Nel 2008 Anne Teresa de Keersmaeker e il pianista Alain Franco crearono, per il gruppo Rosas,
lo spettacolo “Zeitung” combinazione di musica e danza, coreografia e improvvisazione su brani di
Bach, Schonberg e Webern. Cinque anni dopo sei danzatori diplomati al P.A.R.T.S. (Performing
Arts Reserch & Training Studios) di Bruxelles hanno studiato ed analizzato la struttura originale
della composizione rielaborandola, con la guida della coreografa belga, attraverso il filtro del proprio
background culturale. E’ nata così la performance “Re-Zeitung” che, domenica 2 novembre, ha
inaugurato la rassegna di danza contemporanea proposta dal Teatro Carlo Gesualdo di Avellino.
Il sipario aperto su un palcoscenico privo di quinte e fondale sul quale lo spazio di azione è
delimitato solo da due file di luci poste a terra e l’apertura con un duetto danzato nel silenzio fanno
capire allo spettatore che ci si sta immergendo in un’esperienza di matrice post moderna.
Delle due anime creative, minimalista ed espressionista, di Anne Teresa de Keersmaeker “Re-
Zeitung” appartiene alla prima: ricerca di tutte le potenzialità di movimento in stretto rapporto con
la musica fino ad arrivare all’elaborazione di una partitura danzata che intreccia linee essenziali
di movimenti e azioni. Con uno stile a volte fluido a volte frammentario, i sei danzatori (Louis
Combeau, Josè Paulo dos Santos, Youness Khoukhou, Renan Martins de Olivera, Radouan
Mriziga, Jason Respilieux) danno vita ad architetture dove i movimenti nascono dall’impulso di
una parte del corpo o dallo scambio di peso o dal succedersi di perdita di equilibrio e sospensioni.
Tutto il gruppo dimostra tecnica e ottima qualità di movimento ma nell’ alternanza di assoli con
duetti e momenti corali si percepisce talvolta un calo di empatia con il pubblico.
Positiva la presenza in teatro di un numeroso gruppo di giovani spettatori perché attraverso
l ‘ educazione alla cultura della danza teatrale si arriva alla consapevolezza critica.
Per le nuove generazioni, ma anche per tutti i cultori della danza che credono fermamente
nel valore di quest’arte sarebbe interessante se la rassegna Gesualdo Danza del prossimo anno
proponesse uno spettacolo del gruppo Rosas per conoscere meglio le nuove frontiere oltre le
quali si è spinta Anne Terese de Keersmaeker.
Marina Magurno

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