®Photo Pasquale Ottaiano
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Grande attesa per l’ultima serata della rassegna “Second hand – Di seconda mano” ideata da Gabriella Stazio che ne è direttore artistico. Una rassegna di danza contemporanea il cui intento è sin dalle origini la promozione della coreografia d’autore e della creatività giovanile. Tra gli applausi della giuria, il gruppo di finalisti, molto eterogeneo per stile, collocazione geografica e performance, ha animato a Galleria Toledo il pubblico in sala dando prova di bravura e grande presenza scenica.

Una serata all’insegna della danza vinta dal duo Elisabetta Bonfà e Sara Bizzoca con il loro progetto “Na die Ander”, anche se a vincere sono stati l’entusiasmo e la forza di tutti i partecipanti capaci di avvicinare in teatro un pubblico giovane e di impressionare gran parte della giuria, unanime nel verdetto come nella consapevolezza che il futuro è dei giovani che amano mettersi alla prova grazie a dei progetti come Residanza.

A conquistare il secondo premio Maria Stella Pitarresi con “Blu Ottobre”, mentre terza classificata è risultata  la Compagnia Vuoto per Pieno con “La Pragmatica del #CIAOINVISIBILE”.

Molto applaudito anche il gruppo Woman Experience che si è esibito fuori concorso con la coreografia dal titolo Araba.   Un gruppo composto da sole donne provenienti da diverse zone del territorio campano, ognuna con esperienze artistiche diverse la cui mission è quella di ricodificare le danze urbane adattandole al movimento contemporaneo.

 

 

 

1° classificato

Na Die Ander, di è con Sara Bizzoca ed Elisabetta Bonfà

Sinossi

“Per quelli che l’attraversamento ammucchiati e in piedi sopra imbarchi d’azzardo,il mediterraneo è un buttadentro”. Erri De Luca

NA DIE ANDER è un viaggio tra sabbia ed acqua, è lasciare un paese per

realizzare un sogno. Naufragio degli Ulisse contemporanei, dove il ritorno a casa viene sostituito dal ricreare una nuova casa , sradicando le proprie radici e cercando di piantarle in una nuova terra. Così Na Die Ander prende, atto di quello che oggi è l’immigrazione , non lontano da quello che era ieri e vicino a quello che sarà domani. È lo spunto di riflessione, non come denuncia ma come atto di coscienza di qualcosa che c’è e che si vuole ignorare .

Biografia

Sara Bizzoca. Nata a Barletta, Sara Bizzoca si è laureata alla “Folkwang Universität der Künste” (Essen, Germania) nel 2009 studiando con Lutz Forster, Malou Airaudo, Dominique Mercy , Rodolpho Leoni, Juan Cruz Diaz de Garaio Esnaola e David Zambrano. Durante i suoi studi ha avuto l’opportunità di collaborare i coreografi Urs Dietrich e Stefan Brinkman ed eseguire il repertorio di tecnica Limon “Choreographic Offering “.

 

 

Nel 2011 ha creato la sua prima coregrafia “Zap-ping” partecipando al Festival “Danzarte” (La Tana Barletta) e “Oriente- Occidente Η (Rovereto).

Dal 2009 entra a far parte dell’ “Associazione Koreoproject ” diretta da Giorgia Maddamma ,danzando nelle produzioni Nina, Trilogia del Viaggio , e Apulia  Art Festival. Nel luglio 2011 ha preso parte come danzatrice e assistente al progetto “La Passione delle Troiane” del Teatro Koreja diretto da Giorgia Maddamma e Salvatore Tramacere.  Nel febbraio 2016 collabora con  Penny Chivas ottenendo una residenza coreografica  presso “The Work Room” (Glasgow ) work in progress ” Decline ” selezionato per DIG Festival Galsgow 2017.

 

Elisabetta Bonfà. Nata a Roma il 17 Settembre 1990, laureanda in Scienze Motorie, si avvicina alla danza presso la scuola Universo Danza di Ardea (RM) e lo IALS di Roma. Frequenta il corso di formazione professionale di Electa Creative Arts, diretto da Eleonora Coccagna, approfondendo gli studi della tecnica classica e neoclassica con Teresa di Danile, Eleonora Coccagna, Antonio Minini e Ilaria Carla Silverii, contemporanea con Eleonora Coccagna, Enzo Cosimi, Andrea Gallo Rosso, Daniele Ninarello .

Nel 2014 sperimenta l’approccio alla danza con non professionisti: prende parte al progetto Abile mabile, in collaborazione con l’ associazione Italiana Persone Down di Teramo, portando in scena il risultato delle pratiche. È interprete de Il Coraggio di Stare, di Tommaso Serratore in collaborazione con il videomaker Salvatore Insana, performance all’interno della Casa Circondariale di Castrogno con un folto gruppo eterogeneo di danzatori e detenuti.

Durata 20 min

Musiche Plastikman-Skizofrenic e Sakamoto e Wilits – Oceans Fire

 

2° classificato

Blu Ottobre , di e con Maria Stella Pitarresi

Sinossi

Uno stato di cambiamento che porta l’uomo ad un nuovo livello di consapevolezza.

Blu Ottobre prende spunto da uno stato di solitudine incorniciato dal Blu che è considerato come una dimensione sacra e sentimentale; da Ottobre che è non solo un mese di malinconica dolcezza ma di dinamico e ritmico cambiamento, dove l’uomo porta con sé  il seme della rinascita.

Biografia

Nata a Palermo nel 1990, Maria Stella Pitarrese, dal 2001 al 2005 fa parte della Compagnia dei piccoli danzatori del Teatro Massimo di Palermo. Nel 2004 intraprende la sua formazione contemporanea  frequentando seminari tenuti da Loris Petrillo..Nel 2009 si perfeziona presso Scenario Pubblico a Catania frequentando Modem, corso indetto dalla Compagnia Zappalà Danza studiando con Roberto Zappalà, Loris Petrillo, Salvo Romania, Helge Letonia, Ime Eissen, Ginnalberto Defilippis,Ming Poon,Giovanna Velardi,Giovanni Scarcella,Michal Mualem. Da febbraio 2012 entra a far parte della Compagnia Petrillo Danza per la produzione “One+one=one”.

Nel 2014 viene selezionata per partecipare al seminario con Anton Lackhy (Les Slovaks). Da Maggio 2014 a luglio lavora con la compagnia di Gabriella Secchi per la produzione “Riconoscere”, presentato al Florence Dance Festival. Da Gennaio 2015 studia in Spagna con Lali Ayguade, Sol Vazquez, Spela Vodeb e Nadine Gerspacher. Nell’Aprile 2016 è selezionata per il progetto “A Dark Tale” a cura di Peter Jasko.

Durata 8 min

 

 

Interprete Maria Stella Pitarresi

Musiche Living room To begin di John Cage, Praeludium and Allegro, Pavol Bogacz e Dabiela Rusoova, Bulgarian  Pastorales, The Bulgarian Voice & Angelite.

 

 

3° classificato

La Pragmatica del #Ciaoinvisibile, di Fabrizio Calanna

Sinossi

Palesare e rielaborare un dilagante abuso dei mezzi di comunicazione che annientano i rapporti umani o li trasfigurano, rendendoli asettici e plastificati eliminando le sensazioni dei primi incontri e dello sviluppo di essi. Attenzionare un crescente annientamento di due delle tre dimensioni della comunicazione interpersonale, quella non verbale e paraverbale affidandosi solamente alla prima, la comunicazione verbale: basata sul suono, la scrittura e immagini alterate ed usurpate.

Interpreti Compagnia vuoto per pieno composta da Fabrizio Calanna, Lara Viscuso, Giuseppe, Morello, Davide Boi, Eleonora Cotugno

Biografia

VuotoPerPieno nasce nel 2009 dal sodalizio artistico di due danzatori, Lara Viscuso e Fabrizio Calanna, che decidono di intraprendere un percorso creativo di ricerca utilizzando il linguaggio della danza contemporanea; motore dello sviluppo drammaturgico: l’uomo in tutte le sue sfaccettature atraverso una attitudine estetica che tende verso il teatro sociale  e il teatro grottesco nelle vesti di una gestualità codificata ed estetica.

Spettacoli in repertorio: Diritto di ‘ntupatedda (2010) rappresentazioni: Milano, Como, Napoli, Catania; Questa sconosciuta per palchi promozionali ExpoMilano;  La Banalità del Cilindro (2012) spettacolo inserito in MilanOltre 2013 rappresentazioni: Milano, Salò, Catania; La coda del Diavolo (2013) Milano, Noto; San Ti Melisses (2014) Milano; L’ultimo Canto (2014)  (1° premio vetrina Coreografica per Compagnie emergenti OlbiaDanza) rappresentazioni: Milano, Olbia, Catania.

Durata 20 min

Musiche  AA.VV. Periodo storico 1945/60 musica colta, jazz e Cantautorale italiana.

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