Dopo il successo ottenuto lo scorso anno, Eleonora Abbagnato torna al Festival di Spoleto. L’étoile porterà in scena il 25 giugno al Teatro Romano Carmen, balletto in due atti di Amedeo Amodio. Nata nel 1995 per Aterballetto, questa versione inizia laddove l’opera lirica di Bizet finisce. Scrive il coreografo: “Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario. In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene. A poco a poco il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, uno sguardo, un oggetto, li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi; per puro caso. È dunque per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto tutto è stabilito, meno il percorso o il labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un’unica fine”. All’ètoile palermitana, attualmente direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, il compito di portare sul palco la solitudine tragica e selvaggia di una donna che cerca di affermare il proprio diritto all’incostanza. Al suo fianco Alexandre Grasse dell’Opéra di Parigi nel ruolo di Don José. Con loro Giacomo Luci (Escamillo) e Giorgia Calenda (Micaela). Dopo Sploeto, lo spettacolo sarà il 14 luglio al Teatro Petruzzelli di Bari. L’evento è una produzione Daniele Cipriani Entertainment.

 

 

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