Nella decima edizione della giornata del contemporaneo sabato 11 ottobre (ore 11,30) il Festival Internazionale del Design promosso dalla Fondazione Plart di Napoli presenta, nei prestigiosi spazi del Teatro Antonio Niccolini dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’esclusiva performance di danza e musica Vita e Morte e Fiori coreografia e danza  di Atsushi Takenochi, costumi ed ideazione di Sonia Biacchi, accompagnamento musicale di Hiroko Komiya.

Una performance sicuramente particolare in cui il costume diventa elemento centrale. Non si tratta di  costume teatrale, ma di costume del couturier. Anni di esperienza da artigiano  hanno portato Sonia Biacchi (coreografa, costumista e produttrice, fondatrice nel 1983 del CTR Centro Teatrale di Ricerca di Venezia)  alla invenzione e costruzione di materiali inediti che sembrano prendere  vita quando vengono mossi da un performer. Musica, costumi e danza si fondono insieme e viene fuori uno spettacolo in cui si assapora l’equilibrio e la simmetria delle vesti, vere e proprie “architetture per i corpi”, che seguono le forme del movimento.

Tele da surf, stecche di balena sintetiche, polistirolo, tessuto per vele, fibra di vetro, questi i materiali scelti da Sonia Biacchi per i costumi, impegnati ad accompagnare il corpo fino a unirsi completamente con lo stesso attraverso un linguaggio minimalista scandito dalla musica di Hiroko Komiya, che viene creata dal vivo con materiali naturali quali acqua, sassi,  bambolo, foglie, conchiglie del mare e  strumenti a percussione.

“Io devo percepire l’anima del costume e danzare insieme a lei facendola incontrare con la mia stessa anima. Entrambe le anime si fondono gradualmente, così che io le senta come una parte del mio corpo” dice il danzatore Atsushi Takenochi.
Quello con Sonia Biacchi è solo l’ultimo di una serie di appuntamenti organizzati dalla Fondazione Plart di Maria Pia Incutti, nell’ambito del Festival internazionale del design, diretto da Marco Petroni. Tra gli altri  il progetto interattivo Phenomenal al MADRE, ideato e realizzato da Giovanni Innella, designer e ricercatore dellʼUniversità di Newcastle (UK) e da Agata Jaworska, designer e project manager di Droog Amsterdam (Nl). “Phenomenal è un processo curatoriale che sfrutta le potenzialità della rete e esplora il modo in cui è prodotta, diffusa e consumata la cultura on-line, e come lʼarte/design/architettura si integrano in questo sistema”. Mentre l’8, 9 e 10 ottobre  (ore 17,30 al Plart) sono in programma 3 lectures: la prima di Chiara Alessi   curatrice, giornalista e autrice di Dopo gli anni zero. Il nuovo design italiano edito da Laterza, che svilupperà una riflessione annunciata  su twitter con piglio, “[…] prove di design, Italia e altre cosette minori”;  la seconda di Marco Sammicheli   design curator di Abitare che presenterà il nuovo numero del giornale oltre ad una “controstoria” di esperienze espositive e editoriali dedicate a Bruno Munari, Gabriele De Vecchi, Ignazio Gardella, Zaha Hadid e Filippo Alison; la terza di Renato De Fusco, professore emerito di Storia dell’architettura presso la Federico II che presenterà il saggio Fondazione Plart, plastica, arte, artigianato e design edito da Quodlibet. Al termine dell’ultima lettura

sarà presentato il progetto “Note proteiche” di Luciano D’Alessio, una conferenza spettacolo durante la quale alla sequenza di amminoacidi di tre proteine, seta, bisso e elastina si abbina una sequenza di note rielaborata da Le Voci Sally che ne esaltano la musicalità. Anche le proteine hanno un suono insito nella loro stessa struttura.

Per info www.plart.it

Raffaella Tramontano

Iscriviti alla Newsletter