BERLINO – Si è conclusa la dodicesima edizione del 100° Berlin Festival.
Durante il lungo weekend di teatro indipendente, noto anche come “Theatre Marathon”, sono andate in scena oltre 100 produzioni, tra queste, di particolare interesse e molto apprezzata dal pubblico in sala, la performance di danza “Fate of the Galaxies” del gruppo One Third.

Partendo da una riflessione circa il movimento delle galassie, che si sfiorano e si incrociano, in un gioco di attrazione e interazioni, provocando sempre nuovi cambiamenti, dando origine a nuove stelle o semplicemente al niente, il collettivo di danzatori ha animato il palco con interessanti traiettorie di movimento, spostando energie, provocando contatti casuali, creando cadute e sospensioni in un ritmo sempre diverso di accelerazioni e pause.

A sostenere e ad accompagnare l’improvvisazione, l’originale musica dal vivo di Hannes Buder, capace di comporre e di provocare suoni ipnotici con la sua chitarra elettrica e una stravagante e variegata molteplicità di arnesi con i quali pizzicarne le corde.

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Le qualità individuali dei sette danzatori (Roberta Ricci, Stefania Petraka, Annukka Hirvonen, Justyna Kalbarczyk, Edith Buttingsrud Pedersen, Sasa Pavic, Sarah Jegelka) hanno contribuito a rendere, in una armoniosa sintesi, l’esibizione eterogenea e variopinta.

Nicola Campanelli

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Danzatore per la Compagnia di danza contemporanea “Connecting Fingers”, di base a Berlino, dove collabora con coreografi e direttori artistici di fama internazionale. E’ inoltre istruttore di Pilates.