morfologie del paesaggio

PARMA – Ha inizio mercoledì 1 marzo il progetto Morfologie del Paesaggio – Reidratazioni performative del presente urbano promosso dalla Fondazione Lenz per i musei dell’Università di Parma. Tanti gli eventi in programma – performance, video-installazioni, incontri, residenze -che andranno in scena negli spazi dell’Ateneo da marzo fino a ottobre 2023.

Morfologie del Paesaggio è un progetto frutto della collaborazione tra Lenz Fondazione e l’Ateneo di Parma. Il progetto è volto alla valorizzazione degli spazi e delle collezioni universitarie con la creazione di ambienti performativi, visuali e sonori contemporanei, curati e realizzati da Maria Federica Maestri e Francesco Pititto.

Nella visione estetica ed etica di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, la reidratazione artistica è capace di agire come un processo di ‘restauro’ degli edifici e delle opere in essi contenuti. Nel raccontare la storia dei saperi e della ricerca, questi beni rappresentano un’eredità
culturale
e scientifica di enorme portata a disposizione della comunità universitaria e locale. Un’inestimabile enciclopedia pluridimensionale da conoscere, utilizzare e scoprire: anche attraverso nuove forme di fruizione immersiva, che trasfigurano il luogo con il potere immaginifico dell’arte.

Performance, installazioni, incontri

Dopo un’anteprima costituita dalla performance di e con Monica BaroneUmano, Disumano, Postumano prodotta da Lenz Fondazione e andata in scena al Museo di Storia Naturale dell’Università di Parma nel settembre 2022 – Morfologie del Paesaggio – Reidratazioni performative del presente urbano entra ora nel vivo.

Ha infatti inizio, da mercoledì 1 marzo 2023, un programma composito di live performance, video-installazioni, seminari, incontri, residenze artistiche e opere in streaming. Il progetto sarà anche ramificato, ovvero si svolgerà in differenti luoghi: dalla sede centrale dell’Università – con il Museo Bottego e l’Aula dei Filosofi – fino al Campus Scienze e Tecnologie, con il Museo di Paleontologia, e al Chiostro della Biblioteca universitaria dei Paolotti.

Gli appuntamenti di marzo

L’1 e il 2 marzo alle ore 18, al Museo di Paleontologia del Campus, avrà quindi luogo La creazione-oratorio: un dialogo filosofico tra Scienziata – interpretata dall’attrice icona di Lenz Valentina Barbarini – e Teologa – la giovane soprano allieva del Conservatorio di Musica Arrigo Boito di Parma Victoria Vasquez Jurado. La performance si configura appunto come grande affresco di stati sensitivi e meditazione di fronte al mistero del Principio. Enigma ancorato a rifrazioni di pensiero comprese tra la Genesi e i Salmi biblici, l’opera di Franz Joseph Haydn e il Paradiso perduto di Milton. Mercoledì 1 marzo, inoltre, prima della performance alle ore 17 avrà luogo ROOMS/Incontri d’introduzione alle opere in programma presso il Museo di Paleontologia del Campus.

Si prosegue poi dal 14 al 17 marzo, sempre al Museo di Paleontologia del Campus, con la video-installazione tratta da Numeri: secondo capitolo del progetto Sacre scritture e interpretato dal poeta e attore Marcello Sambati. Una potente imago turgia realizzata sugli spiaggioni del Po in secca durante i torridi mesi estivi, che si pone come emblema di una riflessione/azione sull’essere umano al tempo della sua massima crisi e delle sue minime prospettive di sopravvivenza. Martedì 14, inoltre, alle ore 16 avrà luogo ROOMS/Incontri d’introduzione alle opere in programma presso Museo di Paleontologia del Campus.

E ancora il 21 marzo – giornata internazionale dedicata alla Sindrome di Down – alle ore 21 nell’Aula dei Filosofi della sede centrale andrà in scena Hamlet solo. Una rielaborazione performativa contemporanea dell’Amleto di Shakespeare con protagonista Barbara Voghera, attrice sensibile e portatrice di sindrome di Down. Voghera è da oltre vent’anni la preziosa presenza identitaria dell’ensemble storico di Lenz. Anche qui è previsto l’incontro di introduzione dell’opera, ROOMS, lunedì 20 marzo alle ore 17 presso l’Aula dei Filosofi della sede centrale dell’Università.

Gli altri eventi del 2023

Il 5 e il 6 luglio alle ore 21 al Chiostro dei Paolotti Monica Barone, danzatrice dotata di una grande sensibilità, interpreterà Iphigenia in Tauride. Esito di una triplice ispirazione: il dramma di Goethe Iphigenie auf Tauris (1787), l’Iphigénie en Tauride di Gluck (1779) e la storica azione di Joseph Beuys Titus-Iphigenie del 1969.

In autunno, infine, il progetto Morfologie del Paesaggio arriverà alla sua ultima tappa con Bestiario_Femminile animale, Natura Dèi Teatri 02, imperniato sulla creazione di rapporti di affinità artistica o ‘parentela’ con 12 artiste nel triennio 22_24. Nella quarta azione l’artista Muna Mussie metterà in dialogo persone vedenti e non vedenti attraverso il metodo di scrittura e lettura Braille e il Ricamo. La residenza culminerà in una performance prevista per il 12 e il 13 ottobre alle ore 18 presso la Sala Bottego del Museo di Storia Naturale.

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