VELLETRI – Si è tenuto il 13 maggio alla Casa delle Culture di Velletri, il Convegno organizzato da Theatron 2.0 in collaborazione con Paesaggi del Corpo: Dance System – La danza e le sue fonti, in occasione dell’apertura del Festival Paesaggi del Corpo diretto da Patrizia Cavola. Il Festival è realizzato dall’associazione culturale La Scatola dell’Arte, con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, in collaborazione con FONDARC Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri e con il patrocinio del Comune di Velletri.
Patrizia Cavola: “L’importanza dell’ascolto del territorio”
Per l’apertura, Patrizia Cavola, direttrice artistica ha preso la parola per accoglierci ed evidenziare la missione di Paesaggi del Corpo di ascolto del territorio unito alla volontà di offrire la danza nella sua forma multidisciplinare mettendola in dialogo con i corpi e il patrimonio culturale locale. Il suo intervento è stato seguito dal Vice Sindaco di Velletri presente per dei graditissimi saluti istituzionali iniziali.
Sempre più, in ambito contemporaneo, la creazione coreografica non è appannaggio di un singolo ma tende a essere il risultato di più sguardi e competenze. Tra le possibilità che stanno emergendo c’è quella del/la dramaturg, competenza mutuata dal teatro che fa da sponda tra le fonti e il/la coreografa, e l’accompagnamento curatoriale legato alle opportunità di residenza.
Parallelamente a questa molteplicità di figure coinvolte, la danza continua a nutrirsi e a contaminarsi con altri linguaggi: il video, la musica, la letteratura. Opere e artisti di altri ambiti che entrano in collisione, codici che vengono letteralmente “incorporati” operando il sempre rischioso e proficuo salto della traduzione.
Nell’incontro di Dance System, moderato da Lucrezia Ercolani si è indagato sulla dialettica in atto tra la danza e il suo “fuori” assieme a Roberta Nicolai, direttrice artistica del festival Teatri di Vetro e Gaia Clotilde Chernetich, dramaturg, autrice e studiosa di danza, teatro e scienze sociali che hanno raccontato i processi collaborativi tra dramaturg, le fonti e il coreografo dalla nascita dell’idea fino alla produzione dell’opera artistica nelle sue varie forme sottolineando gli aspetti anche più pratici – e spesso ancora poco noti – e relazionali del lavoro.
Anche Campadidanza al convegno
Dopo la proiezione film Sei ancora tu (2021) di Chiara Caterina; Eleonora Tempesta, responsabile produzione Movimento Danza, curatrice indipendente e redattrice di Campadidanza dance magazine ha aperto la sessione di domande con un intervento sulle aperture verso il pubblico, attraverso una progettualità di promozione creativa e il ruolo della critica. La sessione si è conclusa con la proiezione di un secondo lavoro di Chiara Caterina, Pugno (2020).
Numerose e sentite le domande e gli interventi del pubblico che ha confermato la preziosità e la necessità di incontri di questo tipo che sono capaci di rafforzare sia il ponte relazionale tra la cultura e il suo pubblico, ma anche il ponte generazionale tra i professionisti del settore e i giovani che hanno il desiderio di avvicinarsi ad esso.
In scena due coreografie: “C’è vita su Venere” e “Tu”
Dopo l’aperitivo inaugurale, presso il Teatro Artemisio Gian Maria Volontè di Velletri sono stati presentati i lavori C’È VITA SU VENERE – COMPAGNIA ABBONDANZA BERTONI e TU – [RITMI SOTTERRANEI] CONTEMPORARY DANCE COMPANY, questo secondo con la drammaturgia di Gaia Clotilde Chernetich.
Info: https://paesaggidelcorpo.it/ https://webzine.theatronduepuntozero.it/dance-system-la-danza-e-le-sue-fonti
