ROMA – Domani, lunedì 23 ottobre, Nino Graziano Luca, ideatore e fondatore della Compagnia Nazionale di Danza Storica, con il suo Corpo di Ballo di Danzatori Professionisti, sarà sul red carpet della Festa del Cinema di Roma per la presentazione de I leoni di Sicilia film DISNEY diretto da Paolo Genovese che uscirà il 25 ottobre (piattaforma Disney).
Come ha vissuto questa nuova esperienza cinematografica?
“Con sorpresa e compiacimento. Tutto è cominciato quando con Genovese siamo diventati amici su FB. Io sono un suo fan da sempre e quando mi ha chiesto l’amicizia gli ho chiesto ‘ma sei davvero tu?’. Da quel momento abbiamo cominciato a scriverci, poi mi ha chiesto di incontrarci e mi ha proposto di collaborare al suo film. L’emozione è stata grande”.
“I leoni di Sicilia” una serie televisiva tratta dai romanzi di Stefania Auci
Ci racconti “I leoni di Sicilia”.
“Si tratta di una serie televisiva italo-statunitense tratta dai romanzi di Stefania Auci che narrano le vicende dei Florio, famiglia di armatori e imprenditori calabresi che nella Sicilia dell’ Ottocento divenne una delle più ricche e influenti dell’intera italia. La serie sarà distribuita su Disney+ dal 25 ottobre. Il cast è veramente eccezionale: Michele Riondino interpreta Vincenzo Florio, Miriam Leone è Giulia Portalupi, Donatella Finocchiaro veste i panni di Giuseppina Saffiotti, Vinicio Marchioni è Paolo Florio, Eduardo Scarpetta interpreta Ignazio Florio, figlio di Vincenzo, Paolo Briguglia è Ignazio Florio, Ester Pantano interpreta Giuseppina Saggiotti da giovane, Annamaria Cannarata veste i panni di Giovanna d’Ondes. L’emozione di firmare le coreografie di questa serie è data anche dal fatto ho conosciuto bene i Florio, in particolare la sua ultima discendente Costanza Afan De Rivera. E ho partecipato attivamente anche ad un evento organizzato a Palermo in occasione del ritorno in città del ritratto di di Donna Franca Florio realizzato da Giovanni Boldrini, assistendo di persona all’apertura del baule pieno dei suoi vestiti in stile Bella Epoque”.
Quanti suoi danzatori vedremo nella serie?
“Ci saranno una trentina di danzatori, gran parte dei quali hanno già ballato in molte produzioni cinematografiche, teatrali ed eventi, ma avremo anche alcuni danzatori del nostro Dipartimento CNDS YOUNG scelti dal Liceo Coreutico IOS Angelo Musco di Catania, i cui studenti studiano Danza Storica con noi della CNDS”.
Tre le coreografie di Graziano Luca per la serie televisiva firmata da Paolo Genovese
Quante coreografie ha firmato per la serie?
“Tre coreografie che ho curato anche nelle scelte musicali, tutte ispirate all’Ottocento. Siamo presenti con la Compagnia in due matrimoni in cui ci esprimeremo con il linguaggio della Quadriglia, e un terzo in cui balleremo un Valzer, ma non posso raccontare di più”.
I costumi delle coreografie sono realizzati dal suo costumista storico Andreas Di Dio.
“Si, ma è importante precisare che soltanto i costumi usati dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica sono realizzati da Andreas e si richiameranno ai quadri ottocenteschi, e ad alcune pubblicazioni d’Antan”.
Com’è stato lavorare con Paolo Genovese?
“Il rapporto con Paolo è stato eccezionale e anche molto emozionante visto che lo considero uno dei più grandi registi contemporanei”.
Il futuro cosa le riserva?
“Nell’immediato tre serate a Catania: il primo dicembre con Maria Antonietta Ferraloro che ha dedicato due libri al Principe Tomasi di Lampedusa, il 2 dicembre al Teatro Massimo Bellini, su invito del Sovrintendente Cultrera, dove la mia Compagnia assisterà in costume alla Traviata degli specchi di Macerata per poi partecipare, al termine della recita, al Gran ballo di Natale organizzato per beneficenza dove, in occasione dei 100 anni dalla nascita della Callas, eseguiremo anche un passo a due di classica ballato su Casta Diva. Infine, domenica 3 dicembre, saremo ospiti della Sala Bellini per una conferenza spettacolo su I leoni di Sicilia alla presenza anche dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Bellini di Catania”.
Emozionato per il red carpet?
“Sicuramente. Ma come sempre cercherò di vivere questa esperienza facendomi soprattutto trasportare dall’emozione. E’ questo secondo me l’unico modo di lasciare una traccia nella memoria delle esperienze più belle”.