Che il Real Teatro di San Carlo di Napoli fosse il teatro più bello del mondo, noi napoletani lo sapevamo già. E con noi chiunque abbia avuto la fortuna di entrarvi almeno una volta nella vita. E non parlo solo della sua bellezza architettonica, parlo di quella sensazione di storia, di arte, di cultura che si respira da quelle mura, di quella consapevolezza che entrando in quel teatro si entri nella storia della danza, della musica, del teatro d’opera. Della meraviglia che ogni volta ci coglie girando lo sguardo sul sipario, sui fregi in oro, sulle poltrone rosse, una meraviglia ed uno stupore che si rinnova ogni volta, che trattiene il fiato. E che riesce a trasportarci lontano ad ogni apertura di sipario,ripensando a quanti hanno calcato quella scena, camminato su quelle tavole di legno,atteso nelle quinte la propria entrata. E non solo li immaginiamo,li percepiamo, ma li vediamo, sono lì con noi. Ci esortano, ci ammoniscono, ci fanno sentire il valore inestimabile di far parte della storia. E allora come è possibile che tanta bellezza languisca? Come è possibile sentirsi al centro del mondo eppure dimenticati? Non lo so, eppure è così. Queste risposte non toccano a noi, a noi amanti della danza e dell’arte che con malcelato orgoglio riusciamo ancora ad essere fieri della nostra appartenenza. Siamo morti e “risorti” tante volte, che è parte della nostra storia e siamo pronti a risorgere di nuovo. Napoli è capitale di cultura nel teatro, nella musica, nella danza in Italia e nel mondo, e come capitale andrebbe considerata. Gabriella Stazio

“Finalmente il gran giorno: il San Carlo apre i battenti. Grande eccitazione, torrenti di folla, sala abbagliante. All’ingresso, scambi di pugni e spintoni. Avevo giurato di non arrabbiarmi, e ci son riuscito. Ma mi hanno strappato le falde dell’abito. Il posto in platea mi è costato 32 carlini (14 franchi) e 5 zecchini un decimo di palco di terz’ordine. La prima impressione è d’esser piovuti nel palazzo di un imperatore orientale. Gli occhi sono abbagliati, l’anima rapita. Niente di più fresco ed imponente insieme, qualità che si trovano così di rado congiunte. […] L’apertura del San Carlo era uno dei grandi scopi del mio viaggio, e, caso unico per me, l’attesa non è stata delusa. […] Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea. Questa sala, ricostruita in trecento giorni, è come un colpo di Stato. Essa garantisce al Re, meglio della legge più perfetta, il favore popolare”. Stendhal 12 gennaio 1817

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Direttore artistico, manager ed insegnante del centro internazionale "Movimento Danza”, fondato a Napoli nel 1979 ed accreditato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come "Organismo di Promozione Nazionale della Danza”. Coreografa e direttore artistico della pluripremiata "Compagnia Movimento Danza" e del "Performing Arts Group". Direttore artistico ed event manager di rassegne, festival, eventi e bandi di danza contemporanea. Promotrice italiana e direttore artistico della "Giornata Mondiale della Danza". Editore di "Campadidanza Dance Magazine". Presidente di "Sistema MeD - Musica e Danza Campania", associazione aderente all’Unione Regionale Agis Campania.