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Ad Arzano un evento per celebrare il decennale della morte di Antonio Gades, immenso interprete e coreografo di flamenco, nonché celebre icona cinematografica della trilogia del regista Carlos Saura di qualche anno addietro.  Al Teatro Eduardo De Filippo di Arzano, l’Epifania porterà in dono il 5 gennaio alle 20.30 ad appassionati ed addetti ai lavori una serata di ricordi e grande danza, attraverso le suite delle tre salienti rappresentazioni di Antonio Gades: “Carmen”, “Nozze di sangue” e “L’Amore stregone”, riprese da Lily De Cordoba e messe in scena dal protagonista del flamenco dei giorni nostri, Juanjo Garcia Fernandez, accompagnato dallo stuolo di una cinquantina di ballerini.

“In questa prima assoluta a Napoli – spiega Lily De Cordoba – abbiamo appena sfiorato i dettami coreografici di Antonio Gades, evitando la benché minima contaminazione delle tre opere, riprese anni or sono per il cinema da Carlos Saura e riprodotte in questa circostanza teatrale in forma di suite. Abbiamo preparato anche una chicca in videoproiezione affinché pubblico e critica possano ripercorrere, insieme agli artisti in scena, le gesta artistiche del più celebre danzatore e coreografo di flamenco. A questo proposito dobbiamo ringraziare l’apporto dell’ensemble scelto con il contributo delle tre direzioni artistiche di Sergio Ariota, Annalisa Cernese ed Alba Buonandi per la partecipazione di un sì complesso corpo di ballo”.

”A cornice dell’evento partenopeo in onore di Antonio Gades si ricorda la presenza imponente della madrilena Fondazione omonima, curatrice di tutte le iniziative internazionali in suo onore, intensamente impegnata a valorizzare il repertorio di Antonio Gades stesso con il contributo di Lily De Cordoba, ideatrice, curatrice e coreografa della manifestazione. “Essere investita di questo onore direttamente dalla vedova dell’artista Eugenia Eiriz – dice la coreografa De Cordoba – mi ha riempita d’orgoglio. Conosco a menadito l’intero repertorio del maestro ma non avrei mai creduto di poter essere autorizzata dalla Fondazione, peraltro sorta a tutela del suo nome e delle sue opere, a mettere le mie mani sui tre titoli salienti della produzione. In questi termini con la mia assistente Tiziana Corciulo e la costumista Carmen Abbreccia abbiamo soprattutto badato ad infondere nel corpo di ballo il senso artistico di Antonio Gades, lasciando scorrere le tre coreografie sulla pelle di ognuno affinché sostenessero Juanjo Garcia Fernandez nella migliore interpretazione possibile. Per questa ragione le uniche due tappe italiane del Teatro Greco di Roma e del Teatro De Filippo di Arzano entreranno a pieno titolo nella mia storia personale ed in quella delle città che le hanno ospitate, nel ricordo vivo di un immenso artista.”

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