pelletier
Staging Ravello Festival Isabelle Poirier
In scena: i danzatori di Abballamm’! Company
residenza Marie Chouinard per progetto di formazione del Ravello Festival
Progetto di formazione in residenza ABBALLAMM’!
ideato da Laura Valente
Responsabile progetto Gennaro Cimmino
Coordinamento Susanna Sastro, in collaborazione con i Centri di Formazione riconosciuti dal Mibact e dalla Regione Campania
Foto
In copertina : Le sacre du printemps – ph. Pino Izzo
Les 24 Préludes de Chopin – ph. Pino Izzo
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