Coding Dance

FIRENZE – Individuare il momento perfetto in cui codice numerico e linguaggio artistico divengono tutt’uno: questo il punto di partenza per Coding Dance. Una nuova produzione firmata da Versiliadanza e COB Compagnia Opus Ballet ideata da Leonardo Diana, che ne firma anche le coreografie. In scena in prima assoluta sabato 4 febbraio ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida. È possibile assistere allo spettacolo anche in audiodescrizione poetica per non vedenti grazie alla cura di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello.

La matematica della natura

Coding Dance è lavoro incentrato sulla relazione tra danza e matematica dove linguaggi come il coding a blocchi e il machine learning vengono applicati alla scrittura coreografica per sviluppare nuovi sistemi di movimento.

Il libro della natura è scritto in caratteri matematici affermava Galileo: basti pensare alla serie di Fibonacci che ricorre nel numero di petali dei fiori. Eppure dietro ogni stringa numerica e ogni regola geometrica si cela un’armonia apparentemente casuale. In questa stessa maniera otto danzatori si muovono sul palco secondo sequenze numeriche, funzioni matematiche, elementi geometrici, creando interazioni solo in apparenza caotiche che convergono in un perfetto andare all’unisono. Coding Dance è dunque anche una costante ricerca dell’imitazione della natura.

Leggi, numeri, linee

In scena: Giuliana Bonaffini, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Matheus Alves de Oliveira, Federic Zoungla, Valentina Sechi, Isabella Giustina, Luca Tomao. “Lo spettacolo è una tappa di un progetto più ampio”, racconta Leonardo Diana, “partito nel 2019 da una fascinazione per la sezione aurea. Ne è nato uno studio che poi nel 2020 è diventato un vero e proprio spettacolo dall’omonimo titolo, In Sezione Aurea, andato in scena proprio al Cantiere Florida e nel 2021 il duo Algoritmi. Partire da un estremo rigore, da leggi, numeri e linee per raggiungere qualcosa di poetico non è per me tanto il concept alla base di un singolo lavoro, ma un nuovo modo di concepire la coreografia e la danza”.

Per Coding Dance infatti il coreografo Diana si è confrontato con i danzatori ponendo loro la seguente riflessione: se la natura è immersa nella matematica, allora anche l’essere umano lo è. Il nostro modo di agire e comportarci risponde quindi a codici ben precisi. Le azioni che ci guidano nel vivere di ogni giorno potrebbero essere scritte sotto forma di algoritmi che, come avviene per una qualsivoglia intelligenza artificiale, tenderebbero ad adattarsi e a riscriversi a seconda di ciò che incontriamo sul nostro cammino. Lo spettacolo indaga quindi questi codici espressivi e la loro armonia, sondando i confini del nostro libero arbitrio: si può agire al di fuori del codice?

Coding Dance
Produzione COB Compagnia Opus Ballet – Versiliadanza
Ideazione e coreografia Leonardo Diana
Assistente coreografica Isabella Giustina
Con Giuliana Bonaffini, Ginevra Gioli, Gaia Mondini, Matheus Alves de Oliveira, Federic Zoungla, Valentina Sechi, Isabella Giustina, Luca Tomao

Iscriviti alla Newsletter