Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Tante le iniziative sul territorio nazionale, ed anche Napoli non manca all’appello. O meglio, a rispondere all’invito di Vincenzo Spadafora, garante per l’infanzia e l’adolescenza, è Kledi Kadiu. “Avevo fatto una promessa a Vincenzo quando sono diventato testimonial dell’Unicef. Ne ho parlato con la mia amica Anbeta Toromani, che ormai è diventata napoletana a tutti gli effetti, in quanto vive e lavora a Napoli” spiega il ballerino. Dallo scambio di battute di due danzatori così talentuosi, pronti ad impegnarsi per una giusta causa, non poteva che venir fuori l’idea, bellissima, di un evento benefico di danza. Il gala, in programma al teatro Politeama domenica 23 novembre (ore 18.30), può contare sulla disponibilità di tante stelle della danza, che hanno prontamente assicurato la loro presenza. In scena, ad affiancare Kledi ed Anbeta ci saranno: Alessandro Macario, Claudia Vecchi, Noemi Arcangeli, Susana Riazuelo, Rezart Stafa, Dorian Grori, Hector Buddla, Stefania Figliossi, Edmondo Tucci. Lo stesso Kledi, attualmente impegnato anche come professore nella scuola tv di “Amici”, ci dà qualche anticipazione sulla scaletta della serata: “Ciò che vedremo sarà un’alternanza di pezzi di contemporaneo e neoclassico. Io danzerò due brani, tra cui un tango che è un estratto dello spettacolo che porto in giro con Il Balletto di Roma. Tra i pezzi in cui vedremo esibirsi Anbeta, invece, ci sarà la Carmen firmata da Amedeo Amodio”. Ai danzatori già citati si affiancheranno altri ospiti speciali, come parte del cast della fiction di successo “Braccialetti Rossi” e il “nonno d’Italia” Lino Banfi.

L’intero incasso sarà devoluto ai progetti di don Maurizio Patriciello per i ragazzi della Terra dei Fuochi. Essere in platea significherà, quindi, dare il proprio contributo per un progetto importante, avendo l’occasione di guardare della danza di qualità. Un’occasione che soprattutto a Napoli, e più in generale in Campania, non capita spesso. Ne è ben consapevole Kledi, che ne spiega il motivo:“Purtroppo, nonostante le scuole di danza del territorio siano tante, non c’è mai un pubblico numeroso ai balletti. L’invito ad esserci è quindi rivolto a tutti ed in particolare a chi studia ed ama la danza”.

 

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